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Inviato: Mar Mag 18, 2010 14:19 Oggetto: Castrato male o cosa???
Monto a cavallo da soli 5 anni e l'anno scorso dopo anni 3 anni di scuola e 2 di mezze fida mi sono fatta convincere dal mio istruttore ad acquistare un cavallo tutto mio. Credevo di essere sufficientemente pronta ma non credo di aver fatto la scelta giusta per due motivi, il primo è che quando l'ho preso il mio cavallo aveva solo 6 anni e mezzo (ero stata avvisata del rischio con i cavalli giovani ma ho dato retta all'istinto invece che alla ragione) e l'altro, scoperto a mie spese, che ha un carattere molto forte e quindi nel complesso mi risulta difficile da gestire.
Non è un cavallo cattivo, anzi è molto affettuoso e nel lavoro è disponibilissimo. Il problema è che ha dei veri raptus di follia, specialmente se vede dei stalloni al che comincia a soffiare, mettersi in piedi e calciare (anche mentre magari lo stai conducendo a mano) oppure quando vede cavalli in lontananza o che si agitano. Abbiamo provato sia con le buone che con le cattive ma il risultato non cambia, anzi in quei momenti se lo aggredisci diventa peggio.
Tutti mi dicono di darlo via che così rischio solo di perdere la passione o peggio di farmi male sul serio ma io mi sono affezionata e vorrei poter imparare a capirlo e soprattutto a saperlo prendere.
Secondo voi è stato castrato male? E in ogni caso cosa posso fare?
Per sapere se è stato castrato male dovresti fargli fare una bella visita dal veterinario (con l'ecografia).
Se è stato castrato bene, probabilmente è solo un problema di "maleducazione".
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Inviato: Gio Mag 20, 2010 10:05 Oggetto:
Ho provato a chiederlo a due veterinari se potesse essere quello il problema e se potessero fargli una ecografia, mi hanno risposto entrambi che non è necessario, che sicuramente è solo un problema caratteriale dovuto anche alla giovane età .
Di certo non mi sono stati di aiuto.
Purtroppo quel che mi servirebbe capire è ciò che dovrei fare io in quei momenti per evitare di innervosirlo ancor di più e soprattutto per evitare di farmi male o di far male a chi è nei paragi.
Ieri ho cominciato ad utilizzare la capezza con la catenella, spero di avere qualche risultato positivo.
Credo che non ci siano ricette pronte... se lui ha un carattere forte tu sicuramente devi essere una che ha polso nel gestirlo.
Non devi essere una che si spaventa facilmente.
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Inviato: Gio Mag 20, 2010 14:32 Oggetto:
Grazie della fiducia!!!
Generalmente cerco di esserlo e se la sua tiritera dura poco me la cavo, il problema è che con gli stalloni diventa proprio pazzo, gira la testa dall'altra parte e mi dà le spallate rischiando di schiacciarmi...devo dire che a quel punto mi blocco e non riesco a fargli fronte. Il mio istruttore quando gli fa così lo strattona di più e gli va contro e continua a farlo anche se lui si impenna e rampa, magari li vedi correre per una decina di minuti per tutto il maneggio come in una lotta fra titani, alla fine però fortunatamente vince il mio istruttore. E' davvero un testardo! Stessa cosa quando lo monto, quando gli prende che deve far casino è davvero dura per me tenermi. Ti racconto solo un piccolo episodio: un giorno c'erano le gare al mio circolo ed io non vi partecipavo, così insieme ad altri amici abbiamo deciso di montare nell'unico campo disponibile che era rimasto (si trova tra la scuderia, il tondino e il campo gara, poco distanti l'uno dall'altro). Salgo vicino alla scuderia e mi avvio verso il campo, ovviamente era agitato già solo per il caos che c'era. All'interno del campo c'erano i miei amici (cavalli che conosce benissimo) e un intruso che aveva deciso di approfittare per saltare lì in comodità e non in campo prova. Eravamo quasi arrivati all'ingresso del campo, quando questo tizio fa un salto che era nella nostra direzione. Beh, il panico! Abbassa il sedere e comincia a camminare veloce indietro, al che gli dò gambe per rimandarlo avanti, risultato? Comincia a girare in circolo su se stesso e alla fine si mette dritto a candela, si riabbassa e quando si stava per risollevare (avevo esaurito tutti i consigli del mio istruttore e soprattutto tutta la dose di coraggio che potevo avere) mi sono lanciata giù. Fortuna ha voluto che sono riuscita a tenere le redini e che non mi è scappato in mezzo a tutta quella gente. L'ho dovuto dare in mano ad un II grado che ci ha litigato un altro po' per farlo calmare.
