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Redditometro
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Aldo.71
Cavallo


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MessaggioInviato: Gio Ott 28, 2010 00:45    Oggetto: Rispondi citando

Monty, credo ci sia un equivoco...quando ho scritto c'è confusione, mi riferivo in generale alle 5 pagine, non al tuo intervento.

Cavalli da corsa o equitazione, è un bel modo di dire tutti i cavalli, che non siano allevati per farci bistecche...ovviamente vengono omessi i cavalli "senza documenti", che non sono registrati all'anagrafe equina insomma, cosa che per altro comporta delle sanzioni mi pare.

Per un reditto medio è incongruente? probabile, non necessariamente, dipende dall'insieme, comunque per avere un riferimento, stimano quasi 5000 euro per mantenerlo in proprio, che salgono a 8000 a pensione, per cavalli da equitazione, tralasciamo i cavalli da corsa che quasi raddoppiano, fate conto che l'accertamento scatta con una discrepanza oltre il 20%.

Si dimostra documenti alla mano che le cose stanno diversamente, è un ottimo consiglio, è sempre meglio essere in grado di dimostrare le spese reali, quello che però intendo dire è che la cosa non è un obbligo, l'ho scritto per non creare allarmismi se uno non ha conservato nulla, non era tenuto a farlo ed anche qui ci sono dei però, l'onere della prova in questo caso, prova poco, perchè all'ufficio delle entrate posso sempre rispondervi che state presentanto ricevute e scontrini solo per la metà delle spese reali e procedere comunque con un accertamento.

Quello che era mia intenzione chiarire è che non danno multe a chi ha un cavallo e lo mantiene senza spendere molto, danno multe a chi evade il fisco, in altre parole, chi non commette nulla di illecito può dormire sonni tranquilli, se devono controllare...che lo facciano.
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Aldo.71
Cavallo


Registrato: 19/10/10 00:15
Messaggi: 16

MessaggioInviato: Gio Ott 28, 2010 00:47    Oggetto: Rispondi citando

Monty, credo ci sia un equivoco...quando ho scritto c'è confusione, mi riferivo in generale alle 5 pagine, non al tuo intervento.

Cavalli da corsa o equitazione, è un bel modo di dire tutti i cavalli, che non siano allevati per farci bistecche...ovviamente vengono omessi i cavalli "senza documenti", che non sono registrati all'anagrafe equina insomma, cosa che per altro comporta delle sanzioni mi pare.

Per un reditto medio è incongruente? probabile, non necessariamente, dipende dall'insieme, comunque per avere un riferimento, stimano quasi 5000 euro per mantenerlo in proprio, che salgono a 8000 a pensione, per cavalli da equitazione, tralasciamo i cavalli da corsa che quasi raddoppiano, fate conto che l'accertamento scatta con una discrepanza oltre il 20%.

Si dimostra documenti alla mano che le cose stanno diversamente, è un ottimo consiglio, è sempre meglio essere in grado di dimostrare le spese reali, quello che però intendo dire è che la cosa non è un obbligo, l'ho scritto per non creare allarmismi se uno non ha conservato nulla, non era tenuto a farlo ed anche qui ci sono dei però, l'onere della prova in questo caso, prova poco, perchè all'ufficio delle entrate posso sempre rispondervi che state presentanto ricevute e scontrini solo per la metà delle spese reali e procedere comunque con un accertamento.

