Dovrei vedere un film del cavallo come va quando va male per cercare di capire. In realtà è difficile se non impossibile esprimere un parere ragionevole e dare un consiglio fondato senza vedere il cavallo dal vivo, senza montarlo e sentirlo. Sbagliare sia nella diagnosi sia nello stabilire il rimedio è estremente facile e ho abbastanza esperienza per non avventurarmi in giudizi e in consigli a grande rischio.
Ciò premesso, se desidera il mio consiglio, inizi con l'inviarmi un film del cavallo che non va come in passato. Poi le potrò rispondere quel che penso.
Gentilissimo Colonnello,
La ringrazio per la risposta, sono molto lusingato da Suoi complimenti.
La Sua analisi e' ineccepibile, ma non c'erano dubbi; con questo cavallo non riesco mai ad essere fine quanto vorrei, e il suo atteggiamento del collo (che in certe cose lo aiuta, e' sempre in equilibrio sul posteriore in maniera molto naturale!) mi porta a sbagliare la posizione in sella, spingendo, come Lei ravvisa, con il busto verso il basso.
Mi sforzerò già da domani per risolvere il problema.
Come Le avevo anticipato, e come Lei mi conferma, il cavallo e' molto rispettoso e dovrò sempre stare attento anche alla mano, come dice Lei.
L'operazione di pubblicare i video e' stata piuttosto laboriosa per mancanza si tecnologia adeguata e blocchi alla connessione, ma domani proverò a postare un video dove il cavallo manifestava ciò che Le esponevo all'esordio di questo thread.
Grazie ancora per i complimenti, immeritati per me, meritatissimi per il mio cavallo.
Gentile Colonnello Angioni,
come promesso, Le posto due video del cavallo nel periodo in cui lo sentivo in difficoltà .
Entrambi i video sono del mese di marzo 2010; il primo in una 135 piuttosto impegnativa; eccolo:
Come può vedere, parto montando normalmente, ma dopo qualche salto sicuramente noterà che il cavallo comincia a "tenersi" (non avanza franco e deciso sulle sue gambe...) e io comincio a manovrare per tenerlo dritto e indirizzarlo alla benemeglio sul percorso che non da respiro.
Si nota molto sui salti 4, 5 e gabbia numero 6. (dove, tra l'altro, alzo le mani in maniera innaturale e agisco sulla redine sinistra per tenerlo dritto, la gamba non bastava....)
Tra la gabbia numero 7 e il successivo verticale, devo addirittura spingere per coprire una distanza che normalmente avrei controllato con un galoppo regolare.
In questi frangenti accentuo ancor più il difetto di spingere verso il basso col busto.
Sul tabellino un percorso normale, ma non di certo benaugurante se le velleità sono quelle di montare bene e possibilmente crescere, di qualità e anche di categoria.
Questo percorso, e la sensazione generale di inadeguatezza, mi hanno portato ad optare per una categoria più semplice, nel concorso successivo.
Ed è il video che segue, in una 130 non difficile:
Non c'è fluidità nelle azioni, sia mie che sue; il cavallo all'inizio del percorso si tiene molto, anche per il tracciato pieno di dietro front, poi lo invito ad avanzare per mettersi sulle sue gambe, ma fa ancora fatica, e devo continuamente intervenire.
Sull'ultima dirittura riesco ad avanzare senza toccare le redini, ma è l'unico salto in cui lo sento equilibrato e franco.
Ma il colpo di salto non è ottimale.
Parlo sempre per sensazioni mie.
Facendo il raffronto con gli ultimi 4 concorsi, da sopra è un altro cavallo.
Il cavallo, che ha un portamento di testa abbastanza alto, l'alza di più in risposta agli interventi delle sue mani per controllare l'avvicinamento all'ostacolo, talvolta di più talvolta di meno. Ogni innalzamento marcato e abbastanza brusco della testa del cavallo si trasforma in una spinta verso il basso, spinta che va a finire sulle spalle.
Gentilissimo Colonello,
grazie per l'attenzione e la risposta.
Sono certamente soddisfatto per quello che mi scrive e, mi creda, anche se non può aver provato le sensazioni in sella, ha centrato piuttosto con precisione il problema.
Quando il cavallo non è disteso, ed è in una condizione di tensione generale, tende ad alzare la testa bloccando un pò tutto il corpo.
Io in sella di certo non lo aiuto.
Per analizzare più a fondo il problema Le vorrei dare più informazioni possibili riguardo al cavallo e al suo lavoro abituale.
E' un soggetto di ottimo carattere, generoso e collaborativo, un pò pigro ma molto "morbido".
La bocca è molto buona, l'equilibrio generale anche.
Anche la "sottomissione" del costato è buona.
Piego e flessione del incollatura, di conseguenza, sono piuttosto naturali; anche se io normalmente chiedo distensione e cerco la sensazione che la testa sia distesa e lontana, con un buon appoggio.
A casa infatti il cavallo è molto confortevole, o meglio, il binomio è confortevole; lo sento de contratto e con spinta.
Purtroppo, a fronte di un carattere molto buono, il cavallo a volte è un pò pavido.
E' tranquillo, ma basta un movimento insolito in scuderia per far sì che inizi a "soffiare", così come quando è fuori casa.
Le lascio immaginare come sia ogni volta che entra in un campo gara pieno di rumori e colori nuovi.
La tensione si avverte lungo la colonna vertebrale, e non ho la stessa risposta che normalmente ottengo quando lavoro o salto a casa.
Mi piacerebbe mostrarle un video di qualche altro mio cavallo; noterebbe che il fatto di spingere in basso con il corpo non avviene in sella ad altri soggetti.
E' proprio un problema che ho con questo bel cavallo.
Lei mi può consigliare una linea di lavoro generale per riuscire ad ottenere una distensione più marcata?
Oppure, se ritiene che il mio lavoro fin ora non sia stato adeguato, potrebbe correggermi con qualche indicazione?
Non so se Le possono essere utili queste immagini che mi hanno scattato durante il campo prova di una gara.
Qui al galoppo, dove tra l'altro avevo le redini di ritorno, che non uso mai.
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.