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lavoro alla corda di un trotter

 
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Autore Messaggio
Alyssa
Cavallo


Registrato: 06/12/05 16:26
Messaggi: 125

MessaggioInviato: Ven Mar 31, 2006 09:17    Oggetto: lavoro alla corda di un trotter Rispondi citando

Gentilissimo Colonnello volevo chiedeLe un consiglio. Da dicembre io e mio marito abbiamo iniziato a mettere in lavoro due trotter, un maschio di 5 anni ritirato dalle corse perchè non faceva i tempi e una femmina di 15 anni che ha sempre fatto la mamma. Li abbiamo addestrati a sella e devo dire che nel giro di pochissimo siamo riusciti ad uscire in passeggiata abbastanza tranquillamente...hanno entrambi un pò di carettere ma sono fondamentalmente buoni e gestibili. Abbiamo insegnato loro anche a girare alla corda. All'inizio non è stato per niente facile, soprattutto con il maschio che arrivando fresco da san siro si rifiutava proprio. Il maschietto ha imparato a girare abbastanza bene a sinistra e ha ancora qualche reticenza a mano destra. Riesce perfettamente a fare passo e trotto a sta iniziando anche a galoppare. Il problema è che quando deve galoppare si irrigidisce molto, si innervosisce e inizia a calciare con il posteriore interno verso il cavaliere...vorrei un consiglio per arrivare a farlo galoppare un pò più semplicemente, senza che diventi così teso...La informo che la frusta non viene utilizzata ma solo tenuta dietro il posteriore appena inizia il lavoro per fargli mantenere il circolo. I comandi vengono dati a voce.
La femmina quando ho iniziato a insegnarle il lavoro alla corda non mi dava neanche il tempo di allungare la corda che nervosamente iniziava a girare...era rischioso perchè se non mi spostavo in tempo mi travolgeva. Adesso, invece, aspetta che io mi allontani e che le dia il comando. Lei è un pò più disciplinata del maschio e le ho inseganto a cambiare le andature a comando vocale:" trotto" e "galopp". Devo dire che ha imparate molto bene a galoppare alla corda anche se a mano destra fa ancora fatica e alcune volte stringe verso l'interno e non riesce bene a flettere il collo...sembra un pò un pezzo di marmo. Il problema però è che di fare passo non ne vuole proprio sapere, come posso insegnarle che esiste anche quello? Se fischio rallenta il trotto ma non arriva mai al passo piuttosto fa l'alt. Un'ultima cosa: pensa che dopo aver imparato bene a galoppare alla corda potrei provare a insegnarglielo anche da montati?
Grazie e scusi se mi sono dilungata! Alyssa
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Col. Paolo Angioni
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Registrato: 27/11/05 21:47
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MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 16:58    Oggetto: Lavoro alla corda di un trotter Rispondi citando

Cara Alyssa, andando a vedere i messaggi senza risposta, ho scoperto solo ora il suo. Mi spiace. E' passato molto tempo. Spero che la risposta sia ancora utile. Non so cosa sia successo nel frattempo.

Premetto che i trottatori sono selezionati per trottare e non per galoppare, anche se, essendo un'andatura naturale, sanno galoppare. Quante rotture al galoppo in corsa!

Una soluzione contro le difficoltà che pone il maschio è quella di metterlo sciolto in un campo di lavoro, o maneggio recintato, e lasciargli fare quello che vuole per un quarto d'ora, venti minuti, il tempo necessario affinché si tranquillizzi e consumi il cosiddetto "fuoco di scuderia". Poi lo si mette alla corda. Premetto che la mano destra (circolo a destra), per tutti i cavalli è più difficile della sinistra, proprio perché i cavalli sono abituati ad avere l'uomo (a mano, insellando, montando, ecc.) a sinistra.

Quando è alla corda non lo si lascia subito libero su un circolo grande, ma lo si tiene a mano e si cammina in circolo con lui, stando attenti di stare al massimo all'altezza delle sue spalle e non oltre, proprio per evitare i calci detti "alla vaccina". Se il cavallo ha confidenza con il frustone, tenendolo con la mano della corda, lo si appoggia dietro la sella o sulla groppa. Ogni tanto, con la punta del frustone, si spinge la groppa all'esterno. Perché? E' una prima forma di "sottomissione" (termine tecnico corretto) agli aiuti. Oppure si tiene il frustone nella mano della corda, orizzontale, con la punta rivolta indietro, come si tiene la frusta in sella, il frustone parallelo al cavallo, e lo si tocca sulla coscia in modo che sposti la groppa all'esterno. Si cammina con il cavallo corto a mano, facendo quello che ho descritto, una decina di minuti. Il lavoro al passo va fatto alle due mani, più stando alla destra del cavallo che a sinistra. Poi si lascia scorrere di pochi centimetri per volta la corda, si rallenta il proprio passo e si lascia il cavallo avanzare rispetto all'addestratore. Non appena il cavallo prende il trotto lo si richiama, lo si ferma con la testa verso il petto dell'addestratore e lo si accarezza. Poi si riprende il modo già descritto. Si allunga la corda e si lascia il cavallo partire al trotto. Ogni volta che il cavallo precipita o anche solo affretta, lo si richiama al centro come già scritto. Non tema di essere decisa con i richiami della corda. Non gli fa certamente male. Ma non mi ha detto se usa il capezzone o attacca la corda all'anello del filetto. In quest'ultimo caso bisogna stare attenti con la mano. Allontanandolo da sé, prima di farlo trottare lo si rimette sempre al passo.

