arbor... dipende da cosa intende per contrasto chi ha scritto quella frase... perchè per me il contrasto è anche quando un cavallo caccia un'altro cavallo... e qui non c'è ingerenza dell'uomo... ma sicuramente interpreto male io il significato di contrasto...
Come ho interpretato male il primo post in cui si diceva che la cavalla era arrivata dieci giorni prima e quello ripreso era il sesto giorno di "lavoro" non essendoci altri termini di paragone mi è risultato facile il fraintendimento...
Per quanto riguarda il discorso dei cavalli problematici.. io onestamente non credo più a chi mi dice che ha il cavallo problematico... perchè la maggior parte delle volte chi ha i problemi è purtroppo il proprietario.
io credo che i "contrasti" tra equini siano facilmente risolvibili tra di loro, che tra di loro si capiscono; credo nascano da situazioni contingenti e legate alla vita di branco, al cibo, alla gerarchia..ecc ecc....
quindi contrasti equini tra equini che parlano l'equinese e finalizzati alla loro vita sociale.
i contrasti che vengono insegnati dall'uomo sono causati da incapacità di comunicare in maniera corretta e la causa del contrasto solitamente non è legata affatto ad una situazione significativa per il cavallo.
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Inviato: Mer Lug 28, 2010 13:11 Oggetto:
Grazie Monty, grazie Gigia... ho riletto gli interventi... in effetti "il cavallo non sa cosa voglia dire o perdere e cosa sia un contrasto ..." la scritta Horseman..forse dovrebbe essere lui a rispondere...
When the horse is in trouble and the human doesn't know how to help him, the human lets his pride get in the way and the first thing you know - it's a contest. The human makes it a win or lose situation, and if you're not real careful, the horse comes out the winner. The horse doesn't know what win or lose is, or what a contest is, until the human shows it to him
Questa frase l'ha scritta Ray Hunt. Quel che posso dirti è la mia interpretazione o una della mie interpretazioni visto che ho avuto modo di trovarne riscontro e veridicità in molte occasioni anche diverse.
Per risponderti ti farà un esempio, esempio che lo stesso Ray Hunt ha fatto perdare la SUA interpretazione alla SUA frase
Citazione:
Quando si insegna ad un cavallo a dare i piedi, non far si che lui te lo porti via ma sii te lasciare prima che lui lo tolga.
Questo per dirti che devi evitare situazioni in cui si possa creare un contrasto (lui prova a tirare via il piede ed uio a tenerlo a forza) perche se invece non le eviti spesso il tuo orgoglio prende il sopravvento e ne fai una questione di vincere o perdere quel contrasto. Il cavallo però se non stai attento quel contrasto lo vince anche solo per la forza che ha e così impara che basta vincere per ottenere la comodità (cioè non hai più il suo piede)
Essere un buon Horseman, fra le tante altre cose è essere capace di NON entrare in contrasto con il cavallo ma lasiare un attimo prima che questo avvenga.
Se lasci prima che il cavallo provi a tirare via ( e questo vale per qualsiasi altra cosa con i cavalli), per il cavallo fa una notevole differenza e si abitua presto ad aspettare che sia tu a lasciare senza lui provare a togliere.
Ma perchè si finisce sempre a dire:... per orgoglio?
Cioè fatemi capire veramente a prescindere ogni persona, a questo punto horseman compresi, rischiano di cadere nel tranello dell'orgoglio.. del nervosismo.. del proprio essere inadatti?!?!
Beh questo si mi fa riflettere molto... ed aumenta sempre più la convinzione che i problemi sono degli uomini...
Ma perchè si finisce sempre a dire:... per orgoglio?
Cioè fatemi capire veramente a prescindere ogni persona, a questo punto horseman compresi, rischiano di cadere nel tranello dell'orgoglio.. del nervosismo.. del proprio essere inadatti?!?!
Beh questo si mi fa riflettere molto... ed aumenta sempre più la convinzione che i problemi sono degli uomini...
Monty, i problemi sono sempre e solo degli uomini.
Citazione:
I cavalli nascono perfetti, non puoi perfezionare ciò che per natura è già perfetto. Quello che un horseman può fare è fare poco se vuole ottenere molto.
