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Come Rallentare e cadenzare il trotto
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Autore Messaggio
Col. Paolo Angioni
Moderatore


Registrato: 27/11/05 21:47
Messaggi: 2721
Località: Torino

MessaggioInviato: Sab Nov 13, 2010 23:57    Oggetto: Difficoltà al trotto Rispondi citando

Cara RG,

se la cavalla assume, montata, atteggiamenti scorretti o di difesa, deve prima farle prendere una corretta postura, indispensabile per iniziare il lavoro. Siccome non mi ha scritto da quanto monta e qual è il grado della sua capacità, per non correre rischi le consiglio il lavoro alla corda con la redine Gogue (quella ben fatta), perché si tratta di modificare un portamento, quindi una muscolatura, risultato che è difficile da ottenere in sella a meno di essere un cavaliere capace.
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aurora_r
Cavallo


Registrato: 21/10/10 09:37
Messaggi: 18

MessaggioInviato: Dom Nov 14, 2010 16:16    Oggetto: Rispondi citando

Gent.mo Colonnello,
grazie infinite per la tempestiva risposta.
ho già iniziato a cercare all'interno del forum i suoi interventi a proposito della Gogue e del suo uso (comprese le immagini della Gogue ben fatta che mi ha citato) che intendo leggere per intero a breve.
Mi scusi per la superficialità dell'intervento precedente. In effetti il problema è un pò più complesso di quello che possa averle lasciato intendere. Inizio a fornirle qualche informazione in più riguardo al mio caso:
- monto da 16 anni (ho iniziato molto presto, all'età di 5 anni), di cui circa 9 in maneggio ed in restanti concedendomi solo 1 o 2 settimane all'anno di stage, oltre a qualche sporadica lezione, in un maneggio diverso da quello che frequentavo, con altri istruttori.
Non saprei esattamente dire a che livello sono attualmente. Sicuramente qualcosa ho perso non andando più a lezione regolarmente, tuttavia non ho mai smesso di seguire concorsi di varie discipline e a vari livelli, sia di persona sia in televisione o video, cercando di "assorbire" (nel mio piccolo) la tecnica dei grandi cavalieri.
Ho cercato di ampliare le mie conoscenze, specialmente negli ultimi 2 anni, dedicandomi alla lettura sia di libri generici su morfologia ed etologia equina, sia più specifici riguardanti prevalentemente il salto ostacoli (pricipalmente libri di Michel Robert) e dressage (scritti di Nuno Oliveira e Philippe Karl).
Altro fondamentale e costante punto di riferimento sono stati i suoi consigli e le sue indicazioni che ho iniziato a seguire da parecchio tempo e che ho sempre cercato di applicare a seconda delle esigenze con risultati soddisfacenti.
Ho inoltre letto tutto quello che sono riuscita a recuperare di e su Federico Caprilli, dalla biografia agli articoli, ad estratti vari, compreso il manuale FISE caricato su internet qualche tempo fa da nabumax.
Entro Natale dovrei riuscire a recuperare anche "Equitazione Ragionata" di Licart.

