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Piego del collo

 
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Autore Messaggio
robella82
Cavallo


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MessaggioInviato: Sab Lug 31, 2010 21:52    Oggetto: Piego del collo Rispondi citando

Buona sera Colonnello, le scrivo per chiederle una cosa, che magari è ritenuta molto elementare ma che non ho propio idea di come fare.. le spiego:
L'altro giorno stavo guardando le lezioni su class horse tv e il cavaliere faceva vedere come è utile per sciogliere il collo del cavallo prima da fermo poi procedendo anche al passo fare piegare il collo del cavallo, prima destra e poi a sinistra, quindi lui procedeva dritto e alternativamente piegava il collo ai lati.
Vorrei capire comè l'assetto (redini - piedi - busto) per far fare al cavallo questo movimento? cioè come il cavallo procede dritto piegando solo il collo senza girare anche le spalle (o anche)?
ringrazio
Roberta
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robella82
Cavallo


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Messaggi: 117

MessaggioInviato: Sab Lug 31, 2010 22:00    Oggetto: Rispondi citando

ops chiedo scusa per il topic doppio.... volevo aggiungere che ho letto nella sezione articoli il documento riguardante l'ultilizzo delle redini che è davvero spiegato benissimo, volevo sapere Colonello se per caso è possibile avere un testo anche per quei cavalli che tendono a resistere all'azione della redine. cè un punto in cui dice "diremo piu avanti come il cavaliere distruggera questa difesa" ma forse fa parte di un altro capitolo?
la ringrazio molto della sua disponibilità!
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robella82
Cavallo


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MessaggioInviato: Sab Ago 21, 2010 22:40    Oggetto: Rispondi citando

riporto su!
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Mar Set 14, 2010 23:29    Oggetto: Piego Rispondi citando

Cara Roberta,

un solo libro non basterebbe per trattare diffusamente e completamente l'argomento. Ed è uno degli argomenti più discussi e anche controversi in equitazione sia per gli effetti benefici che apporta sia per i danni che può fare soprattutto se si ottiene, il piego, con la forza o se si lavora costantemente con un cavallo piegato e molto piegato. Farò quindi una breve panoramica per informarla.

La postura o l'atteggiamento del cavallo che piega la testa sul collo in italiano si chiama piego diretto. Quando il cavallo volge la testa (solo la testa) a sinistra o a destra si dice piego laterale.

Il piego corretto, secondo le leggi della buona equitazione, non è ottenuto tirando la testa verso il petto del cavallo, ma spingendo il corpo del cavallo, per mezzo dell'impulso, verso la testa.

Il maestro francese Jean Licart fa al proposito un efficace esempio con una figura tratta dalla scherma. Una mano impugna un fioretto e ne spinge la punta contro una parete. La punta del fioretto incontra la parete, invalicabile, non può avanzare e la lama si flette, si arrotonda verso l'alto. Il cavallo che si muove bene in avanti con un buon impulso incontra la mano del cavaliere e, si dice, cede, piega cioè la testa sul collo tra l'occipite e la prima vertebra cervicale, in modo che la nuca, l'osso tra le orecchie, sia e rimanga il punto più alto dell'incollatura. Qui sta la difficoltà. La grande difficoltà è ottenere il piego non tirando indietro sulla bocca, quindi facendo retrocedere la testa, ma opponendo la mano, gradatamente, con molta progressione, con grande sensibilità, alla bocca in modo che il cavallo fletta all'articolazione che viene chiamata "giuntura del si", corrispondente all'articolazione atlanto-occipitale per ottenere il piego diretto (il cavallo fa si con la testa, perciò giuntura del si) e fletta all'articolazione che viene chiamata "giuntura del no", corrispondente all'articolazione atlanto-epistrofea per ottenere il piego laterale (il cavallo fa no con la testa, muovendola lateralmente). L'atlante è la prima vertebra cervicale articolata sull'occipite, l'osso superiore del cranio. L'epistrofeo è la seconda vertebra cervicale, articolata sull'atlante.