E' più facile insegnare al cavallo la rispondenza ai comandi usando lo schiocco della lingua e il cenno del frustone in direzione della groppa per mettere in movimento e per aumentarlo o per passare a un'andatura superiore, e usare il suono "oooh", associato all'aumento della tensione della corda, per rallentare e fermare. E' più facile che il cavallo capisca.

Mi faccia sapere, se vuole, se le indicazioni sono state utili e poi le dirò come farlo galoppare alla corda e montato.
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Alyssa
Cavallo


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MessaggioInviato: Gio Apr 13, 2006 07:51    Oggetto: Rispondi citando

Grazie mille Colonnello. Non si preoccupi se è passatao del tempo i suoi consigli m i sono sempre utilissimi.
Proverò ad applicare ciò che mi ha scritto anche se devo dire che la femmina è migliorata ancora nell'ultimo periodo. I cavalli vengono girati con il capezzone e non in filetto, ho preferito insegnarli in questo modo dato che la femmina è molto sensibile in bocca e il filetto sta iniziando ora ad accettarlo un pò di più. Le farò sapere come si evolve la situazione così poi potrà indicarmi come farli galoppare. Grazie. Alyssa.
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Alyssa
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Messaggi: 125

MessaggioInviato: Mar Apr 18, 2006 09:39    Oggetto: Rispondi citando

Gentilissimo Colonnello, non sa quanto sono contenta.
Con i suoi consigli sono riuscita finalmente a far capire alla cavalla che alla corda si può anche camminare. Parte più serenamente, con meno impeto. Ho tenuto il frustono parallelo al corpo della cavalla e di tanto in tanto toccavo il posteriore per farglielo allontanare ed usando la voce cercavo di tenerla al passo. Mi ci sono voluti circa 10 minuti per farle capire cosa volevo ma poi piano piano sono riuscita a metterla in circolo anche abbastanza ampio e a farla camminare.
Direi che anche il maschio va decisamente meglio, non ha calciato e incomincia ad accettare bene il lavoro alla corda a mano sinistra. A mano destra abbiamo avuto dei problemi: in questi giorni ad un certo punto ha cominciato, dopo un paio di giri di trotto, a strattonare con tutta la sua forza fermandosi di fronte a noi. Alcune volte tirava indietro fino a trascinarci via e altre cambiava da solo di mano e riprendeva a girare a sinistra. Dato che è un nuovo comportamento non riusciamo a comprendere se sia per rifiuto al lavoro a mano destra o se per dolori che possa sentire girando a questa mano. Aspetto un suo consiglio per risolvere questa situazione. Grazie mille. Alyssa.
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Col. Paolo Angioni
Moderatore


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Messaggi: 2721
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MessaggioInviato: Mer Apr 26, 2006 08:42    Oggetto: Lavoro alla corda di un trotter Rispondi citando

Cara Alyssa,

si tratta indubbiamente di difese di un cavallo che ha capito che può fare a meno di lavorare. Al trotto non possono esistere dolori che si manifestano solo a una mano (a meno che si tratti di una zoppia a una parte bassa dell'arto o alla spalla), perché il trotto è un'andatura simmetrica, nel senso che tutti i quattro arti compiono lo stesso movimento che il circolo sia in senso orario (mano destra) o antiorario (mano sinistra). Solo al galoppo, in via di principio, potrebbe essere giustificato un comportamento del genere, perché il galoppo è un'andatura asimmetrica (i quattro arti non compiono lo stesso movimento alle due mani).

I cavalli, tutti, quando iniziano, hanno più facilità a girare a mano sinistra, perché sono abituati ad avere l'uomo a sinistra (mettere e togliere la coperta, portare la razione, insellare e dissellare, mettere e togliere la capezza, il filetto, la briglia, portare il cavallo a mano, montare e smontare. Faccia caso a quante operazioni si fanno alla sinistra del cavallo).

Bisogna che perfezionate (mi pare che siate in due, il che è un gran vantaggio) il lavoro a mano sinistra, abituando il cavallo a ubbidire alle indicazioni del frustone associate allo schiocco della lingua.