Quello che era mia intenzione chiarire è che non danno multe a chi ha un cavallo e lo mantiene senza spendere molto, danno multe a chi evade il fisco, in altre parole, chi non commette nulla di illecito può dormire sonni tranquilli, se devono controllare...che lo facciano.
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carodubbio
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MessaggioInviato: Gio Ott 28, 2010 12:56    Oggetto: Rispondi citando

Soltanto per la finanza il mio he considerato un cavallo da corsa. Invece IO sono propietario di un PSI pagato 1.500,00 . Al cavallo do 5kg avena x 30 giorni = 150 kg = 45 euro al mese. 1 balla di fieno 2 giorni sono 15 balle al mese x 3 euro=45 euro. 2 kg orzo fioccato al giorno 60 kg al mese = 50 euro. Truciolo 10 pacchi al mese x8 euro = 80 euro. Acqua niente ho il pozzo enel al massimo 150 euro all'anno. SONO 220 X 12 =2640. Vaccino 20 euro,coggins 16 euro,1 visita veterinario 50 euro, diagnosi bronchite 150 euro medicine. 1 Visita veterinario x articolazioni 180 euro infiltrato 3 articolazioni.Cavallo lavorato per 6 mesi scalzo nei restanti 6 mesi 5 ferrature x una spesa di 250 euro. Dimentico 90 euro di sverminanti x un anno SONO 3546 al mese 295 euro. Dopo le corse 1 a Corridonia , 50 euro trasporto- fantino + isrcizzioni+box= 150 , sono 200 euro. Vado a Roma 250 trasporto+ box iscrizzioni altri 50 euro , spendo 300 euro la monta non la pago perche corro in G.R. monto IO. Vado x 2 volte in un anno sono 600 euro . Totale x 3 corse in un anno 800 + assicurazione per montare tutto l'anno valida anche per montare in corsa 350 euro = 1050 euro . Alla fine di questo anno ho speso 4600 euro, quindi per questa enorme spesa che sostengo per la FINANZA secondo loro sono un EVASORE fiscale perche un cavallo da corsa costa piu di 1000 euro al mese
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DayDay
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MessaggioInviato: Gio Ott 28, 2010 13:50    Oggetto: Rispondi citando

Ma scusate, parlate di cavalli da corsa, e io mi metto in mezzo in quanto ho recuperato un cavallo ex galoppatore...ma bisognerà pur dimostrare che questo cavallo corre in pista, oppure no, un psi è un galoppatore, punto e basta?
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Rallyman
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MessaggioInviato: Ven Ott 29, 2010 11:46    Oggetto: Rispondi citando

Se ho ben capito quindi rientrano nel redditometro SOLO i cavalli che partecipano a gare o concorsi?

Quindi se uno ha un cavallo a casa e lo usa per passeggiate (o anche se non lo usa affatto come ad esempio nel caso di un cavallo vecchio), che ha il solo passaporto APA, non rientra nel redditometro?
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carodubbio
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MessaggioInviato: Ven Ott 29, 2010 13:00    Oggetto: Rispondi citando

La fifa viene a tutti quando si parla di fisco smil1 smil1 smil1 smil1
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Rallyman
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MessaggioInviato: Ven Ott 29, 2010 15:02    Oggetto: Rispondi citando

Non viene nessuna fifa, figuriamoci! E' solo che è bene sapere di preciso come stanno le cose...

La fifa è meglio che ce l'abbiano quelli che legiferano, perchè avanti così, il popolo non tarderà molto ad insorgere... Cool
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Lau73
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MessaggioInviato: Ven Ott 29, 2010 15:55    Oggetto: Rispondi citando

io ho trovato questo: non so se e' gia' stato postato:
Di Avv. Virginia Polidori
...
E’ oramai da qualche tempo che serpeggia, fra gli appassionati di cavalli, e a maggiore ragione tra i proprietari di questo meraviglioso animale, una subdola domanda: “ma cosa dovremo fare con il nuovo redditometro? Che…ci tocca di pagare anche per fare una passeggiata?”

I dubbi sono legittimi: svolgendo una opera di recupero normativo, ho reperito l’allegato 1 al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate datato 17/05/2005, n° 18189, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 06/06/2005, n° 129.
L’allegato individua fra gli indici presuntivi di reddito “i cavalli”; all’art. 1 di codesto provvedimento specifica che “ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, gli indici ed i coefficienti presuntivi di reddito o di maggior reddito in relazione agli elementi indicativi di capacita' contributiva (c.d. «redditometro»), verranno valutati con riferimento alla disponibilita' dei beni e dei servizi descritti nella tabella allegata al decreto medesimo.”
Scorrendo l’elenco dei beni, al numero 8 troviamo i nostri amici nitrenti:

8.Cavalli da corsa o da equitazione.

