Sulla cavalla ho aperto un topic, secondo me ci sono degli argomenti di discussione. Su di Lui, nessun problema. L'equitazione e' fantastica e il denaro non e' un problema. Lo vedremo ancora.
grazie signor Bendicò per il suo consiglio. avrei immenso piacere ad andare all'estero malgrado le difficoltà che avrei nel trasferirmici per un lungo periodo. comunque le volevo chiedere se sa darmi qualche altro consiglio, nonchè suggerimento a riguardo. e magari anche qualche altra informazione per contattare il signor Godignon. grazie. a presto
comunque meglio 4 pagine di un OT così, che 400 di "vendo sottosella lamicell" "vendo cane da slitta" "vendo stinchiere" ecc..ecc..ultimamente questo forum è un mercatino, più che altro..
Registrato: 29/11/05 09:06 Messaggi: 3379 Località: lombardia
Inviato: Gio Ott 21, 2010 14:34 Oggetto:
ho letto tutto il topic.
ho bisogno di dire due cose.
io credo che in italia abbiamo buoni cavalli e cavalieri talentuosi.
purtroppo il nostro bel paese è diverso da ogni altro, per ragioni storiche, logistiche, sociologiche.
la tendenza al c.d. campanilismo ha influenza su tutti i campi. l'Italia - che ha avuto l'esperienza dei comuni, delle signorie, delle città stato - è frammentata in una miriadi di identità spesso contrapposte.
non esiste spirito unitario. è difficile, per gli italiani, lavorare insieme per un obiettivo comune. la stessa idea di avere un interesse unitario (anzichè miriadi di interessi opposti) è per lo più sconosciuta.
sembra un grande OT, lo so. ma io conosco tanti bravi cavalieri, cavalieri davvero validi, che montano bene, con intelligenza, adattando il lavoro al cavallo e il cavallo al lavoro. cavalieri che scendono di sella 10 volte, se necessario, a allargare e restringere una linea. cavalieri che sono anche preparatori atletici, alimentaristi, che gestiscono il cavallo a 360 gradi, lo mettono al massimo della forma fisica e morale.
e poi conosco bravi istruttori, che non ci dormono la notte se col tuo cavallino da 5000 euro non va bene. che ti spiegano. che mettono le combinazioni sempre giuste, dove i 5 tempi non sono 18 metri ne 20. quelli che ti insgenano a fare bene un percorso anche al trotto, anche un percorso di croci ti può dare le stesse difficoltà , le stesse cose su cui lavorare, di un percorso di 1 metro al galoppo.
ma qual'è il problema? che ogni perla resta nel suo guscio, nel suo maneggio. è così dfficile organizzare stage, far passare i concetti, collaborare, rubare il mestiere. e così, se per disgrazia non hai quell'istruttore bravissimo e non monti con quel cavaliere eccezionale, quelle cose non le saprai mai. non le vedrai mai. e piano piano vieni sommerso dalla quotidianità , ogni giorno i problemi si accumulano e non riesci a divertirti e a essere contento di quello che fai, perchè fai nel modo sbagliato.
cavalieri mediocri addestrano cavalli mediocri, e viceversa.
praticamente è impossibile farsi dare un occhio da un istruttore esterno, perchè sembra un reato di lesa maestà , una mancanza di fiducia e di stima professionale nel nostro istruttore.
invece anche i professionisti devono scambiarsi opinioni, idee, critiche, suggerimenti di lavoro. così - con la chiusura tipica di questa mentalità - è difficile distinguere le cose buone da quelle meno buone.
comunque meglio 4 pagine di un OT così, che 400 di "vendo sottosella lamicell" "vendo cane da slitta" "vendo stinchiere" ecc..ecc..ultimamente questo forum è un mercatino, più che altro..
già ma sono nella sezione Vendita dove guarda caso si vende non si discute di tecnica equestre.
e' stata posta una domanda alla quale ha risposto solo 1 in ben 4 pagine, per carità sarà pure interessante la discussione ma se mi interessa fare uno stage di salto ostacoli qui non trovo la risposta che cerco...
io credo che in italia abbiamo buoni cavalli e cavalieri talentuosi.
purtroppo il nostro bel paese è diverso da ogni altro, per ragioni storiche, logistiche, sociologiche.
la tendenza al c.d. campanilismo ha influenza su tutti i campi. l'Italia - che ha avuto l'esperienza dei comuni, delle signorie, delle città stato - è frammentata in una miriadi di identità spesso contrapposte.
non esiste spirito unitario. è difficile, per gli italiani, lavorare insieme per un obiettivo comune. la stessa idea di avere un interesse unitario (anzichè miriadi di interessi opposti) è per lo più sconosciuta.
sembra un grande OT, lo so. ma io conosco tanti bravi cavalieri, cavalieri davvero validi, che montano bene, con intelligenza, adattando il lavoro al cavallo e il cavallo al lavoro. cavalieri che scendono di sella 10 volte, se necessario, a allargare e restringere una linea. cavalieri che sono anche preparatori atletici, alimentaristi, che gestiscono il cavallo a 360 gradi, lo mettono al massimo della forma fisica e morale.
e poi conosco bravi istruttori, che non ci dormono la notte se col tuo cavallino da 5000 euro non va bene. che ti spiegano. che mettono le combinazioni sempre giuste, dove i 5 tempi non sono 18 metri ne 20. quelli che ti insgenano a fare bene un percorso anche al trotto, anche un percorso di croci ti può dare le stesse difficoltà , le stesse cose su cui lavorare, di un percorso di 1 metro al galoppo.
ma qual'è il problema? che ogni perla resta nel suo guscio, nel suo maneggio. è così dfficile organizzare stage, far passare i concetti, collaborare, rubare il mestiere. e così, se per disgrazia non hai quell'istruttore bravissimo e non monti con quel cavaliere eccezionale, quelle cose non le saprai mai. non le vedrai mai. e piano piano vieni sommerso dalla quotidianità , ogni giorno i problemi si accumulano e non riesci a divertirti e a essere contento di quello che fai, perchè fai nel modo sbagliato.
cavalieri mediocri addestrano cavalli mediocri, e viceversa.
praticamente è impossibile farsi dare un occhio da un istruttore esterno, perchè sembra un reato di lesa maestà , una mancanza di fiducia e di stima professionale nel nostro istruttore.
invece anche i professionisti devono scambiarsi opinioni, idee, critiche, suggerimenti di lavoro. così - con la chiusura tipica di questa mentalità - è difficile distinguere le cose buone da quelle meno buone.
Volevo dire che ogni nazione vincente è legata ad una storia fatta di cultura e tradizione; in Italia c'erano ma sono rimaste incolte nel momento in cui sono state messe in discussione. Questa per me è la causa del vuoto e del distacco che sta subendo l'Italia. Anche a noi non c'è rimasto che affidare il nostro futuro all'acquisto di buoni cavalli.
Fortunatamente ci sono anche dei buoni allevatori italiani, speriamo che daranno un valido contributo alla Nazione e che facciano ripartire cultura e tradizione Italiana.
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