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come risolvere questo problema con il metodo parelli?
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Autore Messaggio
gigia
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MessaggioInviato: Mar Ott 05, 2010 22:53    Oggetto: Rispondi citando

monty provo a risponderti io in base a quel che ho capito..tanto stasera ho l'insonnia..... Confused

immagino: la cavalla va verso la porta....eseguo l'esercizio per far disimpegnare il posteriore...quindi redine all'ombelico e gamba dallo stesso lato che sposta il posteriore facendolo scavalcare davanti all'altro....flettendola dalla parte opposta rispetto alla porta

ora non chiedermi per quale motivo uno fa una scelta del genere per rendere scomoda l'idea della porta, perchè davvero non lo so ....io non userei certo il disimpegno, ma piuttosto cercherei di conquistare un centimetro per volta il superamento della porta dando comodità ad ogni centimetro di avanzamento......motiverei con la comodità anzichè dare scomodità.....

disimpegnare il posteriore serve a fermare un cavallo o come esercizio a sè ....inoltre non credo che le articolazioni godano gran che di questo trattamento, ma qualcuno può decidere di usarlo per "scomodare" ......io per scomodare preferirei allora un po di passi laterali o qualche cambiamento di direzione, ma col tempo ho sempre preferito tentare di usare la fantasia per arrivare ad un premio in comodità piuttosto che profondermi in mille scomodità Wink
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Monty
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MessaggioInviato: Mar Ott 05, 2010 23:13    Oggetto: Rispondi citando

Ecco quindi automaticamente diciamo porto le anche verso la porta?
A me pare una manovra strana... io andrei, io, di cessione alla gamba... spesso si vedonono flessioni solo del collo e spalle che vanno comunque alla porta disimpegnando ed incrociando tranquillamente...

Se poi ci si fissa che alla porta il cavallo esce.. il cavallo uscirà sempre.... purtroppo.
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gigia
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MessaggioInviato: Mar Ott 05, 2010 23:55    Oggetto: Rispondi citando

Monty ha scritto:
Ecco quindi automaticamente diciamo porto le anche verso la porta?
A me pare una manovra strana... io andrei, io, di cessione alla gamba... spesso si vedonono flessioni solo del collo e spalle che vanno comunque alla porta disimpegnando ed incrociando tranquillamente...

Se poi ci si fissa che alla porta il cavallo esce.. il cavallo uscirà sempre.... purtroppo.


ahhahh con la cavalla di una amica abbiamo provato questo esperimento; non si fermava e quindi abbiamo detto, mettiamola in redine di controllo fino a che non ferma i suoi piedi.....e la tipa mi fa........ma non si ferma....e io: dai tienila li che prima o poi si ferma

insomma, circoletto dopo circoletto era sempre più vicina all'uscita (che era aperta)
ci siamo dette: dai su. Twisted Evil ...proviamo a lasciarla fare.... Cool Laughing
hahhahhhhhhhhahhhh circoletto dopo circoletto se ne è uscita e piano piano è arrivata a metà strada verso la scuderia.....facendo pure un guado..... Shocked
un fenomeno!!!!!!!! un fisico spaziale a riuscire a girare così..imperturbabile ed inesorabile........

morale? abbiamo appurato che a volte non si fermano nemmeno con la redine di controllo......ed al cavaliere girava un po la testa ed aveva un leggero senso di nausea........uhahhahhhhhhhahha Laughing Laughing Laughing
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Hilbert
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 08:51    Oggetto: Rispondi citando

L'esercizio del disimpegno è molto più complesso e sottile di quello che possa sembrare...e va saputo fare,come ogni cosa,per ottenere risultati decenti.
Non basta storcere il collo,tirare la redine,conficcare una gamba del costato et-voilà...il cavallo si ferma magicamente....questo è il presupposto perchè il cavallo non si fermi mai e appunto,giunga a casa,anche se con una postura un pò più desueta.