8.1- Cavalli mantenuti in proprio:

Importo Coefficiente
Cavalli da corsa Euro 6.618,91 7
Cavalli da equitazione Euro 4.412,61 6

8.2 – Cavalli a pensione

Importo Coefficiente
Cavalli da corsa Euro 13.237,82 7
Cavalli da equitazione Euro 7.354,35 6

Il redditometro considera il cavallo, al pari di uno yacht, fra gli "elementi denotanti una capacità contributiva significativamente superiore a quella espressa dai detti redditi dichiarati”. Questo vale, indifferentemente, per i cavalli mantenuti in proprio e per quelli in pensione, e senza tenere in nessuna considerazione la differenza fra il cavallo da reddito e il cavallo che svolge una funzione socialmente rilevante quando è d’affezione o da riabilitazione (ippoterapia). Spesso il proprietario possiede cavalli che non fanno gare, non sono destinati alla macellazione, non producono alcun reddito, semmai richiedono assistenza e cure per le quali si rinuncia ad altre spese, mettendo al primo posto il bene del cavallo. Il redditometro cade in errore anche dove considera il mantenimento di un cavallo a fine carriera, malato o solo da diporto, molto più oneroso di quello che in realtà è per chi lo detiene a casa propria e quindi presume un reddito superiore a quello dichiarato.
La giurisprudenza non ha ancora avuto modo di pronunciarsi, ma di certo non sono mancate le critiche, prima fra tutti quella della S.I.V.E. che, alla fine del mese di Settembre 2010, ha inviato una missiva ai Ministri Tremonti e Galan e al Sottosegretario Francesca Martini, parlando di "sconfitta per la tutela degli equidi" e chiedendo che il cavallo sia tolto dagli indicatori nel nuovo redditometro in preparazione all'Agenzia delle Entrate.

I nuovi elementi che entrano nel paniere dei beni sotto controllo dal Fisco
La maggior parte degli elementi preso come riferimento dal fisco sono sempre gli stessi ai quali se ne aggiungono altri talvolta curiosi.
Ai fini della ricostruzione del reddito dovremo prendere per esempio questi principali beni come la le autovetture, autocicli, moto, motorini, e finanche roulotte possedute (specificandone se a benzina o a gasolio, la potenza espressa in cavalli fiscali HP, la data di immatricolazione ed il costo sostenuto ed il periodo di disponibilitĂ  del bene in quanto rileva ai fini della ricostruzione del reddito imponibile su cui pagare le tasse ed eventuali sanzioni).
Possesso di abitazioni specificandone la zona di ubicazione, la disponibilità, se è una casa secondaria dove si soggiorna per andare in vacanza specificandone anche qui se se ne ha la piena disponibilità o si è in affitto o si ha solo un diritto reale come la nuda proprietà.
Poi dovremmo dichiarare eventuali contributi versati alle colf, badanti a tempo pieno o parziale anche collaboratori familiari specificando se sono conviventi o no in modo da quantificare l’esborso minimo richiesto ed il reddito che per il fisco è necessario avere sulla base di stime per avere una donna di servizio o colf o badante.
Poi dovremmo dichiarare se siamo in possesso di imbarcazioni o natanti, barche e barchette specificando se sono a vela o a motore con stazza superiore o inferiore alle 50 tonnellate evidenziando anche qui la disponibilitĂ , la lunghezza e la data di immatricolazione e se sono prese in locazione solo periodi stagionali (inferiore ai tre mesi).
Sotto l’occhio anche le spese sostenute per eventuali assicurazioni morte, salute,ecc specificando l’importo del premio di polizza annuo pagato, ma anche possesso di azioni e movimentazioni finanziarie (in questo caso però servono più a noi che al fisco per poter ricostruire in quanto spesso questi redditi sono già tassati).
Arriviamo anche al possesso di cavalli con le specifiche di cui sopra.
A questo aggiungeremo anche la presenza di frequentazioni di centri benessere, o anche l’iscrizione a circoli sportivi esclusivi, ma anche semplici viaggi turistici.
Entreranno nel redditometro anche le rette scolastiche dei figli al fine della rideterminazione del reddito imponibile.
Insomma tutto!!!
(D.L. 31 maggio 2010, n° 7Cool