Se lasci prima che il cavallo provi a tirare via ( e questo vale per qualsiasi altra cosa con i cavalli),
Certo che è più psicologicamente corretto fare così...io lo faccio e lo faccio fare anche quando si è in sella....se fa due volte una cosa giusta, fermati prima che sbagli......
a parte che pensare di "vincere" un contrasto a livello fisico con un cavallo fa sorridere.
monty....certo che i problemi sono i nostri.
conservare un buon equilibrio mentale è già difficile di per se affrontando qualsiasi cosa nella vita.
quando lavoriamo con i cavalli, parlo al singolare và ..quindi quando lavoro con i cavalli ho in parte imparato tantissimo a controllare la mia emotività ma tenerla sempre sotto controllo a volte è difficile
a volte mi rendo conto che sto per alterarmi o che, a guardarmi bene dentro, mi sono già alterata, magari anche minimamente ma alterata
a quel punto ho imparato ad autosospendermi per un po fino a che non rientro nel mio cervello
io non so voi, che sicuramente siete ad altri livelli di capacità , ma io spesso, spessissimo ho la sensazione di essere inadatta.....diciamo che in quei momenti salta fuori un qualcosa che è molto simile "all'orgoglio personale"......trovo anche che sia abbastanza umano; l'importante è riconoscerne i sintomi e fermarsi in tempo
come diceva vasco? corri e fottitene dell'orgoglio, ne ha rovinati più lui del petrolio........,,.
E secondo voi una persona che ha di queste difficoltà con se stessa può insegnare a qualcuno?
Boh... per me il cavallo è il mio specchio... ma in questo caso a lui dell'orgoglio mio non interessa nulla... anzi come si vede troppo spesso più ci si innervosisce e si "pretende" una cosa e più il cavallo fa il sornione... o si fa i fatti suoi... e dal mio punto di vista ha pure perfettamente ragione.
Ora, dal mio punto di vista, l'horseman vero non dovrebbe cadere in queste trappole, anzi nessuna persona che ha un proprio cavallo ci dovrebbe cadere.. ma soprattutto non ci deve mai arrivare chi pretende di insegnare a cavalli o persone.
Ora, dal mio punto di vista, l'horseman vero non dovrebbe cadere in queste trappole, anzi nessuna persona che ha un proprio cavallo ci dovrebbe cadere.. ma soprattutto non ci deve mai arrivare chi pretende di insegnare a cavalli o persone.
questo è un atteggiamento tipico dell'essere umano e del suo istinto predatorio...
i cavalli reagiscono in vari modi.... ci sono quelli che diventano sornioni, come dici tu,
ma anche quelli che diventano 'sordi' e si chiudono... che è un pò peggio...
o in certe situazioni, a me è capitato! il cavallo ti invita a ragionare con quel nitrito profondo che le cavalle usano per tranquillizzare i puledri! anche di fronte a una difficoltà è un bell'esempio di partnership!
Un buon Horseman Naturale ha imparato a disciplinare e non usare questo aspetto che nell'uomo chi più chi meno è presente.
Certo probabilmente c'è anche qualche horseman che ne è quasi privo...
Ma se non lo si è conosciuto, sperimentato e superato, come si può insegnare a superarlo a qualcun altro?
E secondo voi una persona che ha di queste difficoltà con se stessa può insegnare a qualcuno?
io dico di si...siamo esseri umani e quindi continuamente soggetti ad emozioni; l'importante è conoscersi e conoscerle riconoscerle e avere la capacità di controllarle
Citazione:
Ora, dal mio punto di vista, l'horseman vero non dovrebbe cadere in queste trappole, anzi nessuna persona che ha un proprio cavallo ci dovrebbe cadere.. ma soprattutto non ci deve mai arrivare chi pretende di insegnare a cavalli o persone.
sai monty, io diffido di chiunque mi dica di essere perfetto, talmente perfetto da essere in grado,----sempre-----di non cadere nelle trappole del nostro essere umani.
se la condizione sine qua non fosse quella di essere perfetti per poter avere un cavallo o per insegnare qualcosa a qualcuno penso che qui staremmo tutti a piedi...
penso che con l'allenamento con noi stessi e l'esperienza si riesca ad affinarsi sempre di più, ma se i grandi horseman dicono che non bisogna lavorare con il cavallo, ma con noi stessi, e se è vero che nella vita e nella vita con i cavalli non si finisce mai di imparare, allora credo che questo escluda la possibilità di considerare l'essere umano perfetto, che non sbaglia, che non ha dubbi, che ha annullato la propria emotività e che è sempre impeccabile in ogni situazione
...sarebbe ben triste!
Beh se si ritiene indice di perfezione l'autocontrollo... abbiamo visioni diverse dell'essere umano adulto.