Quindi,come al solito,non è l'esercizio inefficace o inopportuno,ma il modo in cui lo si applica.
Lo scopo del disimpegno è,in primo luogo,flettere il collo,completamente,come si fa per una fermata di emergenza.Ecco che il cavallo SI FERMA.
POI,SOLO DOPO essersi fermato,gli si fanno disimpegnare i posteriori:quando il cavallo è rivolto verso la direzione voluta con tutto il corpo,lo si induce ad avanzare.
Se va,tutto ok,si molla ogni pressione,lo si lascia avanzare,premi e carezze.E direi,dopo che ha fatto anche mezzo metro nella direzione voluta da noi,lo si rigira e gli si concede di andare dove voluve lui.
Ma se si oppone,si ricomincia:flessione del collo e disimpegno.
E' un esercizio in cui serve moltissima sensibilità psicologica,per sentire se il cavallo è in panico oppure cerca di imporre la propria volontà(e si agisce di conseguenza)e sensibilità fisica:bisogna capire e sentirne i muscoli per giocare d'anticipo,sapere come si muoverà o scarterà e farsi trovare pronti per controbattere.

Monty,hai detto benissimo:tu se vuoi torni pure a 30...ma SE TU VUOI,non se lo vuole il cavallo...c'è una bella differenza.
Ripeto,se non è chiara qualcosa,se la devo rispiegare,se la sta imparando,è normale tornare indietro:passetto avanti e passsetto indietro...è assestamento...e l'ho scritto Rolling Eyes

Ma se faccio un trekking sotto un diluvio universale,al cui confronto Noe al suo non avrebbe avuto nemmeno bisogno dell'ombrello,in cui affrontiamo pozzanghere che sono guadi veri e propri.La cavalla non ha alcuna paura,le passa tranquilla,anche se capofila...non ne ha paura,perchè altrimenti avrebbe esitato anche con gli altri cavalli,avrebbe avuto qualche incertezza,avrebbe guardato...nulla.

Poi,sto da sola,io e lei...e mi rifiuta una pozzangherina di 20cm di diametro...li non ci sono cristi che tengano di la passi e non si discute.

Anche i cavalli hanno una loro "autostima" diversa da come la intendiamo noi,ma ce l'hanno.Ecco perchè è fondamentale terminare ogni sessione di lavore con il cavallo sereno che ha assecondato l'ultima nostra richiesta...si consigli di finire chiedendo sempre qualcosa che si sa con certezza che il cavallo ci può dare.Altrimenti anche in lui si genera noia,frustrazione e disgusto al lavoro.

Nell'esempio da me citato,abbiamo una cavallo che ha poca fiducia in se stessa e nelle proprie capacità.Pensa di essere troppo gregaria e bisognosa del gruppo per poter fare qualcosa,perchè è stata anche schiacciata psicologicamente.COSTRINGERLA a fare qualcosa di questo tipo è nel suo bene e basta.si rende conto dei suoi limiti psicologici,ma si rende conto che può superarli,che deve trovare una dose abbondante di coraggio e fiducia in se stessa...e si io,con le mie richieste,sono il tramite tra il suo conscio e il suo subconscio ben venga.
Così come devono avere piede sicuro,saper gestire una situazione difficile se il cavliere sta male o non è in grado,così devono avere una solida struttura psicologica...e così come ci dedichiamo a scolpire i loro corpi con ginnastica e lavoro,altrettanto va fatto con la mente...un centimetro fatto in avanti è un km assicurato nel momento del bisogno. Wink [/list]
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Monty
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 10:15    Oggetto: Rispondi citando

Buongiorno,

Citazione:
un fenomeno!!!!!!!! un fisico spaziale a riuscire a girare così..imperturbabile ed inesorabile........

Questi di solito sono i problemi che si hanno con i cavalli ginnasticati ed in equilibrio...

Per quanto riguarda Hilbert io non torno a 20 o 30 perchè lo voglio io, ma perchè è il cavallo che in quel momento ha bisogno di tornare indietro...
La pozzangherina di venti centimetri non è ne un guado ne una pozza di tre metri... sono percezioni visive molto diverse.. venti centimetri da soli possono indicare un buco... e metterci il piede dentro vuol dire romperselo.. sembra assurdo ma io glieli lascio evitare i venti centimetri...

Anzi ad esser onesti visto che è il cavallo che cammina.. è meglio che sia lui a decidere dove metterli i suoi piedi.