La normativa è stata trasfusa nella LEGGE 30 luglio 2010, n. 122 (in Suppl. ordinario n. 174 alla Gazz. Uff., 30 luglio, n. 176). - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 , recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica.
A metà ottobre 2010, il ministro Mancuso, rispondendo ad una interrogazione, fa presente che il Fisco continua a considerare gli animali una fonte di gettito e a penalizzarne il possesso. Infatti, fa rientrare il possesso di un cavallo da corsa e da equitazione fra gli elementi denotanti una capacità contributiva superiore a quella espressa dai redditi dichiarati. Questo vale, indifferentemente, per i cavalli mantenuti in proprio e per quelli in pensione, per quelli bisognosi di cure e sotto osservazione sanitaria, e senza tenere in nessuna considerazione la differenza fra il cavallo da reddito e il cavallo che svolge una funzione socialmente rilevante quando è d'affezione o da riabilitazione (ippoterapia). I proprietari e gli allevatori mantengono i cavalli con redditi assolutamente inferiori a quelli richiesti, contribuendo così al sostegno e allo sviluppo del settore, soprattutto per lo sviluppo delle razze equine autoctone e locali e di tutto l'indotto. Individuare come soggetti di accertamento i proprietari che hanno regolarmente identificato il proprio animale rappresenta, un criterio iniquo che paradossalmente favorisce i proprietari che hanno agito in spregio all'obbligo di identificazione e registrazione nell'anagrafe nazionale equina. Si chiede che vengano assunte iniziative, anche normative, per un azzeramento dei criteri fiscali che sottendono all'attuale redditometro, correggendo l'anacronistica visione secondo cui il possesso responsabile del cavallo è un indicatore di ricchezza.

Avv. Virginia Polidori
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Lau73
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MessaggioInviato: Ven Ott 29, 2010 15:56    Oggetto: Rispondi citando

io ho trovato questo: non so se e' gia' stato postato:
Di Avv. Virginia Polidori
...
E’ oramai da qualche tempo che serpeggia, fra gli appassionati di cavalli, e a maggiore ragione tra i proprietari di questo meraviglioso animale, una subdola domanda: “ma cosa dovremo fare con il nuovo redditometro? Che…ci tocca di pagare anche per fare una passeggiata?”

I dubbi sono legittimi: svolgendo una opera di recupero normativo, ho reperito l’allegato 1 al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate datato 17/05/2005, n° 18189, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 06/06/2005, n° 129.
L’allegato individua fra gli indici presuntivi di reddito “i cavalli”; all’art. 1 di codesto provvedimento specifica che “ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, gli indici ed i coefficienti presuntivi di reddito o di maggior reddito in relazione agli elementi indicativi di capacita' contributiva (c.d. «redditometro»), verranno valutati con riferimento alla disponibilita' dei beni e dei servizi descritti nella tabella allegata al decreto medesimo.”
Scorrendo l’elenco dei beni, al numero 8 troviamo i nostri amici nitrenti:

8.Cavalli da corsa o da equitazione.

