Nooooo, che peccato.
Della cioccolata calda? La concedi a noi poveri ignorantissimi brevetti che non ci reggiamo in sella?
No perchè se vuoi, io faccio anche cross, salto ostacoli naturali in montagna... magari guadagno punti e un incontro in pasticceria lo elemosino così
Registrato: 28/11/05 10:04 Messaggi: 274 Località: itinerante tra Pisa e Milano...
Inviato: Ven Dic 17, 2010 16:19 Oggetto:
Dal basso della mia inesperienza sul salto - in gara avrò fatto solo due o tre b80, ho sempre lavorato prevalentemente in piano - i cavalli che ho montato ostacoli del genere non li vedevano nemmeno.
La difficoltà per me nella prima gara era ricordare il percorso. La cavalla che avevo in fida con cui ho fatto la prima b80 era molto generosa e saltava tutto, quindi non ero preoccupata degli ostacoli, quando del "disegno".
E non era una cavalla con chissà che genealogia o addestramento, eh. Era una maremmana migliorata di 13 anni, recuperata dal prato dopo più di due anni di nullafacenza completa, rimessa in lavoro con santa pazienza in 8 mesi di mezzafida nonostante qualche acciacco fisico, quando avevo poco più di due anni di esperienza.
Per me è pura follia mettere sui salti gente con 6 mesi di esperienza e che magari fa una-due lezioni a settimana. L’equitazione NON è uno sport come un altro. E ci vogliono anni prima di acquisire stabilità , indipendenza degli aiuti, leggerezza…
Mettere le b90 mi sembra una cosa abbastanza inutile, ma se il sistema non prepara adeguatamente gli allievi, posso capire a pieno che il principiante sia felice.
Se fosse obbligatorio fare almeno 2 anni solo di lavoro in piano prima di poter saltare, probabilmente non avrebbero nemmeno pensato ad inserirla...
Registrato: 28/11/05 10:04 Messaggi: 274 Località: itinerante tra Pisa e Milano...
Inviato: Ven Dic 17, 2010 16:30 Oggetto:
Dimenticavo: non con chissà quale frequenza, ma a casa ogni tanto capitava di fare percorsini più alti degli 80cm - magari 1m, 1.1m e salti singoli da 1.15-1.20.
Sono pienamente d'accordo con quello che dici Oleron.
Sono pienamente d'accordo che il più spesso delle volte tanti allievi vengono mandati allo sbaragli, con poca cura... di tutto, di tutto il lavoro equestre che ci sta dietro.
Tante delle persone che vanno in gara nei livelli bassi e medi,
Io ho parlato, in parte, da un punto di vista dettato dalla mia psicologia: essendo molto emotiva (e non credendo di essere l'unica) ritengo che un "aiuto" nel passaggio di categoria possa essere utile.
E per molto emotiva intendo che fino a qualche anno fa non poteva vedermi saltare mio padre senza che cadessi (grazie al cielo l'ho superato, e a lui non interessa assolutamente vedermi a cavallo, e questo smeplifica le cose ).
Benchè abbia saltato più alto, io ricordo di essere entrata nella mia prima b80 un po'... come dire... terrorizzata?
E non perchè non sapessi gestire il cavallo che avevo sotto, però è panico e, benchè si potesse tranquillamente fare la 100 mi son rifiutata, immaginandomi non so che mostri potesserò uscire dalla siepe (e solo per il fatto che eravamo in gara, non perchè non ci fosse la preparazione).
E' un gradino che a mio parere rassicura psicologicamente, tutto qui
Sono pienamente d'accordo che il più spesso delle volte tanti allievi vengono mandati allo sbaragli, con poca cura... di tutto, di tutto il lavoro equestre che ci sta dietro.
Tante delle persone che vanno in gara nei livelli bassi e medi,
Ho lasciato la frase a metÃ
Dicevo, tante delle persone che vanno in gara nei livelli bassi e medi, se messe con il cavallo in un campo fuori ... bho, forse non tornano.
Con fuori non intendo di andare in fila indiana a fare la passeggiatina, ma di mettersi in un campo e lavorare, allungare l'andatura, lavorare in distensione, diritture, circoli, controflessioni, spalla in dentro, cessione della groppa in circolo...
Non dico che chi lo fa è il re dell'equitazione. Ma solo che riuscire a farlo bene significa davvero aver imparato qualcosa sulla gestione del cavallo.
Sarebbe utile in quanto ci sarebbero meno persone terrorizzate o scandalizzate perchè il cavallo "accellerail galoppo" o "ha fatto una sgroppata" nel coperto
Registrato: 07/06/07 14:16 Messaggi: 1549 Località: Firenze
Inviato: Ven Dic 17, 2010 21:14 Oggetto:
Ho letto e mi ha trovato subito d'accordo :
Citazione:
le 90 invece a me fanno piacere. tra fare un'80 fatta di salti singoli di altezza ridicola e una 100 dove c'è la gabbia e il percorso magari è più stretto, meglio avere un passaggio intermedio magari... inoltre le 90 sono a fasi consecutive spesso, quindi impari anche a cominciare a fare un percorso non solo per fare netto ma per piazzarti col tempo...
epoi le categorie non sono obbligatorie, non è che per fare l'80 devi aver fatto le 60 o per fare una 100 devi aver fatto le 90..
