Sai MarcoLk secondo me no, per un semplice motivo... tu puoi pensare di essere perfetto poi hai il riscontro della società che ti dimostra che non lo sei... anche perchè credo che il "giudizio" debba venire dall'esterno... non da te stesso.
Come con i cavalli sono loro a dirti se fai giusto o sbagliato... è pur vero che tanti cavalli "ti accontentano" un pò come le persone, l'hai mai notato?
Ma loro sono consapevoli... consapevoli di cosa sono e nessuno mette in dubbio cosa sono... (Tranne le eccezioni ma parlaimo in generale al momento)
Per noi umani invece pare che la consapevolezza vada a braccetto con la presunzione e a cavallo della mancanza di umiltà ... hai mai notato?
E questo perchè? Perchè noi facciamo fatica ad accettare chi è migliore di noi.. ed invece di imparare che se ce l'ha fatta lui posso farcela pure io... si denigra la persona e quel che fa.
Ma sicuramente sbaglierò.. sapete ho idee un pò strampalate.
voi dubitate e diffidate di chi pensa di non aver limiti o di chi si crede perfetto... cioè ma veramente diffidate di queste persone?
la tua domanda era questa
la mia risposta è : si.
dubito di chi pensa non di non avere limiti, uno così forse forse lo ammiro perchè posso intuire che abbia voglia di continuare a superarsi
dubito fortemente e diffido di che si autocelebra o di chi si crede perfetto.
da piccola a catechismo mi hanno parlato di un tizio che era praticamente perfetto, ma so che neppure lui diceva questo di se stesso.
inoltre penso che non sia così difficile riconoscere i propri limiti e quindi ammirare quelli che ne sanno più di noi....forse è difficile per alcuni ma non poi per così tanti...vedi, sono ottimista
comunque sono un po perplessa riguardo i tuoi interventi perchè sembra che tu asserisca delle cose e poi subito dopo il contrario di quelle cose che hai appena affermato
o forse sono io che non interpreto bene i tuoi concetti
I cavalli nascono perfetti, non puoi perfezionare ciò che per natura è già perfetto. Quello che un horseman può fare è fare poco se vuole ottenere molto.
Il significato di questa frase è perme molto chiaro.
NON possiamo insegnare niente ai cavalli che già non sappiano.
Quel che possiamo fare è spigare loro nel modo più semlice quel che da loro desideriamo essi facciano.
Registrato: 13/09/09 22:33 Messaggi: 105 Località: como
Inviato: Gio Lug 29, 2010 23:17 Oggetto:
Ho già detto la mia sugli umani che si credono perfetti...non mi ripeto. Ancora concordo con Gigia..Monty un momento dici delle cose e poi cambi rotta ed affermi quasi il contrario..ecche diamine..stabilizzati (spesso comunque mi trovo d'accordo con te!). Esprimo la mia sulla perfezione dei cavalli... ancora una volta faccio fatica a capire.. e vorrei che mi venisse spiegata. Domanda: perchè mai i cavalli dovrebbero nascere perfetti?Allora anche gli umani nascono perfetti? O no?I canarini nascono perfetti? Non è una presa in giro..è realmente il primo animale che mi è venuto in mente...se fossero perfetti (i cavalli)sarebbero tutti uguali... invece non è così.. sono naturalmente diversi.. di carattere..per intelligenza.. per capacità di relazionarsi positivamente con il mondo esterno...mi sembra che facendo queste affermazioni si mitizzino.. che bisogno c'è? Dispostissimo a cancellare tutto quanto ho scritto se la spiegazione mi convincerà ..
io credo, ma forse mi sbaglio, che i cavalli siano perfetti nella loro "equinità " se rapportata alla nostra "umanità "
il cavallo nella sua "costruzione" equina è perfetto, l'uomo, nella sua "costruzione" umana è perfetto
all'interno di questa perfezione esistono i singoli soggetti i quali, a mio avviso, si differenziano tra di loro,nel loro contesto, in individui migliori o peggiori, più forti o più deboli, dominanti o sottomessi, in grado di sopravvivere o destinati a soccombere
idem per il genere umano
quindi in linea di massima siamo due specie diverse, ognuna di per se perfetta rispetto alla specie di appartenenza, ma è l'interazione che genera problemi
quindi, siccome noi umani riteniamo di avere delle carte in più rispetto ad un equino a livello di capacità mentali, carte che ci permettono di comprendere valutare ragionare , dobbiamo per forza considerare i cavalli nella loro perfezione equina
sulla base del convincimento che loro, equini, nel loro modo di essere e di esistere sono perfetti, perfettamente in grado di rapportarsi e comprendersi tra loro, dobbiamo lavorare con le nostre capacità "superiori" per fare in modo di comprenderli sin nel loro profondo modo di essere e di esprimersi
credo che questo si intenda quando si afferma che i cavalli sono perfetti.