8.1- Cavalli mantenuti in proprio:

Importo Coefficiente
Cavalli da corsa Euro 6.618,91 7
Cavalli da equitazione Euro 4.412,61 6

8.2 – Cavalli a pensione

Importo Coefficiente
Cavalli da corsa Euro 13.237,82 7
Cavalli da equitazione Euro 7.354,35 6

Il redditometro considera il cavallo, al pari di uno yacht, fra gli "elementi denotanti una capacità contributiva significativamente superiore a quella espressa dai detti redditi dichiarati”. Questo vale, indifferentemente, per i cavalli mantenuti in proprio e per quelli in pensione, e senza tenere in nessuna considerazione la differenza fra il cavallo da reddito e il cavallo che svolge una funzione socialmente rilevante quando è d’affezione o da riabilitazione (ippoterapia). Spesso il proprietario possiede cavalli che non fanno gare, non sono destinati alla macellazione, non producono alcun reddito, semmai richiedono assistenza e cure per le quali si rinuncia ad altre spese, mettendo al primo posto il bene del cavallo. Il redditometro cade in errore anche dove considera il mantenimento di un cavallo a fine carriera, malato o solo da diporto, molto più oneroso di quello che in realtà è per chi lo detiene a casa propria e quindi presume un reddito superiore a quello dichiarato.
La giurisprudenza non ha ancora avuto modo di pronunciarsi, ma di certo non sono mancate le critiche, prima fra tutti quella della S.I.V.E. che, alla fine del mese di Settembre 2010, ha inviato una missiva ai Ministri Tremonti e Galan e al Sottosegretario Francesca Martini, parlando di "sconfitta per la tutela degli equidi" e chiedendo che il cavallo sia tolto dagli indicatori nel nuovo redditometro in preparazione all'Agenzia delle Entrate.

I nuovi elementi che entrano nel paniere dei beni sotto controllo dal Fisco
La maggior parte degli elementi preso come riferimento dal fisco sono sempre gli stessi ai quali se ne aggiungono altri talvolta curiosi.
Ai fini della ricostruzione del reddito dovremo prendere per esempio questi principali beni come la le autovetture, autocicli, moto, motorini, e finanche roulotte possedute (specificandone se a benzina o a gasolio, la potenza espressa in cavalli fiscali HP, la data di immatricolazione ed il costo sostenuto ed il periodo di disponibilitĂ  del bene in quanto rileva ai fini della ricostruzione del reddito imponibile su cui pagare le tasse ed eventuali sanzioni).
Possesso di abitazioni specificandone la zona di ubicazione, la disponibilità, se è una casa secondaria dove si soggiorna per andare in vacanza specificandone anche qui se se ne ha la piena disponibilità o si è in affitto o si ha solo un diritto reale come la nuda proprietà.
Poi dovremmo dichiarare eventuali contributi versati alle colf, badanti a tempo pieno o parziale anche collaboratori familiari specificando se sono conviventi o no in modo da quantificare l’esborso minimo richiesto ed il reddito che per il fisco è necessario avere sulla base di stime per avere una donna di servizio o colf o badante.
Poi dovremmo dichiarare se siamo in possesso di imbarcazioni o natanti, barche e barchette specificando se sono a vela o a motore con stazza superiore o inferiore alle 50 tonnellate evidenziando anche qui la disponibilitĂ , la lunghezza e la data di immatricolazione e se sono prese in locazione solo periodi stagionali (inferiore ai tre mesi).
Sotto l’occhio anche le spese sostenute per eventuali assicurazioni morte, salute,ecc specificando l’importo del premio di polizza annuo pagato, ma anche possesso di azioni e movimentazioni finanziarie (in questo caso però servono più a noi che al fisco per poter ricostruire in quanto spesso questi redditi sono già tassati).
Arriviamo anche al possesso di cavalli con le specifiche di cui sopra.
A questo aggiungeremo anche la presenza di frequentazioni di centri benessere, o anche l’iscrizione a circoli sportivi esclusivi, ma anche semplici viaggi turistici.
Entreranno nel redditometro anche le rette scolastiche dei figli al fine della rideterminazione del reddito imponibile.
Insomma tutto!!!
(D.L. 31 maggio 2010, n° 7Cool

