Il Cavallo

Ipse · Cavallo Registrato: 07/07/07 19:34 Messaggi: 32

Gent.mo Col. Angioni,
ho un grande dubbio che mi tormenta. Mi hanno sempre detto che l'assetto corretto in discesa Ã¨ con il busto in avanti (perpendicolare al terreno inclinato).
PerÃ² ho visto sul Libro "Federico Caprilli: vita e scritti" che a pag. 85 Caprilli diceva che il busto del cavaliere deve essere proporzionatamente indietro. In piÃ¹ a pag. 224 c'Ã¨ una foto di Caprilli che affronta uno scivolo con il busto filo a piombo e non perpendicolare al terreno.
Un altro istruttore mi ha detto che Ã¨ giusto il busto filo a piombo del cavaliere e che l'innovazione caprilliana era nel permettere al cavallo di distendere l'incollatura nella discesa.
Mi illumini qual'Ã¨ la cosa giusta?

Col. Paolo Angioni · Moderatore Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino

Si tratta di posizione. Non di assetto.

Le posizioni sono tante e dipendono, tutte, dalla lunghezza degli staffili e dalla posizione del busto: il fantino e il cavaliere accademico sono gli estremi opposti per quanto riguarda la staffatura e la posizione del busto. Nel primo la staffatura Ã¨ la piÃ¹ corta possibile e il busto Ã¨ parallelo al dorso del cavallo. Nel secondo la staffatura Ã¨ la piÃ¹ lunga e il busto perpendicolare al dorso del cavallo.

L'assetto Ã¨ una qualitÃ , l'insieme con il cavallo in ogni situazione, ed Ã¨ la stessa per ogni posizione. Sia del fantino, sia del cavaliere accademico, passando per le varie posizioni.

C'Ã¨ un libro che fa testo in materia di posizione ed equilibrio. E' stato pubblicato a Zurigo nel 1940, scritto dal Rittmeister tedesco Gregor von Romaskan con il titolo Reiter und Pferd im Glichgewicht (127 pagine). E' stato tradotto in francese da Prince Errant (alias Paul de Cordon) e pubblicato nel 1948 dalle Edizioni Berger-Levrault con il titolo L'Ã©quilibre en Ã©quitation (108 pagine).

Il principio (dimostrato e illustrato da 36 disegni) Ã¨ che il peso del cavaliere deve cadere nella base di appoggio del cavallo. Principio piÃ¹ che ovvio. E' come per l'uomo. Quando portiamo uno zaino pesante sulle spalle, avanziamo il busto in modo da far cadere il peso del busto piÃ¹ il peso dello zaino sulla nostra base d'appoggio, i piedi.

Nella penultima pagina delle due edizioni prima dell'indice c'Ã¨ il disegno che Ã¨ la riproduzione della fotografia FÃ¨ d'Ostiani su Lorena che scende l'argine del Chisone, torrente nei pressi di Pinerolo. Nella didascalia del disegno Ã¨ scritto Caprilli, ma Ã¨ un errore.

Nel primo disegno il busto del cavaliere Ã¨ nella prosecuzione della linea degli anteriori (busto e anteriori sono sulla stessa linea retta) ed Ã¨ giusto, perchÃ© il peso del cavaliere, quando il cavallo si riceverÃ sul suolo, si troverÃ a cadere nella base di appoggio del cavallo (i piedi anteriori).

Nel disegno sottostante (simulazione) il busto del cavaliere Ã¨ piegato in avanti, ed Ã¨ sbagliato, perchÃ© il busto (il peso) del cavaliere, quando il cavallo toccherÃ il suolo, sarÃ davanti alla sua base di appoggio. Quindi provocherÃ un forte squilibrio nel cavallo verso l'avanti, squilibrio che il cavallo, grazie al suo istinto, risolverÃ in qualche modo (impegno dei posteriori e intervento del bilanciere).

Caprilli, allora, combatteva una battaglia contro la conservazione e voleva battere tutto quello che si opponeva al suo scopo: non contrastare il cavallo tirando sulla bocca e pesando sulle reni. Retrocedere il busto, per il soldato (equitazione militare, quella per i cui progressi lavorava Caprilli, l'unico suo scopo), voleva dire tirare sulla bocca e gravare sulle reni (tratto dorso-lombare del cavallo), cioÃ¨ sul motore (il posteriore). "In avanti" era il dettame che informava la rivoluzione di Caprilli.

Col. Paolo Angioni · Moderatore Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino

Secondo quanto ho scritto nel precedente post a proposito di posizione ed equilibrio (libro di von Romaszkan), la posizione di Caprilli, in questa fotografia scattata durante la discesa dell'argine del Rio Torto, Ã¨ perfetta.

Le spalle non escono in avanti dalla base di appoggio sulla quale si troverÃ il cavallo nel momento in cui toccherÃ il suolo.

Le natiche sono spinte in avanti sulla sella. PerciÃ² il peso del busto grava sulle prime vertebre dorsali, le piÃ¹ idonee a riceverlo.

I polpacci sono applicati ai quartieri e la gamba conserva la sua posizione regolare. Non vengono mandati avanti i piedi, nell'errata convinzione che impediscano al corpo di scivolare in avanti.

Il collo (la bocca) del cavallo Ã¨ lasciato disteso. La mano non Ã¨ un freno. Il bilanciere del cavallo puÃ² giocare secondo il suo istinto.

La fotografia Ã¨ un'ulteriore conferma che Caprilli era un cavaliere straordinario. Si tenga anche conto della sua etÃ : 36 anni.

Shot at 2007-07-09