Insomma, sono consapevole che il mio livello di preparazione è lontanamente sufficiente per gestirlo, però anche se mi ci vorranno anni vorrei provarci. Quindi se qualcuno ha dei consigli da darmi, oltre alla pazienza e alla calma, sono bene accetti.
Non è mancanza di fiducia... è che so benissimo cosa significa avere un cavallo del genere.
Ti faccio un esempio: il mio è uno stallone di 8 anni. Succedeva a volte che quando lo legavo a una staccionata o simili se in quel momento vedeva un cavallo nel recinto di fronte si girava con tutto il corpo ignorando la mia presenza e rischiando di pestarmi un piede o di spatasciarmi contro il muro / steccato... Ebbene non ci sono molte alernative... la prima volta sono stato preso alla sprovvista e mi sono scansato rapidamente... dalla seconda in poi, mi piantavo ben bene deciso a far valere i mie 75 chili contro i suoi 400. se mi schiacciava contro il muro appoggiavo la spalla al muro e il gomito opposto contro le sue costole. e più mi ignorava e più reagivo....
Ha smesso di ignorarmi te lo assicuro. ma bisogna essere decisi.
Con cavalli così ci vuole una persona convinta e che vuole farsi rispettare.
Direi che i fronti su cui devi lavorare sono 2:
1) Tue Azioni proporzionate alle sue in caso di "emergenza". Quindi sague freddo, competenza(devi sapere quello che fai non devi reagire a caso) e decisione.
ti riporto una frase di gigia in un' altra discussione che però calza a pennello:
Gigia ha scritto:
tu non perdere la calma, sii sereno ma determinato e coerente e mi raccomando, prima di farti lisciare come una piadina romagnola, se esagera non aver paura di toccarlo un po più duramente......non farti fuorviare da quelli che ti dicono che poi il cavallo se gli arriva una pacca perde la fiducia o chissà che....
una patta, anzi, pattoni tra di loro se li tirano...caso mai penserà che sei uno da rispettare perchè non tolleri certi atteggiamenti.
ognuno deve imparare a stare al suo posto, io sono un uomo tu un cavallo con evidente disparità di proporzioni quindi......
2)Devi puntare sulla relazione: più il vostro rapporto migliora più lui ti ascolta anche in casi più "estremi".
Non te lo dico come uno "arrivato" che sa già tutto... ci sto lavorando anche io col mio... ma credo sia una grande verità . Devi conquistarti la sua fiducia... e il resto migliora di conseguenza...
pechè non usi una semplice capezza di corda ?
Secondo me è molto meglio.
Il cavallo comunque non riesce ad opporsi in caso di "ribellione" senza ricorrere a catene o cose simili. Ha l'indubbio vantaggio che è "cattiva" solo quando il cavallo ci spinge contro. quando invece si rilassa non si accorge neanche di averla.
Se non hai voglia di comprartela perchè te le fanno pagare come oro puoi sempre andare a casavi.va a comprare della corda per costruirtela.
con 5-6 euro ti compri 7-8 metri di corda da 5 - 6 mm e ti fai una bella capezza. All'inizio non è semplicissimo ma poi basta prenderci la mano....
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Inviato: Ven Mag 21, 2010 11:20 Oggetto:
Me ne ha parlato proprio l'altro giorno il mio nuovo maniscalco, anche lui è della tua stessa opinione e me la sta facendo preparare lui (spero non mi costi un occhio della testa!!!).
Nel frattempo preferisco usare questa capezza, piuttosto che la testiera o come vorrebbe il mio istruttore il chifney+capezza.
Purtroppo nel mio circolo il "naturale" non è ben visto, per loro sono tutte caz...., quindi capire e fare il giusto per il mio cavallo non mi è sempre facile.
Purtroppo nel mio circolo il "naturale" non è ben visto, per loro sono tutte caz...., quindi capire e fare il giusto per il mio cavallo non mi è sempre facile.
Anche al mio maneggio sono il solo che utilizza(o almeno ci prova) un'approccio naturale. Non è facile portare avanti le proprie idee in un ambiente "ostile"... ma alla fine paga... Tieni duro e fregatene delle prese in giro, delle risatine e delle opinioni contrarie... alla fine se avrai costanza i risultati verranno...
Ma nel frattempo informati e leggi moltissimo. Sia su questo forum che vari libri sull' equitazione naturale. E' l'unica strada possibile per i "solitari" che vogliono capirne qualcosa senza qualcuno che ti spiega le cose di persona. Non è la migliore... quindi se c'è qualcuno in carne ed ossa è meglio... ma alla peggio ci si arrangia ...
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Inviato: Ven Mag 21, 2010 12:27 Oggetto:
Di libri e riviste ne leggo tanti, più che altro però ancora mirati alla tecnica....sempre ovviamente nell'interesse del cavallo, capire come fare e cosa fare quando monti per farti capire senza torturarlo o infastidirlo, insomma chiedere e non pretendere nella maniera giusta.
Da quando ho lui però, avendone la piena responsabilità , sono diventata più cosciente dell'essere cavallo e delle sue esigenze e quindi sono sempre più interessata al lato etologico.
Il problema è che queste associazioni di monta naturale un pò mi spaventano, mi sembrano più che altro macchine per far soldi e quindi onde evitare di rimanerci fregata le evito. Sicuramente sbaglio, però non avendo grande esperienza non riesco a cogliere bene le differenze tra Asvanara, Monty Roberts, Parelli, Natural Horsemanship, TTouch, ecc.
ed anche trovo difficile applicare certi metodi in un circolo sportivo come il mio dove purtroppo mancano oltre i cervelli anche le strutture per cominciare a fare anche solo i primi piccoli passi.
In ogni modo da una parte bisognerà pur cominciare, tu sai consigliarmi qualche lettura interessante sul comportamento del cavallo?
Di libri e riviste ne leggo tanti, più che altro però ancora mirati alla tecnica....sempre ovviamente nell'interesse del cavallo, capire come fare e cosa fare quando monti per farti capire senza torturarlo o infastidirlo, insomma chiedere e non pretendere nella maniera giusta.
qui sono curioso io. Dammi qualche titolo di ciò che hai letto
Ippocrene ha scritto:
Il problema è che queste associazioni di monta naturale un pò mi spaventano, mi sembrano più che altro macchine per far soldi e quindi onde evitare di rimanerci fregata le evito. Sicuramente sbaglio, però non avendo grande esperienza non riesco a cogliere bene le differenze tra Asvanara, Monty Roberts, Parelli, Natural Horsemanship, TTouch, ecc.
Dunque: qui il discorso non è banale.
Innanzitutto diffida tantissimo di chi ti vende una verità unica e intoccabile...
Sicuramente le realtà che hai citato sono diventate in molti casi delle macchine per far soldi, in questo sono daccordo con te.(basta vedere quanto costa un corso asvanara o una capezza parelli)
Ciò non toglie però che i principi di partenza con cui hanno fondato il loro metodo siano validi tutt'ora.
In generale quindi ti conviene comunque leggere ciò che hanno da dire o vedere qualche loro dvd poi però devi scremare e tenere ciò che c'è di buono.
Credo che la prima cosa da fare sia distiguere(nei i vari metodi) i principi dalle loro applicazioni pratiche.
Ad esempio: il secondo gioco proposto nel metodo parelli è detto "gioco del porcospino" e consiste in sintesi nell' applicazione di una pressione crescente sul copo del cavallo in modo da far si che lui si sposti dalla pressione. La ripetizione di questo gioco porta il cavallo a spostarsi al primo accenno di pressione.
Ciò che sta dietro questo gioco è il principio secondo cui il cavallo si muove sciolto seguendo delle "pressioni leggere". Ed è un principio vecchio di secoli e comune a tutte le scuole di equitazione dalla normale alla naturale.
L'applicazione di questo principio in 4 fasi crescenti è invece una caratteristica del metodo parelli. Magari un' altro metodo utilizza pressioni costanti o altre varianti ancora.
Insomma è buona cosa informarsi sui vari metodi sapendo separare il principio dalla sua applicazione pratica in modo da poter confrontare più metodi e vederne principi comuni e applicazioni diverse. Poi tu ti farai la tua personale opinione in merito. e con l'esperienza che nessun libro ti da potrai capire quale principio ti serve applicare per ciò che vuoi fare e qual' è il modo migliore di applicare il principiio sul cavallo che hai davanti.
Per concludere su questo punto. E' ovvio che qualche soldo per libri e dvd dovrai spenderlo ma potrai farti un' idea precisa dei vari metodi senza paura di finirci intrappolata dentro... I libri non hanno mai ucciso nessuno.
Ippocrene ha scritto:
ed anche trovo difficile applicare certi metodi in un circolo sportivo come il mio dove purtroppo mancano oltre i cervelli anche le strutture per cominciare a fare anche solo i primi piccoli passi.
In ogni modo da una parte bisognerà pur cominciare, tu sai consigliarmi qualche lettura interessante sul comportamento del cavallo?
Per iniziare ti servono 3 cose:
1)uno spazio dove poter interagire col tuo cavallo liberamente, un piccolo recinto, un paddoc, un prato, insomma un luogo dove fisicamente passare del tempo insieme da terra.
2)del tempo: non puoi pensare di instaurare una relazione dedicandoci solo pochi minuti a fine allenamento
3) attrezzatura corretta: ti sembrerà strano ma basta cambiare una corda e una capezza per avere delle risposte diverse dal cavallo
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Nei giorni scorsi è stata effettuata la migrazione su nuovi server, più veloci e performanti.
Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.
come in una lotta fra titani, alla fine però fortunatamente vince il mio istruttore. E' davvero un testardo! Stessa cosa quando lo monto, quando gli prende che deve far casino è davvero dura per me tenermi. Ti racconto solo un piccolo episodio: un giorno c'erano le gare al mio circolo ed io non vi partecipavo, così insieme ad altri amici abbiamo deciso di montare nell'unico campo disponibile che era rimasto (si trova tra la scuderia, il tondino e il campo gara, poco distanti l'uno dall'altro). Salgo vicino alla scuderia e mi avvio verso il campo, ovviamente era agitato già solo per il caos che c'era. All'interno del campo c'erano i miei amici (cavalli che conosce benissimo) e un intruso che aveva deciso di approfittare per saltare lì in comodità e non in campo prova. Eravamo quasi arrivati all'ingresso del campo, quando questo tizio fa un salto che era nella nostra direzione. Beh, il panico! Abbassa il sedere e comincia a camminare veloce indietro, al che gli dò gambe per rimandarlo avanti, risultato? Comincia a girare in circolo su se stesso e alla fine si mette dritto a candela, si riabbassa e quando si stava per risollevare (avevo esaurito tutti i consigli del mio istruttore e soprattutto tutta la dose di coraggio che potevo avere) mi sono lanciata giù. Fortuna ha voluto che sono riuscita a tenere le redini e che non mi è scappato in mezzo a tutta quella gente. L'ho dovuto dare in mano ad un II grado che ci ha litigato un altro po' per farlo calmare.
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