Dal basso della mia inesperienza sul salto - in gara avrò fatto solo due o tre b80, ho sempre lavorato prevalentemente in piano - i cavalli che ho montato ostacoli del genere non li vedevano nemmeno.
La difficoltà per me nella prima gara era ricordare il percorso. La cavalla che avevo in fida con cui ho fatto la prima b80 era molto generosa e saltava tutto, quindi non ero preoccupata degli ostacoli, quando del "disegno".
E non era una cavalla con chissà che genealogia o addestramento, eh. Era una maremmana migliorata di 13 anni, recuperata dal prato dopo più di due anni di nullafacenza completa, rimessa in lavoro con santa pazienza in 8 mesi di mezzafida nonostante qualche acciacco fisico, quando avevo poco più di due anni di esperienza.
Per me è pura follia mettere sui salti gente con 6 mesi di esperienza e che magari fa una-due lezioni a settimana. L’equitazione NON è uno sport come un altro. E ci vogliono anni prima di acquisire stabilità , indipendenza degli aiuti, leggerezza…
Mettere le b90 mi sembra una cosa abbastanza inutile, ma se il sistema non prepara adeguatamente gli allievi, posso capire a pieno che il principiante sia felice.
Se fosse obbligatorio fare almeno 2 anni solo di lavoro in piano prima di poter saltare, probabilmente non avrebbero nemmeno pensato ad inserirla...
perdomami se ti contraddico: la difficoltà non è nè il salto in sè e per sè, nè il disegno del percorso. La difficoltà è capire l'andatura del cavallo, mantenergli l'equilibrio costantemente per tutto il percorso. Se il cavallo è leggero, avanzerà , troverà una buona distanza, alzerà gli anteriori e passerà oltre, se è caricato sulle spalle o si ferma o fà barriera.
La difficoltà di un percorso non è corrispondente ai centimetri, ma CAPIRE L'EQUILIBRIO E L'ANDATURA, se l'hai capita, saltare 80 o 90 0 120 è quasi uguale.
Il lavoro a casa non dev'essere necessariamente in piano nè sugli ostacoli, dev'essere volto a sentire il cavallo. Devi avere un istruttore che sappia queste cose (non tutti sono in grado) che abbia le capacità e la voglia di trasmettertele, non solo di portarti fuori a fare una gara, magari alzando anche il livello per farti credere che sei bravo e venderti un cavallo.
Ciao, fate pace che è Natale.
Dal basso della mia inesperienza sul salto - in gara avrò fatto solo due o tre b80, ho sempre lavorato prevalentemente in piano - i cavalli che ho montato ostacoli del genere non li vedevano nemmeno.
La difficoltà per me nella prima gara era ricordare il percorso. La cavalla che avevo in fida con cui ho fatto la prima b80 era molto generosa e saltava tutto, quindi non ero preoccupata degli ostacoli, quando del "disegno".
E non era una cavalla con chissà che genealogia o addestramento, eh. Era una maremmana migliorata di 13 anni, recuperata dal prato dopo più di due anni di nullafacenza completa, rimessa in lavoro con santa pazienza in 8 mesi di mezzafida nonostante qualche acciacco fisico, quando avevo poco più di due anni di esperienza.
Per me è pura follia mettere sui salti gente con 6 mesi di esperienza e che magari fa una-due lezioni a settimana. L’equitazione NON è uno sport come un altro. E ci vogliono anni prima di acquisire stabilità , indipendenza degli aiuti, leggerezza…
Mettere le b90 mi sembra una cosa abbastanza inutile, ma se il sistema non prepara adeguatamente gli allievi, posso capire a pieno che il principiante sia felice.
Se fosse obbligatorio fare almeno 2 anni solo di lavoro in piano prima di poter saltare, probabilmente non avrebbero nemmeno pensato ad inserirla...
perdomami se ti contraddico: la difficoltà non è nè il salto in sè e per sè, nè il disegno del percorso. La difficoltà è capire l'andatura del cavallo, mantenergli l'equilibrio costantemente per tutto il percorso. Se il cavallo è leggero, avanzerà , troverà una buona distanza, alzerà gli anteriori e passerà oltre, se è caricato sulle spalle o si ferma o fà barriera.
La difficoltà di un percorso non è corrispondente ai centimetri, ma CAPIRE L'EQUILIBRIO E L'ANDATURA, se l'hai capita, saltare 80 o 90 0 120 è quasi uguale.
Il lavoro a casa non dev'essere necessariamente in piano nè sugli ostacoli, dev'essere volto a sentire il cavallo. Devi avere un istruttore che sappia queste cose (non tutti sono in grado) che abbia le capacità e la voglia di trasmettertele, non solo di portarti fuori a fare una gara, magari alzando anche il livello per farti credere che sei bravo e venderti un cavallo.
Ciao, fate pace che è Natale.
