Aggiungo, per rispondere a ciottolina e raissa: non esiste un bottone che ti faccia passare dal [mode mamma off] al [mode mamma on]. Non è nemmeno detto che il senso matermo si sviluppi in tutte nello stessa maniera, sicuramente non con gli stessi tempi. E' tutto estremamente personale, e non basta un test positivo per fati improvvisamente passare le giornate a grattarti la pancia .
Diciamo che se si sta bene in realtà non è necessario stravolgere le proprie abitudini, e in qualche modo si riescono a conciliare tante cose. E' questo il punto: bisogna stare bene.
inoltre capita una cosa che forse bisogna provarla, per capirla davvero... Quando sei incinta non sei più totalmente padrona del tuo corpo, e nemmeno te ne rendi conto, perchè è il bambino che detta regole, e quatto-quatto ti fa stare in riga.
Per esempio, al primo giro di gravidanza avevamo deciso di andare in croazia su un'isola non delle più conosciute, a 3 ore e mezza dalla ryeka, 9 ore di viaggio in tutto. Stavo bene e non ci ho rinunciato. Volevamo portarci le bici perchè c'erano dei sentieri meravigliosi, su e giù per le scogliere, e cos'ì abbiamo fatto... ma le bici le abbiamo usate una volta sola. Dopo il primo giorno, in cui ho fatto una fatica allucinante, come se avessi avuto le gambe di piombo, ho ceduto alla spossatezza che si era impadronita di me e che mi ha portata a stare brava e tranquillina.
Non lo avevo collegato alla gravidanza, in realtà non avevo capito che poteva essere per quello, e l'ho capito nel giorni successivi, quando avrei passato tutti i pomeriggi a ronfare invece che a fare snorkeling.
Ora: un conto è fare una rinuncia del tipo "vorrei ma non posso". Diverso è pensare "potrei ma non voglio". per un misterioso meccanismo, in gravidanza quello che è il meglio per il bambino diventa anche il meglio per te
Quoto Sallyna....poi io non capisco che discorsi sono "se deve succedere, succede comunque".
L'ultima volta in treno c'era una donna con un pancione di 8 mesi circa, si vedeva che mancava molto poco al parto....beh io una volta sono caduta, a causa della valigia, dalle scalette del treno. Non è come cadere da cavallo, ma è un bel volo, per fortuna mi sono ripresa e non mi sono fatta neanche un graffio, se fossi stata incinta però avrei sicuramente perso il bambino.
Però una volta che il bambino nasce, come si fa a sopportare i pianti, le notti insonni, il fatto di dovergli stare dietro 24 ore su 24 (e lì come fate a montare?)....e mille altre cose?
Insomma si sà che fare un figlio comporta anche tante rinunce...
E poi, scusate, ma a me tutti questi discorsi sulle madri italiane apprensive e ansiose mi stanno un po’ sulle palle. Le madri inglesi scalano l’Everest con gli zaini in spalla e il pancione? Le madri tedesche lottano nel fango con un orso affamato cosparse di miele? Brave idiote.
Io no.
Io preservo la salute del figlio che porto dentro di me da qualsiasi cosa gli possa recare danno. E’ un mio dovere e un suo diritto. Ho scelto di avere un figlio il minimo che posso fare è, per quanto mi è possibile, almeno fino a che è dentro di me, dargli il massimo di attenzione e cura.
Poi ovvio. Se voglio mettere il [*CENSURA*] sulla sella e fare il giro del campo al passo allora forse è un rischio che posso correre. Ma montare nel vero senso della parola sia in campo che fuori mi sembra un’assurdità .
No non ci siamo capite, intendevo proprio il contrario: essere felice di avere un bambino non basta per renderti facile fare delle rinunce. Una cosa è quando il tuo corpo decide per te e ti rende inevitabili alcune scelte, legate strettamente ad una condizione fisica. Altro conto è il senso materno, l'amore incondizionato per il bambino dentro e fuori dalla pancia: non basta desiderare una gravidanza, nè concretizzarla, per far nascere il senso materno.
per essere più esplicita: una donna può benissimo cercare una gravidanza, e quindi desiderare un figlio, senza per questo avere gli occhi a forma di cuoricino ogni volta che vede un neonato.
E poi, scusate, ma a me tutti questi discorsi sulle madri italiane apprensive e ansiose mi stanno un po’ sulle palle. Le madri inglesi scalano l’Everest con gli zaini in spalla e il pancione? Le madri tedesche lottano nel fango con un orso affamato cosparse di miele? Brave idiote.
Io no.
Io preservo la salute del figlio che porto dentro di me da qualsiasi cosa gli possa recare danno. E’ un mio dovere e un suo diritto. Ho scelto di avere un figlio il minimo che posso fare è, per quanto mi è possibile, almeno fino a che è dentro di me, dargli il massimo di attenzione e cura.
Poi ovvio. Se voglio mettere il [*CENSURA*] sulla sella e fare il giro del campo al passo allora forse è un rischio che posso correre. