Mi sono munita di filetto con le aste e oggi ho riprovato per altre 2 ore... Ma non sembra capire Dove sbaglio?
Ho fatto un video con il cellulare, non è il massimo della qualità , ma comunque eccolo :
Siccome molti mi stanno criticando, spiego meglio quello che volevo fare: io cercavo di mettere in pratica quello che è stato scritto in questo post:
(da http://cavallo.forumer.it/about42446-cavallo.html)
"Se la cavalla è brava (non calcia, non rampa, non cerca di morderla), deve metterle un filetto con le aste, levare le redini, agganciare la corda all'anello sinistro del filetto, prenderla a mano, con il mazzo della corda nella mano sinistra insieme al frustone con la punta rivolta indietro. Con la mano destra prende la corda a dieci centimentri dal moschettone, passeggia a lungo la cavalla prima di entrare nel campo, fa molti alt e partenze al passo, aiutandosi con la voce per rallentare e fermare (ooooh) e con lo schiocco della lingua per prendere il passo.
Al passo entra nel campo di lavoro, sceglie, sperando che ci sia, un angolo tranquillo, e si mette in circolo, lei, al passo con la cavalla sempre alla sua destra. Ogni tanto alt e lascia che la cavalla si guardi intorno mentre lei l'accarezza e le dice "brava". Il suono deve essere stato associato varie volte, in scuderia e fuori, a un pezzo di carota o a uno zucchero o a una manciata di biada (che non c'è più) o di mangime, in modo che per la cavalla acquisti il significato di una leccornia, anche se non arriva. Il suono, sempre lo stesso, non questo in particolare, ma uno qualsiasi, che le viene naturale, diventa, dopo varie ripetizioni del procedimento, un potente calmante. Meno parole usa, più chiare saranno per la cavalla.
Quando si accorge che la cavalla è più tranquilla e cammina al suo fianco, inizia a far scorrere, centimetro dopo centimetro, la corda dalla sua mano destra, in modo da allontanare la cavalla. Fa uscire dalla mano sinistra più manico del frustone e con la punta del manico, toccando la guancia, se necessario, invita la cavalla a camminare diritta, sulla linea retta. Ovviamente la cavalla deve avere la massima confidenza con il frustone, operazione da fare, prima di ogni altra cosa, prima in scuderia, poi all'aperto.
Deve riuscira a far camminare al passo la cavalla al suo fianco scostata da lei prima di poco, poi di mezzo metro, poi di un metro e via di seguito. Risultato ottenibile facilmente. Non deve aver fretta e deve dedicare a nche tutto il tempo a questa lezione fondamentale. Tutto quello che le scrivo l'ho fatto e fatto fare centinaia di volte. La riuscita è certa.
Se la cavalla si rallegrasse, fa scorrere la corda (mi raccomando, deve avere sempre i guanti), la lascia rallegrare. Poi la rimette al passo al suo fianco e ricomincia.
Man mano che la cavalla cammina al suo fianco tranquilla, rallenta il passo in modo che la cavalla sia costretta a girare di poco. Riprende il passo e dopo qualche metro di nuovo rallenta e si ferma, in modo che la cavalla faccia un altro pezzo di circolo intorno a lei. Riprende il passo. Tiene lontana la cavalla con la punta del frustone che ora deve aver passato nella mano destra per puntarlo in direzione dei garretti della cavalla.
Oggi invece, munita di speroni e frustino l'ho montato. Abbiamo fatto circa mezz'ora in cui ho cercato di farlo trottare il più possibile.
Si è ribellato a frusta e speroni 2 o 3 volte scalciando un po' e facendo degli scarti, ma sono riuscita a non cadere e gli giravo la testa in modo che non potesse fare altro...
Il suo tentativo era principalmente quello di uscire dal rettangolo per tornare nel bosco dove è di solito o comunque di rallentare e fermarsi a mangiare.
ciao, ho letto con molta attenzione questo post, e vedo che purtroppo non hai molte risposte... per questo mi sento di dirti una cosa, normalmente lascerei la parola ad altri, intanto MA CHE BEL CAVALLO CHE HAI! e in che bel posto abiti! grazie per le info su questa razza che non conoscevo e che mi fa piacere incontrare.
Ma veniamo a noi ... vedendo quel video e leggendo ciò che scrivi rivedo parecchie delle cose che mi sono capitate nell'ultimo anno con la mia criolla, cavalli diversi ma carattere moooolto simile! Ti dico com'è lei: ha 7/8 anni, monto all'americana, ha un fisico rotondo e morbido, ed è la bontà fatta cavallo, non calcia, non morde, non tira neppure le orecchie... solo: comanda! E' indipendente e dominante, è con me da un anno, i primi mesi è stato tutto rasa e fiori, perchè la trattavo con i guanti... quando ho iniziato a chiedere qualcosina di più ( ad esempio autonomia nelle passeggiate o nel lavoro in campo, allontanarsi da altri cavalli, procedere per la sua strada quando incrocia altri cavalli) un mulo! piantata... e giù di gambe, ma lei niente come se niente fosse. Allora mi dicono: devi farla girare alla corda... ok, ma lei non lo ha mai fatto quindi??? mi ci metto e il risultato è quello che tu hai descritto .. cavallo che fa quello che gli pare! Allora gli scienziati mi dicono : SPERONI E FRUSTINO... io, che sono ben più testarda di lei e di loro, non cedo, e cerco di qua e di la' chi mi può aiutare... e trovo PARELLI. ( molti lo denigrano, molti lo utilizzano, ognuno deve farsi le proprie esperienze e decidere) sono ormai alcuni mesi che ho iniziato con i corsi e con lo "studio" .. e ti dico: la cavalla risponde! lavoriamo in campo, fuori, senza paura e preoccupazioni e senza speroni, morsi strani o fruste.
Ho capito che lei è un "cervello destro introverso" questo può non dirti nulla... ma in realtà indica un cavallo apparentemente ottuso o pigro, in realtà solo fortemente spinto a "non voler fare ciò che gli chiediamo noi cavalieri" perciò ha tempi di reazione più lunghi e spesso viene punito prima che possa fare la cosa giusta... proprio nel momento in cui la stava facendo, creandogli confusione! Ho imparato ad aspettare.. che lei capisca ciò che le chiedo.. ed ora il nostro rapporto è cresciuto e stiamo iniziando anche a girare alla corda senza problemi. Io sto imparando e lei mi aiuta.
Spero di non averti annoiata, questa è stata la mia esperienza, perciò ti dico, prova a vedere con il metodo parelli. Insegna al tuo cavallo che tu sei la guida, a non pestarti i piedi, a non spingerti, a rispettare le tue idee... quando avrai più leadership lui ti seguirà ed avrà voglia di stare con te... e non dovrai punzecchiarlo con gli speroni perchè abbia voglia di fare una galoppata!
Il cavallo prima di imparare che ad ogni comando vocale significa un tuo comando ci mette un po' di tempo,perchè prima di tutto devi farglielo capire con tu in sella e non da terra. Poi ogni volta che vuoi partire al passo,trotto o galoppo associ un suono,( io per esempio do' il bacio) e il cavallo parte,invece per fermarlo il fischio oppure shhhh e il cavallo rallenta o si ferma. Devi farlo tutte le volte che vuoi farlo accellerare o rallentare per diverse sessioni di lavoro in campo e vedrai che dopo pian piano capirà e dopo ti risponderà anche da terra.
ciao, ho letto con molta attenzione questo post, e vedo che purtroppo non hai molte risposte... per questo mi sento di dirti una cosa, normalmente lascerei la parola ad altri, intanto MA CHE BEL CAVALLO CHE HAI! e in che bel posto abiti! grazie per le info su questa razza che non conoscevo e che mi fa piacere incontrare.
Ma veniamo a noi ... vedendo quel video e leggendo ciò che scrivi rivedo parecchie delle cose che mi sono capitate nell'ultimo anno con la mia criolla, cavalli diversi ma carattere moooolto simile! Ti dico com'è lei: ha 7/8 anni, monto all'americana, ha un fisico rotondo e morbido, ed è la bontà fatta cavallo, non calcia, non morde, non tira neppure le orecchie... solo: comanda! E' indipendente e dominante, è con me da un anno, i primi mesi è stato tutto rasa e fiori, perchè la trattavo con i guanti... quando ho iniziato a chiedere qualcosina di più ( ad esempio autonomia nelle passeggiate o nel lavoro in campo, allontanarsi da altri cavalli, procedere per la sua strada quando incrocia altri cavalli) un mulo! piantata... e giù di gambe, ma lei niente come se niente fosse. Allora mi dicono: devi farla girare alla corda... ok, ma lei non lo ha mai fatto quindi??? mi ci metto e il risultato è quello che tu hai descritto .. cavallo che fa quello che gli pare! Allora gli scienziati mi dicono : SPERONI E FRUSTINO... io, che sono ben più testarda di lei e di loro, non cedo, e cerco di qua e di la' chi mi può aiutare... e trovo PARELLI. ( molti lo denigrano, molti lo utilizzano, ognuno deve farsi le proprie esperienze e decidere) sono ormai alcuni mesi che ho iniziato con i corsi e con lo "studio" .. e ti dico: la cavalla risponde! lavoriamo in campo, fuori, senza paura e preoccupazioni e senza speroni, morsi strani o fruste.
Ho capito che lei è un "cervello destro introverso" questo può non dirti nulla... ma in realtà indica un cavallo apparentemente ottuso o pigro, in realtà solo fortemente spinto a "non voler fare ciò che gli chiediamo noi cavalieri" perciò ha tempi di reazione più lunghi e spesso viene punito prima che possa fare la cosa giusta... proprio nel momento in cui la stava facendo, creandogli confusione! Ho imparato ad aspettare.. che lei capisca ciò che le chiedo.. ed ora il nostro rapporto è cresciuto e stiamo iniziando anche a girare alla corda senza problemi. Io sto imparando e lei mi aiuta.
Spero di non averti annoiata, questa è stata la mia esperienza, perciò ti dico, prova a vedere con il metodo parelli. Insegna al tuo cavallo che tu sei la guida, a non pestarti i piedi, a non spingerti, a rispettare le tue idee... quando avrai più leadership lui ti seguirà ed avrà voglia di stare con te... e non dovrai punzecchiarlo con gli speroni perchè abbia voglia di fare una galoppata!
Grazie per i complimenti e per la risposta!
In realtà ho visto diersi video di Parelli e ho ancor letto dei libri. Ho anche visto e letto il metodo del join up.
Invece ultimamente ho preso un libro "serio" di etologia equina, sritto da una dottoressa in etologia di un'università americana, ma è solo un inizio...
In questi libri scritti dagli etologi quello che mi ha colpito è il fatto che si dica che in realtà i metodi cosiddetti naturali sono delle torture per il cavallo, anche se non lo sembrano. Si instaurano nella testa del cavallo dei processi anormali... (in particolare nel join up)
Riguardo a Parelli, quoto qui una parte del libro che sto leggendo:
"The concept of dominance is commonly invoked in discussion of human-horse interaction. For example, popular horse trainers often claim that the successful human human handler must take the role of a dominant horse to interact effectively with a horse. A great deal of instruction is given on body postures and gazes to communicate dominance over a horse. The horse must submit to a dominant human. Current academic horse behavior discussion would argue that in the real world of horse behavior, submission in an open plains species such as the horse means withdrawal or escape. They would further argue that most horse trainers do not really want their horse retreating with head lowered and tail tucked. While it is difficult to meaningfully compare the human-horse working relationship with that of any natural relationship, what the trainer is typically striving for is a relationship of leadership and trust, similar to that of a mature mare leading the group to water or rest or an alliance similar to that of two bachelors playing together. On the surface it may seem like the age-old argument of the academic versus the practical, but these contrasting views carry important philosophical and practical implications for the welfare of human and horse."