La normativa è stata trasfusa nella LEGGE 30 luglio 2010, n. 122 (in Suppl. ordinario n. 174 alla Gazz. Uff., 30 luglio, n. 176). - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 , recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica.
A metà ottobre 2010, il ministro Mancuso, rispondendo ad una interrogazione, fa presente che il Fisco continua a considerare gli animali una fonte di gettito e a penalizzarne il possesso. Infatti, fa rientrare il possesso di un cavallo da corsa e da equitazione fra gli elementi denotanti una capacità contributiva superiore a quella espressa dai redditi dichiarati. Questo vale, indifferentemente, per i cavalli mantenuti in proprio e per quelli in pensione, per quelli bisognosi di cure e sotto osservazione sanitaria, e senza tenere in nessuna considerazione la differenza fra il cavallo da reddito e il cavallo che svolge una funzione socialmente rilevante quando è d'affezione o da riabilitazione (ippoterapia). I proprietari e gli allevatori mantengono i cavalli con redditi assolutamente inferiori a quelli richiesti, contribuendo così al sostegno e allo sviluppo del settore, soprattutto per lo sviluppo delle razze equine autoctone e locali e di tutto l'indotto. Individuare come soggetti di accertamento i proprietari che hanno regolarmente identificato il proprio animale rappresenta, un criterio iniquo che paradossalmente favorisce i proprietari che hanno agito in spregio all'obbligo di identificazione e registrazione nell'anagrafe nazionale equina. Si chiede che vengano assunte iniziative, anche normative, per un azzeramento dei criteri fiscali che sottendono all'attuale redditometro, correggendo l'anacronistica visione secondo cui il possesso responsabile del cavallo è un indicatore di ricchezza.

Avv. Virginia Polidori
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Monty
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MessaggioInviato: Ven Ott 29, 2010 16:11    Oggetto: Rispondi citando

Avrei da ridire su alcune cose citate nell'articolo appena pubblicato... ma lascio spazio.
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carodubbio
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MessaggioInviato: Ven Ott 29, 2010 19:37    Oggetto: Rispondi citando

He dove lo trovi in Italia un propietario di barche di lusso, visto che sono tutti intestati a societĂ , che poi ti affittano la barchetta. Soltanto noi poveri fessi intestiamo i nostri beni con il nostro nome per il resto questi poveri ricchi in base alla loro denuncia dei redditi non arrivano a fine mese. L'ippica in Italia sembra destinata a scomparire il settore he abbandonato a se stesso il nuovo ministro dell'agricoltura da quando insediato non a detto una parola nessuno sa niente di come il governo pensa di gestire questa CRISI IPPICA spaventosa , soltanto i soliti VAMPIRI continuano a fare affari, e dopo se la vengono a prendere con ME perche mi permetto di essere propietario di un cavallo da corsa senza dimostrare come riesco a tirare avanti con i pochi soldi che guadagno, mica lo capiscono che mi alzo alla mattina alle 05,00 rientro la sera alle 20,00 a pranzo mangio un piatto di pasta e non vado in giro con il SUV ma con il camioncino 35ql. POI ci sono persone di una certa etĂ  che frequentano minorenni e si vanta pure di essere buono e timorato bunny
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*France*
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MessaggioInviato: Ven Nov 05, 2010 18:15    Oggetto: Rispondi citando

Lau73 ha scritto:
io ho trovato questo: non so se e' gia' stato postato:
Di Avv. Virginia Polidori
...
E’ oramai da qualche tempo che serpeggia, fra gli appassionati di cavalli, e a maggiore ragione tra i proprietari di questo meraviglioso animale, una subdola domanda: “ma cosa dovremo fare con il nuovo redditometro? Che…ci tocca di pagare anche per fare una passeggiata?”