per il resto non posso non riflettere su quanto affermato da arbor....il ritenerli perfetti in senso assoluto sembra quasi una mistificazione.
Citazione:
Non è una presa in giro..è realmente il primo animale che mi è venuto in mente...se fossero perfetti (i cavalli)sarebbero tutti uguali... invece non è così.. sono naturalmente diversi.. di carattere..per intelligenza.. per capacità di relazionarsi positivamente con il mondo esterno...mi sembra che facendo queste affermazioni si mitizzino.. che bisogno c'è?
secondo me non c'è bisogno.
oppure si può estendere ad ogni animale: ogni oca è perfetta nella sua ochinità o un canarino nella sua canarinità .......o un cane nella sua caninità .......aiuto...fermatemi......
Il discorso sarebbe forse troppo lungo e difficile ma la spiegazione del perchè i cavalli siano perfetti è alla base della mia visione dell'Equitazione Naturale.
Una buona spiegazione di cosa intendo per "perfezione" l'ha data anche gigia.
Ed aggiungo:
Citazione:
Errare è umano ma dare la colpa al cavallo è ancora più umano
Questo perdire che troppo spesso si pensa di dover "insegnare" ai cavalli a fare i cavalli mentre dovremmo concentrarci sul come chiedere loro le cose.
A nessun cavallo puoi insegnare il galoppo destro o sinistro e neppure il piaffer ne uno slide stop ne una piroetta. Sono perfettamente in grado di farlo dalla nascita. Sono talmente bravi che li abbiamo "scelti" proprio per questo.
Nel Natural Horsenship non si "pretende" di insegnare ai cavalli; pittosto ci si sforza ci "comunicare" con loro per chiedere.
Ho già detto altre volte come mai preferisco alcunitermini inglesi a quelli italiani. Semlicemente esprimono meglio alcuni concetti.
La parola "Horseman" non l'ho scelta a caso per il mio nick-name ma perchè tradotta letteralmente significa "cavallo-uomo" che per me esprime "meglio" o se preferite "diversamente" le qualità che un uomo deve avere peraver successo con i cavalli e cioè essere un "uomo" ma anche un po "cavallo", diversa dal mio punto di vista dallìaccezione italiana "uomo di cavalli".
Registrato: 13/09/09 22:33 Messaggi: 105 Località: como
Inviato: Ven Lug 30, 2010 05:37 Oggetto:
Purtroppo non ho tempo ,per cui scrivo solo una cosa rimandando a un secondo tempo l'allargamento del discorso..ho visto cavalli cheda soli senza nessuna interazione umana (questioni tra loro) scivolare e andare per terra come dei sacchi di patate facendosi male...
per quanto riguarda la presunta perfezione umana: sono d'accordo col vecchio detto "nessuno è perfetto" e non credo sia un obbiettivo giusto cercare la perfezione!
ma tanto per continuare con i detti, un altro vecchio detto dice che "tutto è relativo"
Quindi relativamente ad un uomo che si pone l'obbiettivo di migliorarsi con i cavalli diventando un "horseman - uomo che pensa un pò come un cavallo" la 'perfezione' viene rappresentata dai cavalli stessi in senso generico;
E' di questo mondo e umana la possibilità di conoscere, crescere, migliorare quindi per un uomo che vuole conoscere l'horsemanship la perfezione relativa è oggettivamente rappresentata dai cavalli.
Ciò non implica che in modo soggettivo ogni cavallo debba essere perfetto!
non ci serve se vogliamo diventare horseman.
In modo soggettivo nessuno è perfetto nemmeno i cavalli.
In modo oggettivo i cavalli sono perfetti (almeno per un horseman)
e lo sottolineo mille volte perchè questa è l'unica certezza che ho io!