Da The Equid Ethogram du Sue McDonnell, Ph.D.
Inoltre un'altra cosa che ho notato è che molte tecniche sono copiate dall'equitazione tradizionale, ad esempio il gioco del porcospino è moooolto simile alla lezione alla gamba isolata...
Un'altra cosa che non mi spiego sono i prezzi dei loro dvd e corsi...
Volevo aggiungere che quello che sostanzialmente sto imparando da questo libro è che i cavalli in natura vivono in grandi branchi divisi in bande più piccole, tipicamente queste bande sono harem composti da alcune femmine e uno stallone, il quale ha il compito di difendere la banda da altre bande ad esempio, ed è lui che viene sfidato da altri maschi e lotta per tenere l'harem.
Ma lo stallone non è quello che prende le decisioni delle attività della banda, quelle spettano alle femmine più anziane. Ad esempio alle femmine anziane spetta decidere dove si va o se è il momento di mangiare, di bere o di andare all'ombra. Per diverse attività i leader possono essere diversi. Evidentemente questa leadership non è dettata dal più forte, ma da quello che ha più esperienza e che ispira fiducia agli altri.
hevonen ha scritto:
Il cavallo prima di imparare che ad ogni comando vocale significa un tuo comando ci mette un po' di tempo,perchè prima di tutto devi farglielo capire con tu in sella e non da terra. Poi ogni volta che vuoi partire al passo,trotto o galoppo associ un suono,( io per esempio do' il bacio) e il cavallo parte,invece per fermarlo il fischio oppure shhhh e il cavallo rallenta o si ferma. Devi farlo tutte le volte che vuoi farlo accellerare o rallentare per diverse sessioni di lavoro in campo e vedrai che dopo pian piano capirà e dopo ti risponderà anche da terra.
Io do sempre i comandi vocali anche da sella, ma per ora con scarsi risultati... Evidentemente mi devo impegnare di più? Essere persistente?
ciao, perdona la mia ignoranza... il mio inglese è poco fluido e ho capito poco del brano che hai riportato, comunque ... solo per precisare una cosa, non conosco, (se non per nome) il metodo Join-up, quindi mi riferisco al metodo Parelli, in questo metodo il cavallo non è sottomesso ma collaborativo, si diventa partner, compagni, ed esattamente come in una famiglia ci si aiuta a fare le cose, il cavallo diventa disponibile alle richieste del cavaliere perchè queste rispettano la sua natura di animale predato, non è indotto a scappare da qualche cosa solo a cercare la soluzione giusta al problema che gli si sottopone... come andare in un determinato posto.
Nel branco è la femmina con maggior leadership a guidare, quella che in quel momento è più preparata ed efficace affinchè il gruppo stia bene ed in sicurezza. Ma non è una scienza esatta, non è la più anziana... nè è sempre la stessa, il cavallo decide in ogni momento chi è affidabile e chi no, perciò anche con noi cambia atteggiamento da un giorno all'altro. Se un giorno ci vede poco preparati... pensa "ok oggi faccio da me!.. SEGUIMI!" e va a mangiare l'erba invece che portarti a spasso!
Non so come si possa dire che questi comportamenti siano etologicamente contro il cavallo... a me sembra che i risultati evidenzino invece un benessere generale che prima non avevamo, sia io che la mia cavalla.
Ultima cosa, in effetti corsi e dvd costano.. però ciò che ti danno è infinitamente di più. Io l'ho trovato un buon investimento... sto cercando di risolvere i problemi, perchè non si ripresentino più, non voglio superare le difficoltà momentaneamente.