Per il discorso psicologico vero che siamo noi che dobbiamo esser sicuri e convinti di quello che facciamo... che il cavallo pensi di esser troppo gregario mah... secondo me è gragario punto. Che poi noi vogliamo non lo sia è un altro paio di maniche, ma un gregario è gregario come un dominante è un dominante... che poi ci siano sfumature immense ci sta.
Per il resto il cavallo le situazioni difficili se le deve saper gestire da solo, non siamo noi a dovergliele gestire.. a meno che non siamo noi a causare queste situazioni difficili.

Tornando in topic... chiudere la porta oppure creare nella nostra mente un muro virtuale? Farla uscire dalla porta con i passi indietro?
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rhox
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 11:00    Oggetto: Rispondi citando

Selly ha scritto:
mi riferivo a gigia...
Hilbert Arrow niente traumi, conosco la cavalal fin da quando era molto piccola con il mio ragazzo l'abbiamo cresciuta in modo tale da non averne mai... poi siamo in questo maneggio da poco e non ho mai visto nessuna situazione mettere a dura prova la sua pische...


il problema è che l'avete protetta da quali traumi?
botte, fame, ecc..
ma per i cavalli ci sono un sacco di traumi psicologici da cui magari non siamo in grado di difenderli, anzi che noi pensiamo essere positivi...
umanizzarli troppo, non fargli capire che sono cavalli e come è giusto che si comportino da cavalli porta a traumi ancora più difficili da far passare..

chissà come mai un puledro nato in casa e trattato come il cocco di famiglia è sempre più problematico di un brado..
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rhox
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 11:05    Oggetto: Rispondi citando

gigia ha scritto:
ahhahh con la cavalla di una amica abbiamo provato questo esperimento; non si fermava e quindi abbiamo detto, mettiamola in redine di controllo fino a che non ferma i suoi piedi.....e la tipa mi fa........ma non si ferma....e io: dai tienila li che prima o poi si ferma

insomma, circoletto dopo circoletto era sempre più vicina all'uscita (che era aperta)
ci siamo dette: dai su. Twisted Evil ...proviamo a lasciarla fare.... Cool Laughing
hahhahhhhhhhhahhhh circoletto dopo circoletto se ne è uscita e piano piano è arrivata a metà strada verso la scuderia.....facendo pure un guado..... Shocked
un fenomeno!!!!!!!! un fisico spaziale a riuscire a girare così..imperturbabile ed inesorabile........

morale? abbiamo appurato che a volte non si fermano nemmeno con la redine di controllo......ed al cavaliere girava un po la testa ed aveva un leggero senso di nausea........uhahhahhhhhhhahha Laughing Laughing Laughing


ah beh.. potrei farti conoscere un sacco di cavalli che a cercar di fermarli così hanno imparato benissimo a scappare dove vogliono e alla velocità che vogliono belli flessi..

e come tante altri "trucchetti" che si usano come punizione per 3-4 volte, poi il cavallo impara ad anticiparli e ti frega perchè non c'è niente di più difficile che fermare un cavallo controflesso che va dove vuole.. o che fa volte su se stesso..
o che quando lo rigiri per non farlo tornare a casa impara a fare microimpennate e partire smpere più veloce per evitare una reazione, ecc...
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gigia
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 11:24    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
L'esercizio del disimpegno è molto più complesso e sottile di quello che possa sembrare...e va saputo fare,come ogni cosa,per ottenere risultati decenti.
Non basta storcere il collo,tirare la redine,conficcare una gamba del costato et-voilà...il cavallo si ferma magicamente....questo è il presupposto perchè il cavallo non si fermi mai e appunto,giunga a casa,anche se con una postura un pò più desueta.