Quando mettete il cavallo a mano destra bisogna che uno stia al centro e tenga la corda e il frustone diretto verso il posteriore del cavallo. Il circolo deve essere abbastanza stretto, in modo che con la punta del frustone (parte il legno) si arrivi a toccare la groppa o la natica destra. L'altro prende il cavallo a mano stando alla sua destra, cioè verso l'interno del circolo. Prima passo, a lungo, con l'addestratore centrale che tocca il cavallo sulla groppa o sulla natica o in basso sotto il garetto destro (si tratta di abituare il cavallo) associando lo schiocco della lingua (volgarmente "rana"). Quando il cavallo cammina da sé e decisamente al passo su un circolo stretto, allora si allarga pian piano il circolo e chi tiene il cavallo a mano, previo l'indicazione del frustone di chi è al centro, fa qualche passo di corsa e prova a mettere il cavallo al trotto al suo fianco. Se il cavallo ritarda a partire o si rifiuta, l'accompagnatore e l'addestratore al centro stringono il circolo e colui che sta al centro interviene con il frustone sulla groppa, o natica o stinco. Si riallarga e si riprova. Si va insomma per tentativi, studiando la reazione del cavallo.

In due, ripetendo con pazienza e perseveranza questo lavoro, senza mai usare maniere forti, ma senza essere indecisi (il cavallo è un ottimo e rapido psicologo), in genere l'esito è positivo.

Se, una volta messo in circolo a mano destra, il cavallo si piantasse di botto e cambiasse mano, bisogna richiamarlo immediatamente al centro, accarezzarlo, per calmarlo, e riprendere il lavoro a mano destra descritto sopra.

Le varietà di casi possono essere moltissime. E' difficile in un messaggio prevedere tutto. Eseguano questo lavoro e, se vogliono, mi facciano sapere. Potrò dare altre indicazioni e correggere, in considerazione del comportamento del cavallo, quello che ho già consigliato. Buon lavoro.
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Alyssa
Cavallo


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Messaggi: 125

MessaggioInviato: Mer Apr 26, 2006 12:02    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Colonnello per i suoi consigli. Proveremo ad applicare il lavoro descritto e le farò sapere come si evolve il lavoro. In effetti, i suoi rifiuti sono solo a mano destra e coincidono con alcuni comandi che probabilmente lui considera costrizioni (come mantere un circolo senza farlo diventare un ovale, mantere il trotto o aumentare l'andatura). Grazie e a presto. Alyssa.
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Alyssa
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MessaggioInviato: Lun Mag 08, 2006 08:16    Oggetto: Rispondi citando

Carissimo Colonnello, grazie ai suoi preziosi suggerimenti il lavoro dei miei trotter sta procedendo nel migliore dei modi. Il maschietto ha iniziato a girare abbastanza bene anche a mano destra e si ribella decisamente meno agli ordini, ogni tanto ci prova a fare il furbo ma basta anticiparlo accostando il frustone dietro al posteriore. Devo anche dirLe che inizia a galoppare molto meglio ad entrambe le mani. Adesso, secondo Lei, come devo procedere per perfezionare questa fase del lavoro?
Per quanto riguarda la femmina, a parte il calore di questa settimana che l'ha resa nervosa e scorbutica, devo dire che ha imparato ad eseguire tutte le transizioni correttamente anche se il passo non le è ancora del tutto naturale. Secondo Lei potrei iniziare a insegnarle il galoppo con me in sella o è meglio aspettare?
Grazie ancora per i suoi preziosissimi consigli. Alyssa.
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Alyssa
Cavallo


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MessaggioInviato: Mer Giu 07, 2006 12:49    Oggetto: Rispondi citando

Colonnello, mi sa che non ha visto il mio messaggio! Se Le è possibile vorrei qualche suggerimento! Intanto La informo che i cavalli migliorano sempre di più!
Dato che il maschio ha la groppa un pò alta di struttura è possibile fargli migliorare attraverso l'incollatura questo problema....il fatto è che al trotto questa conformazione butta un pò fuori dalla sella e sbilancia molto in avanti! Dico l'incollatura perchè per i trotter tener giù la testa non è molto naturale...consigli?
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stedav
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Registrato: 04/09/08 09:18
Messaggi: 52

MessaggioInviato: Mar Nov 30, 2010 11:40    Oggetto: Esclusivamente Per il Colonnello Rispondi citando

Buongiorno Colonnello,
ho un ex trotter il quale ha problemi con il galoppo.
Montato è un cavallo bravissimo , sereno , obbediente ai comandi ma non galoppa.
Alla corda è bravissimo, obbediente ai comandi vocali e prende anche il galoppo.
Non ha problemi a passare barriere, alla corda e montato, cavalletti ancora no in quanto non è ancora regolare nel passaggio sulle barriere e quindi aspetto che lo sia.
Il galoppo alla corda è molto brutto, quasi subito si rimette al trotto. Montato non glielo chiedo in quanto non è pronto.
Lo faccio lavorare spesso al passo anche sulle bariere in modo da fargli usare l'incollatura.
Ho la possibilità di fare passeggiate in piano molto lunghe , all'andata passo e trotto lento e al ritorno tutto al passo 2/3 km.

In questo topic , nel primo intervento, lei aveva scritto questa frase:

"... Mi faccia sapere, se vuole, se le indicazioni sono state utili e poi le dirò come farlo galoppare alla corda e montato."

Potrebbe proseguire le indicazione per farlo galoppare montato?

Grazie infinite
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