Per il resto se si dialoga e ci si mette nella predisposizione di confrontarsi si dicono le proprie idee e le si mettono anche in discussione... valutando o cercando di capire anche l'opposto, creando l''idea di instabilità nel prossimo... forse perchè l'evoluzione è tutto sommato instabilità .. o no?
Detto questo il cavallo è perfetto a fare il cavallo se lo si lascia fare il cavallo.
Che siano uno diverso dall altro secondo me indica che si può esser diversamente perfetti.
In una cosa non transigo e non voglio nemmeno prendere in considerazione altri punti di vista... chi scarica la propria frustrazione, inadeguatezza, emotività intesi come aggettivi negativi verso gli animali qualunque essi siano.
In una cosa non transigo e non voglio nemmeno prendere in considerazione altri punti di vista... chi scarica la propria frustrazione, inadeguatezza, emotività intesi come aggettivi negativi verso gli animali qualunque essi siano.
Invece io credo che la differenza fondamentale sia tra chi si accorge di questi atteggiamenti e ne prende le distanze e cerca il modo per non cascarci (comportandosi un pò da uomo-cavallo)... e chi invece ci casca regolarmente senza nemmeno accorgersene (comportandosi un pò da uomo-predatore)...
Mi sono trasferito momentaneamente con il mio cavallo in un maneggio. I gestori sono nuovi da circa 10mesi hanno preso questo maneggio in gestione, un cavallo di 21 anni stallone PSA che ha coperto anche fattrici del maneggio e stato tenuto sempre in box nel passato , perche cavallo di carattere forte il suo propietario e un fifone , il vecchio gestore un personaggio senza scrupoli , insomma il cavallo non camminava avendo mille acciacchi per una vita fatta senza essere custodito da persone capaci che sanno custodire un cavallo. Il cavallo adesso vive nel paddok, ieri sera mentre si allena da solo , mi sono fermato ad osservarlo, allora trotta con un andatura di trotto da lavoro fa il giro del paddok , fa dei circoli , cambia mano, fa la diagonale , ritorna in circolo, sempre ad un trotto bello e cadenzato, e per finire il suo allenamento per rilassarsi continua a camminare al passo. Il cavallo in natura sa come gestirsi e mantenersi in forma , poi arriva l'uomo con il suo sapere e pensa di imparare a un cavallo come vivere una vita migliore secondo il punto di vista dell' uomo
poi arriva l'uomo con il suo sapere e pensa di imparare a un cavallo come vivere una vita migliore secondo il punto di vista dell' uomo
no, mi sa che non hai capito il senso dei discorsi precedenti
non si sta dicendo che l'uomo vuole insegnare ad un cavallo come vivere al meglio la sua vita
si sta dicendo che si cerca di fare il possibile per tentare di comprendersi meglio reciprocamente, al fine di gestire al meglio la convivenza.
MarcoLK scusa ma adesso non ho capito io cosa intendi con il quotarmi e la frase successiva.
Per arbor, in natura i cavalli scivolano e cadono, inciampano e si prendono calci morsi ed altro... quando si fanno veramente male la selezione naturale fa il suo corso.
La selezione che ha fatto l'uomo non è molto vicina da quella che opera la natura, proprio perchè le caratteristiche che si ricercano sono diverse (ma può essere che mi sbaglio è).
Io credo che siamo fortunati che gli animali non abbiano la possibilità di parlare nel nostro modo... perchè mi accorgo che spesso alcuni ci guardano proprio con condiscendenza quasi materna, guardano i nostri errori e molto spesso ci pongono anche rimedio.
E vorrei anche esporre quest altro mio pensiero... ai cavalli basta darci un'occhiata per pesarci, è qualcosa di atavico... far loro cambiare idea vuol dire cambiare anche noi stessi... i cavalli non si imbrogliano con le parole... cosa che invece accade con gli umani.
La mia fortuna sta tutto sulla mia ignoranza , non ci capisco niente in teoria, MA in pratica senza farmi troppi ragionamenti da flipparmi le idee, sono in grado di recuperare soggetti rovinati dai professionisti o da persone che pensano che un cavallo deve fare non riesco a capire cosa . Il mio cavallo fa quello che gli chiedo , ma IO mi accontento e gli chiedo poco
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