Citazione:
con la cavalla di una amica abbiamo provato questo esperimento; non si fermava e quindi abbiamo detto, mettiamola in redine di controllo fino a che non ferma i suoi piedi


guarda hilbert che io parlavo di una redine di controllo e non di disimpegno dei posteriori.....hai letto male Wink
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gigia
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 11:36    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
E' un esercizio in cui serve moltissima sensibilità psicologica,per sentire se il cavallo è in panico oppure cerca di imporre la propria volontà(e si agisce di conseguenza)e sensibilità fisica:bisogna capire e sentirne i muscoli per giocare d'anticipo,sapere come si muoverà o scarterà e farsi trovare pronti per controbattere


ecco il punto....e scusate se ci metto un po di polemica...... Rolling Eyes su mille persone che usano questi metodi......me compresa...quanti hanno tutta questa sensibilità? quanti "sentono" il cavallo? quanti "percepiscono" la muscolatura?
oppure siamo diventati tutti percettivi.....geni di sensibilità e di tatto equestre?
mah!!!!!

io nel dubbio a volte lascio perdere di infognarmi in scomodità strane date secondo il mio arbitrio...spesso mi viene il dubbio riguardo all'interpretazione di un atteggiamento e forte di quel dubbio me ne sto anche se il cavallo quel giorno scende uno scalino......domani troveremo un modo

hilbert, a volte nelle tue discussioni leggo dei
Citazione:
ma SE TU VUOI,non se lo vuole il cavallo

Citazione:
li non ci sono cristi che tengano di la passi e non si discute.

per farti un esempio: forse hai un atteggiamento mentale un po troppo autoritario anzichè autorevole e forse un po poco comprensivo e "domandativo" Shocked

Citazione:
Nell'esempio da me citato,abbiamo una cavallo che ha poca fiducia in se stessa e nelle proprie capacità.Pensa di essere troppo gregaria e bisognosa del gruppo per poter fare qualcosa,perchè è stata anche schiacciata psicologicamente.COSTRINGERLA a fare qualcosa di questo tipo è nel suo bene e basta.si rende conto dei suoi limiti psicologici,ma si rende conto che può superarli,che deve trovare una dose abbondante di coraggio e fiducia in se stessa...

ed un altra cosa, così, tanto per riflettere.
oh, siamo diventati tutti psicologi di cavalli!!!!!! ci siamo messi in testa di aiutarli ad essere cavalli meglio di come sappiano fare loro......secondo me a volte siamo noi che avremmo bisogno di una sedutina psicoterapeutica Rolling Eyes Laughing Wink
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sviolo
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 13:10    Oggetto: Rispondi citando

Premetto che noon ho letto proprio tutto...
Allora piccolo stratagemma e cosa intendevo su per giù per flessione.
Nel momento in cui sono dentro il rettangolo sulla pista il cavallo deve guardare all'interno del rettangolo....con il filetto redine esterna con un leggero contatto redine interna in assenza o legerissimo contatto che va legermentea sentirsi leggermente...
Nel circolo il cavallo (se la flessione non è troppo accentuata altrimenti porterebbe il peso sulla spalla esterna) è arrotondato e guarda all'interno del cerchio.
Ora se sono sulla pista e il cavallo guarda all'interno nel momento in cui prova ad uscire (sentendo la sua volontà) porto una maggiore flessione verso l'interno senza esagerare (flessione non è troppo accentuata altrimenti porterebbe il peso sulla spalla esterna e quindi faciliterebbe la sua uscita) con un leggero contatto sul costato con i talloni porto a far cedere il posteriore facendo poggiare il peso del cavallo se non erro all'interno in modo tale che sia imbossibilitato ad andare verso la via di uscita perchè così sarebbe con il sedere più o meno verso l'uscita e con il peso dalla parte opposta all'uscita.
Piccola cosa perchè si fa con cavalli già addestrati.

Se il cavallo non è addetsrato le cose sono due....
1 Risposta a pressioni e ad aiuti...
2 Psicologia
Psicologia vuol dire che il cavallo non vuole stare dentro per qualche motivo e quindi dobbiamo capire il perchè. Psicologia perchè basta rendere il lavoro corretto nei suoi confronti e capire quando è necessario dargli riposo e quando fermarlo.
Poi l'esercizio è quello di farlo fermare poco dopo l'uscita sulla pista dentro il quadrato. Perchè il cavallo sa che dopo quel punto può stersene tranquillo e quindi lo passerà con più tranquillità. Meglio se trova una ricopensa.
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Monty
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 13:27    Oggetto: Rispondi citando

Scusate se mi permetto....