I dubbi sono legittimi: svolgendo una opera di recupero normativo, ho reperito l’allegato 1 al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate datato 17/05/2005, n° 18189, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 06/06/2005, n° 129.
L’allegato individua fra gli indici presuntivi di reddito “i cavalli”; all’art. 1 di codesto provvedimento specifica che “ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, gli indici ed i coefficienti presuntivi di reddito o di maggior reddito in relazione agli elementi indicativi di capacita' contributiva (c.d. «redditometro»), verranno valutati con riferimento alla disponibilita' dei beni e dei servizi descritti nella tabella allegata al decreto medesimo.”
Scorrendo l’elenco dei beni, al numero 8 troviamo i nostri amici nitrenti:

8.Cavalli da corsa o da equitazione.

8.1- Cavalli mantenuti in proprio:

Importo Coefficiente
Cavalli da corsa Euro 6.618,91 7
Cavalli da equitazione Euro 4.412,61 6

8.2 – Cavalli a pensione

Importo Coefficiente
Cavalli da corsa Euro 13.237,82 7
Cavalli da equitazione Euro 7.354,35 6

Il redditometro considera il cavallo, al pari di uno yacht, fra gli "elementi denotanti una capacità contributiva significativamente superiore a quella espressa dai detti redditi dichiarati”. Questo vale, indifferentemente, per i cavalli mantenuti in proprio e per quelli in pensione, e senza tenere in nessuna considerazione la differenza fra il cavallo da reddito e il cavallo che svolge una funzione socialmente rilevante quando è d’affezione o da riabilitazione (ippoterapia). Spesso il proprietario possiede cavalli che non fanno gare, non sono destinati alla macellazione, non producono alcun reddito, semmai richiedono assistenza e cure per le quali si rinuncia ad altre spese, mettendo al primo posto il bene del cavallo. Il redditometro cade in errore anche dove considera il mantenimento di un cavallo a fine carriera, malato o solo da diporto, molto più oneroso di quello che in realtà è per chi lo detiene a casa propria e quindi presume un reddito superiore a quello dichiarato.
La giurisprudenza non ha ancora avuto modo di pronunciarsi, ma di certo non sono mancate le critiche, prima fra tutti quella della S.I.V.E. che, alla fine del mese di Settembre 2010, ha inviato una missiva ai Ministri Tremonti e Galan e al Sottosegretario Francesca Martini, parlando di "sconfitta per la tutela degli equidi" e chiedendo che il cavallo sia tolto dagli indicatori nel nuovo redditometro in preparazione all'Agenzia delle Entrate.

I nuovi elementi che entrano nel paniere dei beni sotto controllo dal Fisco
La maggior parte degli elementi preso come riferimento dal fisco sono sempre gli stessi ai quali se ne aggiungono altri talvolta curiosi.
Ai fini della ricostruzione del reddito dovremo prendere per esempio questi principali beni come la le autovetture, autocicli, moto, motorini, e finanche roulotte possedute (specificandone se a benzina o a gasolio, la potenza espressa in cavalli fiscali HP, la data di immatricolazione ed il costo sostenuto ed il periodo di disponibilitĂ  del bene in quanto rileva ai fini della ricostruzione del reddito imponibile su cui pagare le tasse ed eventuali sanzioni).
Possesso di abitazioni specificandone la zona di ubicazione, la disponibilità, se è una casa secondaria dove si soggiorna per andare in vacanza specificandone anche qui se se ne ha la piena disponibilità o si è in affitto o si ha solo un diritto reale come la nuda proprietà.
Poi dovremmo dichiarare eventuali contributi versati alle colf, badanti a tempo pieno o parziale anche collaboratori familiari specificando se sono conviventi o no in modo da quantificare l’esborso minimo richiesto ed il reddito che per il fisco è necessario avere sulla base di stime per avere una donna di servizio o colf o badante.
Poi dovremmo dichiarare se siamo in possesso di imbarcazioni o natanti, barche e barchette specificando se sono a vela o a motore con stazza superiore o inferiore alle 50 tonnellate evidenziando anche qui la disponibilitĂ , la lunghezza e la data di immatricolazione e se sono prese in locazione solo periodi stagionali (inferiore ai tre mesi).
Sotto l’occhio anche le spese sostenute per eventuali assicurazioni morte, salute,ecc specificando l’importo del premio di polizza annuo pagato, ma anche possesso di azioni e movimentazioni finanziarie (in questo caso però servono più a noi che al fisco per poter ricostruire in quanto spesso questi redditi sono già tassati).
Arriviamo anche al possesso di cavalli con le specifiche di cui sopra.
A questo aggiungeremo anche la presenza di frequentazioni di centri benessere, o anche l’iscrizione a circoli sportivi esclusivi, ma anche semplici viaggi turistici.
Entreranno nel redditometro anche le rette scolastiche dei figli al fine della rideterminazione del reddito imponibile.
Insomma tutto!!!
(D.L. 31 maggio 2010, n° 7Cool