-la cavalla: è un incrocio da madre maremmana e padre purosangue inglese, ormai con me da quasi 2 anni. Piuttosto nevrile e calda, nonostante l'età. Per quanto ne so, ha ricevuto un addestramento "base", ma è stata usata (forse un pò "ab-usata") solo per passeggiate (se così si può chiamare il galoppo sfrenato in mezzo ai boschi su terreno non esattamente uniforme e morbido, quale può essere un sentiero) specialmente in giovertù, per poi passare gli ultimi anni in box, uscendo solo sporadicamente sempre in passeggiata.
Nonostante ciò, la cavalla non ha, miracolosamente, alcun tipo di problema ad arti (tendini perfetti, solo un pò di "mollette" ai posteriori), schiena o collo. Tuttavia anni fa, in seguito a trauma (si presume un ramo durante una "passeggiata") ha perso l'occhio sinistro.
Ora lei può ben capire cosa comporti tutto ciò: cavalla piuttosto ombrosa, diffidente, che si spaventa per nulla e soprattutto che non percepisce correttamente la profondità degli spazi.
Dopo un anno e mezzo di lavoro in totale autonomia, fondato solo sulla mia esperienza, i suoi consigli e le letture (ci sono solo privati che montano western nel luogo dov'è scuderizzata la cavalla), abbiamo raggiunto diversi risultati:
-(reciproca) totale fiducia;
-da terra in libertà, risposta ai comandi vocali;
-giro del rettangolo ad entrambe le mani, stando in pista ed entrando bene negli angoli (quanto tempo prima di convincerla a stare in pista anche a mano destra!);
-sensibilità alla gamba e al peso;
-galoppo riunito;
-passi indietro;
-lavoro su due piste: travers, renvers, spalla in dentro;
-cessione alla gamba;
-cambi di galoppo (solo da un mese, c'è ancora molto da fare);
-passaggio di barriere, cavalletti e ostacoli (verticali fino ad un massimo di 100-110 cm).

Tutto ciò lavorando la cavalla 2 o 3 volte alla settimana per circa 2 ore, più che altro montata o a mano. Non è abituata a lavorare alla corda: si ottiene qualcosa solo a mano destra; a mano sinistra (occhio cieco verso di me) si sposta verso il centro del circolo o si mette a galoppare in modo sfrenato o cambia pericolosamente da sola di mano.
Per questo ho paura ad utilizzare la Gogue: otterrei dei benefici anche girando la cavalla solo a mano destra?
Soprattutto temo di metterla in modo scorretto (ma forse per questo potrei eventualmente inviarle delle foto cosicchè possa giudicare lei).

Ultima cosa, monto con un filetto snodato ad anelli mobili con capezzina piuttosto larga. Ho provato a stringerla (pensavo che la cavalla accelerasse al trotto e al galoppo perchè avesse la bocca dura o non sentisse l'azione del filetto), ma in questo modo le difese della cavalla aumentano. Stesso risultato se utilizzo la martingala.
Secondo il mio modesto parere, credo che la cavalla abbia bei movimenti a tutte e tre le andature ed utilizzi bene i posteriori (questo anche secondo il maniscalco), eccetto quando inizia a galoppare sfrenatamente con la testa bassa buttandosi sulle spalle. Trovo, inoltre,abbia un bellissimo gesto sul salto, in particolare, porta ben in alto i posteriori.

Ci sarebbero diversi problemi, forse più rilevanti del come cadenzare il trotto, che vorrei provare a risolvere grazie all'aiuto, anche se solo "virtuale", di un maestro espertissimo e più che qualificato, quale è lei. Il mio obiettivo non è certo quello di ottenere una cavalla da Gran Premio; vorrei solo poterla mettere (e mantenerla) in condizione per lavorare con voglia e in scioltezza, senza grandi aspirazioni, ma divertendoci entrambe.

Grazie in anticipo per il tempo dedicatomi.

RG
p.s.: crede che dovrei aprire un nuovo topic?
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Col. Paolo Angioni
Moderatore


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Messaggi: 2721
Località: Torino

MessaggioInviato: Dom Nov 14, 2010 23:34    Oggetto: Difficoltà nel lavoro alla corda Rispondi citando

Cara RG,

ho letto. Non deve aprire un nuovo topic. Spero di rispondere domani o al più presto. Se tardassi, per favore solleciti.
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aurora_r
Cavallo


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MessaggioInviato: Mar Nov 23, 2010 19:21    Oggetto: Rispondi citando