Citazione:
Ora se sono sulla pista e il cavallo guarda all'interno nel momento in cui prova ad uscire (sentendo la sua volontà) porto una maggiore flessione verso l'interno senza esagerare (flessione non è troppo accentuata altrimenti porterebbe il peso sulla spalla esterna e quindi faciliterebbe la sua uscita) con un leggero contatto sul costato con i talloni porto a far cedere il posteriore facendo poggiare il peso del cavallo se non erro all'interno in modo tale che sia imbossibilitato ad andare verso la via di uscita perchè così sarebbe con il sedere più o meno verso l'uscita e con il peso dalla parte opposta all'uscita.


Ma un esercizio simile sviolo non è un pò tanto impegnativo sia per chi sta sopra che per chi sta sotto? (Forse non ho capito nulla o mi ha tratto in inganno quel poggiare il peso all'interno.)
Idea personale: intanto che cerco di flettere, spostare il peso. non pesare sulla spalla.... insomma già è complicato per chi non ha un cavallo che si infila fuori dalla porta.... una flessione del genere boh non la vedo bene...

Mi piace di più l'idea semmai di incollatura libera e cessione della gamba verso il centro.. almeno si capisce qualcosina in più anche rispetto a che punto di lavoro è il cavallo in questione.

O no?

A me piacerebbe sapere dove si trova di preciso questa porta anche.

Citazione:
ci siamo messi in testa di aiutarli ad essere cavalli meglio di come sappiano fare loro......secondo me a volte siamo noi che avremmo bisogno di una sedutina psicoterapeutica

Infatti alcuni cavalli si usano in terapia.. sottolineo alcuni.
E infatti alcuni cavalli vanno in terapia, alcuni di troppo ....
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sviolo
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 13:29    Oggetto: Rispondi citando

Pressioni perchè?
Perchè una risposta leggera alla pressione aiuta il cavallo a dirigersi meglio dove vogliamo. Il contrario è un cavallo che non reagisce ad azioni........ Allora si che va dove vuole...la colpa non è del cavallo ma del cavaliere che non ha saputo spiegargli bene come deve agire.
Quindi lotte, etc...escludiamole a meno che non ci si trovi in una situazione pessima...

Con il cavallo si va sempre avanti.....noi non ce ne accorgiamo perchè siamo più caproni di loro...anche se ci paragoniamo a loro come geni supremi. E' lodevole ogni cavallo lo sforso che fa per capire ogni volta. Quindi è lui che si avvicina sempre verso te per capire cosa gli stai chiedendo di fare.....e anche se ha la percezione è di rimanere lì perchè ci pare che il cavallo non abbia percepito la risposta...in realtà sta valutando , sta scrutando si sta avvicinado a ciò che gli chiedi...
La differenza nella tempistica e nella precisione di un'azione la fa un bravo cavaliere o un cavaliere mediocre....perchè il primo sarà più chiaro e farà rispondere il cavallo subito, perchè più chiaro......il secondo la fa elaborare al cavallo e fa fare tutto al cavallo, con passi lenti impercettibili....in realtà è la nostra non chiarezza a farci credere che non si va avanti.....mentre lui ci prova a piccoli passi a capirci. Ecco perchè a volte ci sembra non di non aver progredito..quando invece siamo andati avanti. Perchè è lui che si è mosso mentre il nostro linguaggio è rimasto lì.. noi non siamo progrediti...lui quello che doveva fare già l'ha fatto. Quest'ultimo discorso è un po' difficile da spiegare...e ci rendiamo conto solo quando addestriamo un cavallo, dalla A alla Z.
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sviolo
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 13:55    Oggetto: Rispondi citando

Lo spiegavo per te monty.
Ma è ovvio che chi già di per se non riesce a controllare il cavallo come si può pretendere che riesca a capire certe cose?
Però, però....ci sono alcuni cavalli che fanno un 'ottimo lavoro in piano....ottimo insomma..ma che tengono sempre alcune paure e vogliono ritornare all'ovile.
Il tuo peso non centra niente...o meglio centra ma io non ne ho parlato.
Se te facendo un circolo fletti troppo il cavallo verso l'interno ti accorgerai di una bella cosa. Che invece di portare il cavallo all'interno del cerchio lo porterai verso l'esterno. Errore di chi galoppa in circolo e vuole portare il cavallo a stringere il circolo stesso flettendo di più il cavallo verso l'interno. Accorgendosi in realtà che il cavallo andrà sempre più verso l'esterno e non verso l'interno.