Per me l'autocontrollo non è perfezione, anzi la perfezione oggettiva dal mio punto di vista non esiste.
E qui mi collego a
Citazione:
l'importante è conoscersi e conoscerle riconoscerle e avere la capacità di controllarle
come ha scritto proprio gigia.
Non è perfezione, è crescita e se non si cresce non si può insegnare. Un bambino di un anno non può insegnare ad un bambino di cinque a correre, però magari avrebbe la presunzione di farlo... allora stesso modo non credo si possa insegnare qualcosa ad un cavallo se non si è prima imparato dal cavallo o da chi ne sapeva più di noi.
Ha pure perfettamente ragione MarcoLk sui vari tipi di risposte che possono dare i cavalli... per fortuna non sono tutti uguali... e non tutti hanno le stesse reazioni.. ed è questa la loro meraviglia, il modo in cui cercano di farsi capire.
Ma proprio con per questo.. se già noi umani che parliamo la stessa lingua non riusciamo a farci capire, o meglio spesso chi ci ascolta guarda solo una parte del discorso che si sta facendo... possiamo dire veramente che la reazione dei cavalli ad un determinato comportamento sia sempre la stessa?
Forse è proprio perchè continuo a guardare e studiare loro (i cavalli) uno per uno distintamente e dopo anni ancora mi stupisco di come troppo spesso siamo limitati noi che pensiamo sempre di insegnare a loro...
Registrato: 13/09/09 22:33 Messaggi: 105 Località: como
Inviato: Gio Lug 29, 2010 11:24 Oggetto:
Ti quoto in pieno Gigia. Chi nasce maestro? Un percorso di crescita (in qualsiasi ambito) prevede che ci si debba confrontare con se stessi e con i propri limiti...e, logicamente,sbagliare...fondamentale è riconoscerlo, non incancrenirsi. Ho sempre dubitato di quelli che pensano di non avere limiti, che pensano di essere arrivati e non si mettono in discussione. Le nostre capacità di rapporto sia tra persone che con gli animali sono in continuo divenire e sono sempre migliorabili. Un lavoro di limatura che deriva dall'ascolto prima di tutto di noi stessi.
io non ho mai detto che la perferzione è l'autocontrollo, leggi meglio.
dico che riuscire ad esercitare una sorta di autocontrollo è già un buon risultato; il risultato però non è mai definitivo a mio avviso, ma va sempre ricercato e affinato
dal tuo intervento pareva di capire che solo gli horseman veri, o solo chi ha raggiunto una sorta di perfezione con i cavalli può rapportarsi ad essi...e questo mi pareva un tantino esagerato; e si poteva interpretare come se tu credessi che la perfezione esiste....
Citazione:
Un bambino di un anno non può insegnare ad un bambino di cinque a correre, però magari avrebbe la presunzione di farlo..
certo, a volte molti hanno la presunzione innata e quindi vanno oltre le proprie capacità ; ma queste persone non sanno e non vogliono o hanno paura di guardarsi con occhi obiettivi che riconoscano i propri limiti e queste sono le persone che alla fine fanno danni
se tutti fossero capaci di ammettere i propri limiti, vivendo questa consapevolezza come uno spunto per andare avanti e non come una frustrazione, forse vivremmo meglio sia noi uomini che i cavalli.
sottolineo ancora di non aver parlato di perfezione... semmai di conoscenza e di crescita, sia essa personale che con i cavalli.
Citazione:
io diffido di chiunque mi dica di essere perfetto, talmente perfetto da essere in grado,----sempre-----di non cadere nelle trappole del nostro essere umani.
Questa è una frase tua a proposito della perfezione, mentre io parlavo in precedenza di conoscenza.
Se una persona si ritiene o è ritenuta da terzi un horseman o una persona di cavalli vien da se che deve avere conoscenza, non è altrettanto naturale sia una persona perfetta e nemmeno che si ritenga tale.
Forse abbiamo chiarito il concetto adesso.
Da quello che hai scritto tu ed ha sottoscritto arbor invece io leggo che voi dubitate e diffidate di chi pensa di non aver limiti o di chi si crede perfetto... cioè ma veramente diffidate di queste persone?
Da quello che hai scritto tu ed ha sottoscritto arbor invece io leggo che voi dubitate e diffidate di chi pensa di non aver limiti o di chi si crede perfetto... cioè ma veramente diffidate di queste persone?
certamente si!
ora devo andare ma continuo dopo perchè come al solito ho da dire la mia!!!!!! ahhahhhahha
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.
e finalizzati alla loro vita sociale.
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