La normativa è stata trasfusa nella LEGGE 30 luglio 2010, n. 122 (in Suppl. ordinario n. 174 alla Gazz. Uff., 30 luglio, n. 176). - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 , recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica.
A metà ottobre 2010, il ministro Mancuso, rispondendo ad una interrogazione, fa presente che il Fisco continua a considerare gli animali una fonte di gettito e a penalizzarne il possesso. Infatti, fa rientrare il possesso di un cavallo da corsa e da equitazione fra gli elementi denotanti una capacità contributiva superiore a quella espressa dai redditi dichiarati. Questo vale, indifferentemente, per i cavalli mantenuti in proprio e per quelli in pensione, per quelli bisognosi di cure e sotto osservazione sanitaria, e senza tenere in nessuna considerazione la differenza fra il cavallo da reddito e il cavallo che svolge una funzione socialmente rilevante quando è d'affezione o da riabilitazione (ippoterapia). I proprietari e gli allevatori mantengono i cavalli con redditi assolutamente inferiori a quelli richiesti, contribuendo così al sostegno e allo sviluppo del settore, soprattutto per lo sviluppo delle razze equine autoctone e locali e di tutto l'indotto. Individuare come soggetti di accertamento i proprietari che hanno regolarmente identificato il proprio animale rappresenta, un criterio iniquo che paradossalmente favorisce i proprietari che hanno agito in spregio all'obbligo di identificazione e registrazione nell'anagrafe nazionale equina. Si chiede che vengano assunte iniziative, anche normative, per un azzeramento dei criteri fiscali che sottendono all'attuale redditometro, correggendo l'anacronistica visione secondo cui il possesso responsabile del cavallo è un indicatore di ricchezza.

Avv. Virginia Polidori



quindi? in parole povere che dice? che al posto di 48000 euro l'anno ci sono 4 mila e passa euro?
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sofiabal
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MessaggioInviato: Sab Nov 06, 2010 15:11    Oggetto: Rispondi citando

Ha ragione Carodubbio, il settore dell'ippica è in totale sfacelo, così come quello dell'allevamento, (non parliamo poi degli altri settori dell'agricoltura... Sad ) e considerare il bene cavallo un lusso è soltanto un pretesto per ingrassare le loro tasche e svuotare sempre di più le nostre!!!

A quando la rivoluzione? Il mio cavallo è già pronto...
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°Giuli°
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MessaggioInviato: Mar Dic 28, 2010 19:10    Oggetto: Rispondi citando

quindi scusate...la faccio un po' piu' pratica perche' non ho letto tutte le pagine ma mi interesserebbe capire...se io avessi un cavallo il mio reddito sarebbe piu alto e quindi pagherei piu tasse??
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Elly83
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MessaggioInviato: Mar Dic 28, 2010 19:59    Oggetto: Rispondi citando

non necessariamente ... ma si presuppone comunque che tu debba guadagnare un tot per poterti permettere il cavallo ... la diatriba è sul reale valore che questi signori danno agli equini ... perchè se è come per gli studi di settore si tratta di fantascienza! Rolling Eyes
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