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effetti di redine e altre domande per il Colonnello

 
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Autore Messaggio
bibi mauri
Cavallo


Registrato: 17/10/08 11:10
Messaggi: 170

MessaggioInviato: Dom Set 12, 2010 14:59    Oggetto: effetti di redine e altre domande per il Colonnello Rispondi citando

Caro Colonnello volevo rivolgerle ancora qualche altra domanda.

-Parlando con l'istruttrice degli effetti di redine mi faceva notare che usando solo la redine diretta d'opposizione le anche del cavallo tendono a spostarsi dalla parte opposta (è vero infatto sto guardando il testo e i disegni postati tempo addietro da un utente del forum e nel Manuale di equitazione Ed.Lavauzelle pag.50 si dice proprio così) quindi mi diceva che per girare in un modo un pò meno "elementare" avrei dovuto usare contemporaneamente anche la redine esterna ma siamo state interrotte e non ho capito come la devo usare può per favore spiegarmi Lei con la sua consueta chiarezza?

-Secondo problema: spesso il piede mi si muove nella staffa e me lo trovo infilato fino al tacco, questo succede sempre al trotto seduto, spesso al galoppo seduto ma talvolta anche quando trotto normalmente mai al galoppo sull'inforcatura.
Lei mi ha gia spiegato tante volte la posizione corretta in sella e,proprio in base alle sue spiegazioni, penso che la causa del difetto sia da ricercarsi nell'insufficiente pressione del piede sulla panca della staffa e ,nel lavoro seduto, nel fatto che evidentemente rimbalzo sulla sella per cui anche il piede si solleva.
Può per piacere suggerirmi qualche esercizio da fare?
Aggiungo che senza staffe al trotto e al galoppo mi sento più a mio agio ma quando ho le staffe se tengo le gambe morbide e senza far pressione sulla panca il piede si muove mentre se faccio un pò di pressione rimbalzo sulla sella.

-Infine l'istruttrice mi rimprovera perchè tengo la gamba (o meglio quella parte della gamba a livello della caviglia o del malleolo) troppo discosta dal costato del cavallo,a suo dire dipende dal fatto che tengo le ginocchia troppo strette alla sella e i piedi troppo a papera per cui mi dice di chiudere un pò le punte dei piedi (e fin qui va bene) e di scostare un pò le ginocchia dai quartieri. Secondo lei è giusto visto che in tutti i testi si dice sì che le ginocchia non devono essere strette ma che non ci deve essere luce tra ginocchia e quartieri?

-Il difetto delle braccia distese invece pare sia in via di risoluzione,almeno non mi sento fare continue osservazioni al riguardo e cerco anche di tenerle più ferme.

Purtroppo (o per fortuna) ogni volta cambio cavallo per cui mi succede magari di essere più composta su uno o magari di galoppare peggio su un altro o di scompormi di più su uno che non avanza ecc. ma spero che questo serva comunque a farmi progredire.

Sperando di avere presto l'opportunità di ascoltare i suoi consigli "dal vivo" la saluto cordialmente.
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Col. Paolo Angioni
Moderatore


Registrato: 27/11/05 21:47
Messaggi: 2721
Località: Torino

MessaggioInviato: Mer Set 15, 2010 22:47    Oggetto: Redini Rispondi citando

Cara Bibi mauri,

lei non deve girare con la redine diretta d'opposizione. Sarebbe come a dire che in automobile frena non solo con il pedale del freno, ma anche con il freno a mano. La redine diretta di opposizione oppone le spalle alle anche. Le fa deviare dalla parte contraria. In teoria, perché dipende dal cavallo. Con un cavallo con il collo molle, che cede appena aumenta la tensione della redine, non devia un bel nulla.

Introdurre l'uso della redine d'opposizione per girare mi pare sia complicare le cose.

Per girare nel modo più elementare che è anche, sia per il cavallo sia per lei, il più corretto, per esempio a sinistra, basta che lei tenda più o meno (a seconda della sensibilità del cavallo) la redine sinistra, ceda con la destra (Caprilli) e il cavallo gira. Se per caso deve fare al galoppo veloce (barrage a tempo) una girata stretta e il cavallo si spostasse all'esterno della girata (forza centrifuga) o spostasse le anche, con la redine destra che preme sul collo si oppone allo sbandamento e con il tallone destro tiene le anche dietro alle spalle.