Scritto così, in poche parole, come può constatare, è comunque un procedimento non semplice, forse il più difficile da mettere in pratica, perché, per la buona equitazione, la nuca deve rimanere sempre il punto più alto del collo del cavallo in mano e la linea del muso non deve mai passare la verticale, avvicinando la barbozza al petto. Invece vedrà che non è così. Vedrà più facilmente cavalli che piegano il collo ben oltre l'atlante e l'epistrofeo, per cui la nuca si trova al di sotto delle vertebre centrali del collo (incappucciamento), e che sbandierano continuamente il collo da una parte e dall'altra. Non si tratta di piego laterale. Quello che ha visto è un modo grossolano di ottenere un falso piego diretto e laterale, anche se quasi tutti lo fanno, specialmente i cavalieri del salto ostacoli. Con le dovute rare eccezioni. A vedere certi cavalli che entrano in campo e ne escono oscillando senza sosta, chi più chi meno, la testa da una parte e dall'altra vien da dire "povera bestia". In effetti si tratta di una forma di tortura. Pensi un po' se la obbligassero a fare altrettanto con la sua testa. E lei certamente non lo farebbe di sua volontà per ottenere la "scioltezza del collo".

Non c'è un testo specifico che indichi come fare a convincere i cavalli che resistono alla mano a cedere alla nuca. L'argomento che riguarda il piego in genere è trattato da tutti i buoni libri di equitazione. Come fare con un cavallo che resiste dipende da cavallo a cavallo, non esiste una regola generale. O meglio, la regola generale esiste: "resistere e cedere". La difficoltà è metterla in pratica. Non è che io voglia eludere la sua domanda. Se mi indicherà quali sono le difficoltà che incontra forse potrei darle un suggerimento più mirato.
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gloryab
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MessaggioInviato: Mer Set 15, 2010 11:19    Oggetto: Rispondi citando

posso intromettermi? ho proprio questa problematica con un cavallo!! quando lavoro in piano..non cerco mai di "piegarlo" poichè si incappuccia come difesa (non è colpa mia preciso ma è arrivato già così)..è un tiratore come cavallo..quindi diciamo che non è proprio leggerissimo in bocca..!!lo lavoro con un semplicissimo filetto..e altro non fa che pesarmi un pochetto sulla mano ma nemmeno troppo da tirarmi verso il basso..la sua incollatura la lascio sempre sopra la verticale proprio per non creare "l'effetto incappucciamento"..però..non riesco a sciogliere il collo e a farlo girare senza che pesi sulla mano..faccio davvero fatica, per esempio a farlo girare a sinistra..uso troppa forza per quella che è la richiesta..lavoro su due piste..spalla in dentro...cessioni e circoli..ma ahimè..non sò se sono gli esercizi giusti..mi stavo appunto chiedendo se l'utilizzo del gogue..anche comandato..o usato solo anche alla corda..potrebbe aiutarlo a sciogliersi di più..!!grazie Gloria
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Mer Set 15, 2010 21:26    Oggetto: Peso Rispondi citando

Bisognerebbe domandarsi perché il cavallo pesa sulla mano. Siccome il cavallo viene da un precedente addestramento (perché, volenti o nolenti, bene o male, si addestra sempre, dal momento in cui si monta in sella. Anche se non lo volessimo il cavallo memorizza tutto), sarebbe bene ricominciare da capo, da quando montiamo per la prima volta un puledro, che non ha motivo di pesare sulla mano, che non conosce, se non tiriamo sulla bocca.

Se pesa sulla mano è perché ha trovato la mano che faceva ostacolo e l'unico modo per liberarsi dell'ostacolo per il puledro o il cavallo è quello di spingerlo avanti (la reazione che noi chiamiamo erroneamente pesare) o di sottravisi, o alzando la testa (testa al vento) o portandola verso il petto (incappucciamento). Ripeto che questa è una descrizione sommaria, perché per ogni concetto bisognerebbe scrivere un intero capitolo di numerose pagine.

Incominciare da capo vuol dire rimettere il cavallo nello stato fisico in cui la natura ce lo ha consegnato. L'uso della redine Gogue ha questo scopo. Il lavoro alla corda è l'ideale.