Ora se io sono sulla pista e su un'agolo faccio una volta, nel momento in cui inizio la volta, premendo con il tallone sul costato il cavallo guarderà all'interno del circolo e tenderà a spostare il posteriore fuori dal circolo trovandosi con il sedere verso la staccionata. Il peso del cavallo sarà sulla spalla interna...

Citazione:
Mi piace di più l'idea semmai di incollatura libera e cessione della gamba verso il centro.. almeno si capisce qualcosina in più anche rispetto a che punto di lavoro è il cavallo in questione.


Sicuramente....ma in genere scrivo per ragionare non per risolvere di pari petto i problemi altrui.
1: perchè non si sa il livello del cavaliere
2: perchè non si sa il livello del cavallo
3: perchè non si conoscono entrambi...
e credimi che anche stando lì sul posto vedendo il cavallo e cavaliere non è semplice far capire certe cose e spiegarle (ci sono passato) figuriamoci su un forum..
Perchè la gente (spesso) non sempre, è più tentata a risolvere i problemi del cavallo per grazia di dio e non perchè vuole capire.
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Monty
Cavallo


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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 14:43    Oggetto: Rispondi citando

E ti ringrazio sviolo... (ma dov'è che ho parlato del mio peso?)

Hai ragione non si sa nulla di entrambi... oppure si sa tanto, dipende da che punto la si vuol vedere la faccenda.
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Hilbert
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MessaggioInviato: Mer Ott 06, 2010 19:53    Oggetto: Rispondi citando

Gigia,posso garantirti che se fossi troppo autoritara con la mia cavalla,altro che indietro che saremmo andate...

Il discorso di sviolo va bene..ma quando il cavallo è a un certo livello.Se hai il cavallo che va in panico e ti vuole portare a casa,stai pur certo che dei tuoi spostamenti di peso se ne infischierà bellamente.Ovvio che l'ambizione è avere un cavallo influenzato dai minimi spostamenti...ma non si può pretendere che lo faccia dall'inizio...per dirla alla parelliana:serve la fase superiore per comprendere quella minore.

Torno a gigia:è vero,quanti hanno sensibilità fisica e psicologica?Ed ecco perchè tanti problemi per i cavalli.Sarà brutto,ma l'equitazione non è per tutti,anzi,è per pochissimi.
Il fatto di fare gli "psicologici",non è umanizzare o altro...ma se i problemi di un cavallo li crea un umano,credo sia logico che a risolverli debba essere un umano e non si può pretendere che il cavallo lo faccia da solo.
Per la cronaca:il cavallo,dopo la scimmia,è l'animale con il DNA e il genoma più simile a quello umano,tant'è che le due specie hanno moltissime malattie in comune(e il cavallo,aimè viene molto usato per la sperimentazione di farmaci ad uso umano).Forse se due specie così diverse riescono ad avere un sodalizio che dura da millenni,non sarà un caso.Quindi occhi,che forse alcune analogie ci sono(ATTENZIONE:il cavallo,non gli equidi,come zebre,asini o muli).

Che poi un cavallo gregario rimane tale e un dominate pure,è logico ed è così che deve essere.Allora che faccio?Mi tengo il gregario che non fa un passo senza un "collega" e il dominate che mi sbatte a terra perchè vuole impormi le sue decisioni?Non correggiamo niente e teniamoli così come sono,allora.
Oppure si possono iniziare dei percorsi che portano a corregere i comportamenti indesiderati che ogni stereotipo di carattere comporta,in modo da rendere la convivneza migliore per tutti.

Se a questo aggiugiamo traumi pregressi,traumi che incapaci posso apportare anche inconsciamente,è chiaro che l'equitazione è elitaria,ma per capacità,più che per soldi. Wink
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