Piede. Ci sono tanti miei vecchi post sull'argomento. Ripeto. Deve avanzare le natiche in modo che gli ischi appoggino nella parte più fonda della sella. Deve fare scendere bene i ginocchi (qualcuno mi ha corretto:"le ginocchia", ma io sto con il dizionario) nei quartieri dando alle cosce l'obliquità dei quartieri (purtroppo si monta una sella e non un cavallo!), non deve stringere le cosce (che debbono essere voltate in senso antiorario la destra e in senso orario la sinistra per aderire ai quartieri con la loro parte piatta) e tanto meno i ginocchi, deve far passare il peso delle gambe (il peso del busto si ferma sulla sella quando è seduta) fin sulle staffe, deve introdurre il primo terzo del piede nelle staffe in modo che la parte più larga della suola degli stivali o delle scarpe (la parte esterna della suola deve toccare la branca esterna della staffa) appoggi sulla panca della staffa che dev'essere perpendicolare al costato del cavallo, infine deve lasciar scendere i talloni che, essendo il piede appoggiato alla panca della staffa ed essendo quella posteriore (del piede, panca-tacco) la parte più lunga, si abbassa naturalmente per il peso della gamba. La leggera pressione esercitata dal peso sulla panca e l'abbassamento del tallone (aderenza della suola con la panca) impediscono alla staffa di andare vero il tacco.

Il piede deve essere leggermente angolato rispetto alla panca della staffa, cioè le punte dei piedi debbono essere rivolte leggermente in fuori, in modo che (l'ho scritto mi pare ieri) la forza esercitata dal peso sulla panca della staffa, non potendo far scendere il piede essendo gli staffili non elastici, lo respinge verso l'indietro ed, essendo il piede obliquo rispetto al cavallo (ecco l'importanza di non tenere i piedi paralleli al cavallo come vogliono gli Inglesi), la spinta avviene obliquamente verso il costato, il che applica i polpacci ai quartieri, fatto importantissimo, anzi fondamentale, nella monta in equilibrio sulle staffe (natiche staccate dalla sella) per avere un assetto solido. I piedi devono avere la stessa angolazione rispetto al cavallo che tiene quando cammina per strada. Non cammina con i piedi paralleli. A meno che sia indossatrice. Nel qual caso li apra leggermente.

Cambiare ogni giorno cavallo è ottima cosa. Cerchi di montare la stessa sella. Se fosse la sua sarebbe l'ideale. La posizione la da la sella, non il cavallo, a parte l'attitudine personale del corpo.

Se monta un cavallo che non avanza, si armi di una bacchetta di bambu spessa al manico cm 1.5, lunga cm 120 e la usi. Così non scomporrà l'assetto a forza di dar gambe. Non so perché gli istruttori non pensino anche all'estetica.

Confermo: tra ginocchio e quartiere non ci dev'essere luce e i ginocchi devono essere aderenti, ma non stretti, altrimenti tutto quello che le ho scritto va a gambe all'aria.

Se lei possiede il libro di Licart, Equitazione ragionata, troverà le figure che illustrano tutto quello che le ho scritto. E avrà la conferma che quanto ho scritto è razionale.
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Col. Paolo Angioni
Moderatore


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MessaggioInviato: Mer Set 15, 2010 22:59    Oggetto: Trotto e galoppo seduto Rispondi citando

Ho dimenticato il trotto e il galoppo seduto. Vuol imparare a trottare e galoppare bene seduta? Metta un vecchio staffile al collo del cavallo, aderente. Prenda il trotto, lento, con una mano prende lo staffile (il collare) e tiri in basso il bacino verso il pomo della sella. Tirare in basso la rende aderente alla sella, in avanti le fa capire bene il movimento che deve fare. Ogni tanto lasci il collare. Se si scompone lo riprenda. Al galoppo faccia la stessa cosa. Vedrà che farà in fretta a mettersi in accordo con il movimento senza rimbalzare.
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bibi mauri
Cavallo


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MessaggioInviato: Gio Set 16, 2010 22:05    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Colonnello
il libro di Licart l'ho acquistato da tempo e,specialmente i capitoli in cui viene trattato l'assetto, li ho studiati con attenzione, purtroppo non sempre è facile mettere in pratica la teoria anche quando questa è chiarissima.
Seguirò senz'altro tutti i suoi consigli.
Cari saluti
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Ven Set 17, 2010 20:53    Oggetto: Teoria - pratica Rispondi citando

Cara Bibi mauri,

se lei inizierà a sistemare il suo corpo iniziando dall'alto (posizione del bacino) e finendo in basso (posizione dei piedi) vedrà che non è poi così difficile. Licart è di una chiarezza straordinaria e poi ci sono i disegni.
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bibi mauri
Cavallo


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MessaggioInviato: Sab Set 18, 2010 20:01    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Colonnello
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