In genere quando si inizia ad addestrare un puledro lo si accorcia e l'unica parte facilmente accorciabile è l'incollatura. Accorciando l'incollatura il cavallo non solo modifica le proporzioni tra le varie parti del corpo, ma anche (non di molto) la ripartizione del suo peso, quindi l'equilibrio, e la locomozione.

Per spiegare molto sommariamente la faccenda, il cavallo è nato con tanto collo (dalle spalle alla nuca), tanto corpo, dalle spalle alla groppa, tanto treno posteriore. C'è armonia naturale tra le varie parti del corpo. Dal punto di vista funzionale, se non ci fosse armonia (poco o molto collo, dorso corto o lungo, groppa eccessiva rispetto alle spalle, od orizzontale o troppo obliqua o più alta del garrese, ...), la natura ha previsto compensazioni che diminuiscono gli effetti negativi dei difetti.

Non ha previsto compensazioni che correggano le disarmonie provocate dall'addestramento.

L'esercizio per il tempo necessario con la redine Gogue, soprattutto al trotto, andatura simmetrica che il cavallo tiene bene su un circolo di circa m 10, ha lo scopo di riportare il corpo del cavallo allo stato naturale. Distende la muscolatura, contribuisce alla simmetria dei due lati grazie alla distensione dell'incollatura e della muscolatura del dorso, rimette il cavallo nel suo equilibrio naturale. Favorendo la distensione della muscolatura superiore del corpo, permette il miglior funzionamento della muscolatura antagonista della parte inferiore (muscoli addominali e psoas) che fa avanzare i posteriori sotto il corpo e aumenta la loro spinta (la prolunga, perché il tempo di appoggio dei piedi posteriori sul suolo aumenta).

L'esercizio va praticato a lungo, ma non c'è una indicazione predeterminata, perché si tratta di modificare la muscolatura e i tempi sono stabiliti non dalla capacità dell'addestratore, ma dalla fisiologia, dalla natura.

Fossi in lei ricomincerei così. Poi, quando sarà in sella, provi a non tenere con le mani e vedrà che il cavallo non peserà. Con le redini giuste dovrà fare un lavoro elementare: transizioni al passo, poi al trotto, poi al galoppo, senza chiedere al cavallo una particolare postura del collo. Se incontrasse difficoltà, mi faccia sapere.
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gloryab
Cavallo


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MessaggioInviato: Gio Set 16, 2010 08:32    Oggetto: Rispondi citando

grazie della risposta colonnello..
il cavallo ha 7 anni ed è arrivato da me quest'inverno, a gennaio penso, tutto incappucciato..non riuscivo a farci niente..nemmeno un cavalletto..tirava come un dannato e sfuggiva alla mano..al trotto era tutto rigido..al galoppo non ne parliamo..ora a settembre saltiamo le 120 con ottimi risultati..il primo giorno è un pò un tiratore..il 2° e il 3° giorno di gare invece è perfetto come gestione di "peso"..l'unico problemino..è che se non gli faccio fare bene le girate,,cioè rotonde e "gentili"..mi esce dalla traiettoria..una girata stretta con lui è ancora un pò troppo prematuro..
in sella cerco sempre di non usare troppo mano..anche se ahimè..non posso dire di riuscirci sempre..non sono una professionista..
ho notato, che se il cavallo stà fermo un giorno, al paddock non in box perchè lui vive al paddock, bisogna ricominciare daccapo con il lavoro..è come se si scordasse tutto!! se invece lo lavoro tutti i giorni..allora migliora sempre...ieri, per esempio, era quasi bello, al trotto è molto rilassato, nei circoli alcune volte cedeva con la mandibola senza che io lo ichiedessi ..!se con un cavallo "normale" un circolo si farebbe senza problemi..con lui devo sempre giocare con la mano per non farlo uscire dal tracciato..
ok..allora faccio come mi ha detto lei..o meglio continuo visto che già un pò usavo il gogue con lui..ma non sapevo se era la pista giusta!.
la terrò al corrente..
grazie infinite GLoria!!
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