Comunque ciascun deve trovare la propria strada sperimentando e decidendo per se. Spero che tu riesca a risolvere con il tuo cavallo, buon lavoro.
deve avere un "frustone". Lo possiede? L'ho già descritto. Per sua comodità ripeto: è una verga, un bastone di legno spesso al manico circa cm 3, che diminuisce di spessore man mano che va verso la punta, lungo circa cm 170, con un "cordone", fatto di una funicella intrecciata, lungo circa cm220, che finisce con una punta ("sverzino" o "mozzone") fatta con diversi cordini intrecciati che serve per produrre lo schiocco della frusta.
Quello che ho indicato nel post che ha letto è scritto per un cavallo che non ha ancora capito che si deve allontanare dall'addestratore per girargli intorno in circolo. Un cavallo diciamo dei nostri, appena invitato dal movimento del manico del frustone verso la spalla sinistra o verso il collo, si allontana continuando a camminare a fianco dell'addestratore. Il suo se ne guarda bene. Allora bisogna che lei prima faccia sentire al cavallo l'autorità del frustone raggiungendolo senza cattiveria sugli stinchi, in modo che il cavallo si metta in moto e si allontani da lei rimanendo sul circolo.
Il problema è che da sola, se non è pratica del lavoro, è difficile se non impossibile riuscirci. Se lei avesse qualcuno che l'aiuta e che prenda il cavallo a mano, l'operazione per insegnare al cavallo a girare in circolo e fargli capire che il frustone è un comando, come lo sono le gambe del cavaliere, al quale deve ubbidire, pena una punizione, l'operazione sarebbe molto più facile.
Mi scriva quello che può fare e l'aiuterò volentieri, naturalmente a parole, che per la pratica valgono per quel che valgono, certamente non molto.
Grazie mille per la risposta!
Quello che cercavo di dire in realtà è che Parelli non mi convince molto alla fine...
Ho la possibilità di farmi aiutare da mio marito, in verità abbiamo già provato a fare qualcosa.
Il problema è che il cavallo spesso di ribella al lavoro.
Come ho detto, mi sono munita di frastino e speroni, ma la reazione quando li uso è spesso una ribellione... Scalcia, fa degli scarti, sempre cercando di scappare verso il luogo dove piò riposare. È una lotta. Ma anche senza usare questi strumenti, dopo un po' (e non ci vuole molto tempo!) vuole smettere il lavoro e si comporta così.
Allora abbiamo provato a metterlo alla corda, mio marito teneva la corda e io l'ho preso dall'anello esterno del filetto per fargli capire di girare (ovviamente lui non ne voleva sapere, voleva mangiare), è quindi partito ribelle al galoppo, con calci all'aria intimidatori...
Io gli sono stata poi dietro con la frusta e alla fine si è arreso... Ma ogni volta bisogna ricominciare da capo...
Neanche le fruste da sole sortiscono grande effetto... Si vede che è infastidito, ma spesso continua a rimanere sul posto a mangiare.
Una volta che ha iniziato a girare però scappa dallo schiocco del frustone...
Buona sera Colonnello,
stiamo cercando di rimettere in lavoro un cavallo di 8anni che durante l'inverno ha fatto poco e nulla.
Premetto che il cavallo in questione è piuttosto grande e pesante (1,75m), caratterialmente buono, ma poco propenso al lavoro e moolto freddo.
Già appena saliti in sella si stenta a far avanzare e quando si tratta di partire al trotto tira indietro, grugna e sgroppetta se stimolato dalla frusta.
Dopo una decina di minuti si mette abbastanza in avanti, ma dopo averci litigato un po'; cerca sempre di rallentare nelle vicinanze dell'uscita del campo e si infastidisce se si vuol mandare di più.
Al galoppo è peggio perchè talvolta si impunta proprio e parte sgroppando, non mantiene il galoppo per più di mezzo giro e se lo mantiene cambia con i posteriori. Questo ad entrambe le mani con partenze più difficoltose a mano sinistra.
Cosa può consigliarci?
Gli speroni al momento li abbiamo tolti perchè si irrigidiva e si bloccava ancora di più. Questo è il cavallone in questione:
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Avviso di Forumer.it:
Nei giorni scorsi è stata effettuata la migrazione su nuovi server, più veloci e performanti.
Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.