Gent.mo Colonnello,
in attesa di una risposta, ho letto i suoi interventi riguardanti l'utilizzo della Gogue e l'ultimo articolo dedicato al lavoro alla corda.
Ho capito quali sono i benefici che apporta questa redine e concordo nel dire che farebbe al caso mio.
Pertanto settimana scorsa ho provato a girare la cavalla alla corda (con filetto e nel rettangolo) per cercare di abituarla ai comandi da terra. Se a mano destra ho incontrato comprensibili difficoltà legate appunto alla quasi nulla pratica di questo tipo di lavoro, a mano sinistra la cavalla si mostrava rilassata solo finchè riusciva a vedere la mia ombra con l'occhio esterno; una volta superata quella distanza (circa 2 metri), reagiva agitandosi, cambiando di mano o partendo al galoppo.
Io sono molto dubbiosa, purtroppo, ma pensa che insistendo potrei ottenere dei miglioramenti e che questi siano tali da permettermi di lavorare adeguatamente con la Gogue?
Qualora reputi che possa essere in grado di farlo, le sarei infinitamente riconoscente se potesse indicarmi un lavoro da svolgere in sella o da terra (ma stando abbastanza vicina alla cavalla) per risolvere il problema del trotto. Nel caso ritenga possano esserle utili fotografie o video, non esiti nel richiedermele.
Colgo l'occasione per rivolgerle un'altra domanda: non avendo a disposizione un campo coperto, in caso di terreno molto bagnato e pesante (come in questi giorni), è preferibile lavorare su prato o su sabbia?

Grazie infinite per l'attenzione.

RG
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Mar Nov 23, 2010 23:51    Oggetto: Rispondi citando

Cara Aurora_r,

mi scuso se non le ho risposto. Lo farò. Intanto rispondo al suo ultimo post.

E' indispensabile che prima di usare un aiuto artificiale, qualsiasi aiuto, il cavallo impari a girare perfettamente alla corda con il capezzone o un semplice filetto se è un cavallo adulto.

Purtroppo non ho immaginato che si possa pensare di far lavorare alla corda con un aiuto artificiale, nel suo caso la Gogue, un cavallo che non sa già lavorare perfettamente alla corda. Quindi: prima insegni alla sua cavalla a lavorare correttamente in circolo. E' un insegnamento facile, interessante, molto istruttivo per il cavaliere che si può rendere conto di tanti aspetti che in sella, presi dal controllo dell'andatura, della direzione, della propria posizione, spesso sfuggono.

Nello scritto che ho inserito a proposito del lavoro alla corda, che amplierò scrivendo delle difficoltà che si possono incontrare, ho indicato l'essenziale. Uno dei primi risultati da ricercare è che il cavallo cammini intorno a noi (al passo) con franchezza e calma. Se camminerà al passo come si deve, non ci saranno difficoltà a chiedergli il trotto.

Non tenti di far trottare la cavalla. Cerchi invece di farla muovere correttamente al passo, alle due mani, ubbidendo ai segnali della voce e del frustone. Non ci vuole molta abilità. Ci vuole costanza nel ricercare un buon risultato al passo. Ho indicato anche come farsi aiutare nel caso che, da soli, non si riesca a mettere il cavallo in circolo. Dopo il passo corretto verrà facilmente il trotto. Legga bene quello che ho scritto nell'articolo. Mi faccia sapere se, dopo aver messo in pratica quello che ora le ho scritto, incontra ancora difficoltà. Quindi, per il momento, niente Gogue.
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aurora_r
Cavallo


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MessaggioInviato: Mer Dic 15, 2010 12:46    Oggetto: Rispondi citando

Gent.mo Colonnello,
voglio ringraziarla per le indicazioni fornitemi fin'ora.
sto lavorando la cavalla alla corda come da lei indicato e si iniziano a vedere i primi risultati. E' strabiliante vedere come dei gesti e degli accorgimenti molto semplici, uniti a pazienza e perseveranza portino a certi risultati.
Sto comunque continuando a lavorare solo al passo. Mi dica lei quando è il caso di cambiare lavoro e in quali modalità.

Grazie infinite!
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