Dal basso della mia inesperienza sul salto - in gara avrò fatto solo due o tre b80, ho sempre lavorato prevalentemente in piano - i cavalli che ho montato ostacoli del genere non li vedevano nemmeno.
La difficoltà per me nella prima gara era ricordare il percorso. La cavalla che avevo in fida con cui ho fatto la prima b80 era molto generosa e saltava tutto, quindi non ero preoccupata degli ostacoli, quando del "disegno".
E non era una cavalla con chissà che genealogia o addestramento, eh. Era una maremmana migliorata di 13 anni, recuperata dal prato dopo più di due anni di nullafacenza completa, rimessa in lavoro con santa pazienza in 8 mesi di mezzafida nonostante qualche acciacco fisico, quando avevo poco più di due anni di esperienza.
Per me è pura follia mettere sui salti gente con 6 mesi di esperienza e che magari fa una-due lezioni a settimana. L’equitazione NON è uno sport come un altro. E ci vogliono anni prima di acquisire stabilità , indipendenza degli aiuti, leggerezza…
Mettere le b90 mi sembra una cosa abbastanza inutile, ma se il sistema non prepara adeguatamente gli allievi, posso capire a pieno che il principiante sia felice.
Se fosse obbligatorio fare almeno 2 anni solo di lavoro in piano prima di poter saltare, probabilmente non avrebbero nemmeno pensato ad inserirla...
perdomami se ti contraddico: la difficoltà non è nè il salto in sè e per sè, nè il disegno del percorso. La difficoltà è capire l'andatura del cavallo, mantenergli l'equilibrio costantemente per tutto il percorso. Se il cavallo è leggero, avanzerà , troverà una buona distanza, alzerà gli anteriori e passerà oltre, se è caricato sulle spalle o si ferma o fà barriera.
La difficoltà di un percorso non è corrispondente ai centimetri, ma CAPIRE L'EQUILIBRIO E L'ANDATURA, se l'hai capita, saltare 80 o 90 0 120 è quasi uguale.
Il lavoro a casa non dev'essere necessariamente in piano nè sugli ostacoli, dev'essere volto a sentire il cavallo. Devi avere un istruttore che sappia queste cose (non tutti sono in grado) che abbia le capacità e la voglia di trasmettertele, non solo di portarti fuori a fare una gara, magari alzando anche il livello per farti credere che sei bravo e venderti un cavallo.
Ciao, fate pace che è Natale.
Dal basso della mia inesperienza sul salto - in gara avrò fatto solo due o tre b80, ho sempre lavorato prevalentemente in piano - i cavalli che ho montato ostacoli del genere non li vedevano nemmeno.
La difficoltà per me nella prima gara era ricordare il percorso. La cavalla che avevo in fida con cui ho fatto la prima b80 era molto generosa e saltava tutto, quindi non ero preoccupata degli ostacoli, quando del "disegno".
E non era una cavalla con chissà che genealogia o addestramento, eh. Era una maremmana migliorata di 13 anni, recuperata dal prato dopo più di due anni di nullafacenza completa, rimessa in lavoro con santa pazienza in 8 mesi di mezzafida nonostante qualche acciacco fisico, quando avevo poco più di due anni di esperienza.
Per me è pura follia mettere sui salti gente con 6 mesi di esperienza e che magari fa una-due lezioni a settimana. L’equitazione NON è uno sport come un altro. E ci vogliono anni prima di acquisire stabilità , indipendenza degli aiuti, leggerezza…
Mettere le b90 mi sembra una cosa abbastanza inutile, ma se il sistema non prepara adeguatamente gli allievi, posso capire a pieno che il principiante sia felice.
Se fosse obbligatorio fare almeno 2 anni solo di lavoro in piano prima di poter saltare, probabilmente non avrebbero nemmeno pensato ad inserirla...
perdomami se ti contraddico: la difficoltà non è nè il salto in sè e per sè, nè il disegno del percorso. La difficoltà è capire l'andatura del cavallo, mantenergli l'equilibrio costantemente per tutto il percorso. Se il cavallo è leggero, avanzerà , troverà una buona distanza, alzerà gli anteriori e passerà oltre, se è caricato sulle spalle o si ferma o fà barriera.
La difficoltà di un percorso non è corrispondente ai centimetri, ma CAPIRE L'EQUILIBRIO E L'ANDATURA, se l'hai capita, saltare 80 o 90 0 120 è quasi uguale.
Il lavoro a casa non dev'essere necessariamente in piano nè sugli ostacoli, dev'essere volto a sentire il cavallo. Devi avere un istruttore che sappia queste cose (non tutti sono in grado) che abbia le capacità e la voglia di trasmettertele, non solo di portarti fuori a fare una gara, magari alzando anche il livello per farti credere che sei bravo e venderti un cavallo.
Ciao, fate pace che è Natale.
state dicendo a stessa cosa...
Credo tu non abbia capito: il disegno di un percorso, a mio modesto parere signidica ricordare la consecutività dei salti, io parlavo di equilibrio.....due cose decisamente diverse...
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.