Inviato: Ven Gen 28, 2011 15:42 Oggetto: Sindrome navicolare
Mi sto documentando, perchè il mio cavallo (21 anni) zoppica da mesi su un'anteriore, e adesso risulta evidente (proprio da come si muove e da come si mette da fermo) che a fargli male è la zona del tallone. Atterra vistosamente di punta e anche da fermo cerca una posizione rialzata per il tallone, p.es. tirando indietro la lettiera a fare un "cuscino".
Ho capito che "sindrome navicolare" vuol dire tutto e niente, che bisognerebbe capire quale struttura esattamente è infiammata e fa male, e che non sempre si riesce a capirlo. Il vet torna domani e si starà già fregando le mani
Ho letto che la sindrome colpisce di preferenza due tipi di piede, che sono uno l'opposto dell'altro: a) il piede stretto, troppo verticale, che non ammortizza bene l'impatto al suolo, e b) il piede con i talloni bassi, la punta che si allunga, che fa fatica a staccare. Noi abbiamo il secondo (talloni bassi e piede che si spiattella), non in misura estrema, ma ho sempre sentito il cavallo muoversi meglio subito dopo la ferratura, con i piedi tagliati belli corti.
Ho letto che ci sono due approcci opposti per quanto riguarda la ferratura: ferratura correttiva per alzare i talloni e ammortizzarli, oppure via i ferri. Ho letto di gente che le ha provate entrambe, e c'è chi ha risolto in un modo e chi nell'altro. Inutile chiedere ai barefooter cose ne pensano, per loro è una questione religiosa. Perciò chiedo qui: esiste un criterio oggettivo per decidere quale opzione provare per prima?
Ciao,
mi permetto di dissentire da questa tua frase:
Citazione:
Inutile chiedere ai barefooter cose ne pensano, per loro è una questione religiosa.
Questo è un pregiudizio che purtroppo si è diffuso tra chi conosce poco le tecniche di gestione senza ferri dello zoccolo, in parte certamente giustificato da una piccola minoranza di persone, ma che non rispecchia assolutamente la realtà .
In particolare per quanto riguarda i problemi alla regione navicolare, la gestione senza ferri sta accumulando una casistica sempre più massiccia di cavalli recuperati alla piena efficienza fisica con una CORRETTA gestione dello zoccolo sferrato, cosa che invece, purtroppo, la mascalcia tradizionale non può dire.
Casomai non lo avessi ancora visionato, ti segnalo questo topic nella "nostra" sezione che raccoglie un po' di esperienze dirette di membri del forum che hanno avuto i tuoi stessi problemi, risolvendoli col pareggio naturale. Potrai così farti anche una prima idea dei principi su cui si basa la riabilitazione senza ferri dei cavalli navicolitici, e valutare se disponi delle condizioni necessarie.
Il topic è questo: http://cavallo.forumer.it/about32643-cavallo.html
(il primo link del topic è stato modificato, più avanti trovi quello nuovo).
Sentiti libera di fare tutte le domande che vorrai agli utenti che hanno partecipato a quella discussione, che saranno felici di darti consigli e nominativi utili.
Citazione:
Ho letto che la sindrome colpisce di preferenza due tipi di piede, che sono uno l'opposto dell'altro: a) il piede stretto, troppo verticale, che non ammortizza bene l'impatto al suolo, e b) il piede con i talloni bassi, la punta che si allunga, che fa fatica a staccare.
Questo è vero, e si spiega molto facilmente: entrambe le configurazioni di piede sono estremamente innaturali ed alterano drasticamente la meccanica dello zoccolo e dell'intero arto, sottoponendo i tendini flessori, quello profondo in particolare, a stress eccessivi, che ne causano prima l'infiammazione e poi il degrado. Il pareggio naturale, ripristinando rapidamente la conformazine corretta del piede e la meccanica normale dell'arto, elimina il problema alla radice.
In bocca al lupo a te e al tuo cavallo!
per prima cosa io inizierei con una radiografia per capire la situazione.
in caso di sindrome navicolare i miggliori risultati sono stati dati da ferrature multidirezionali con ferri tipo rock n roll o derivati.
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.
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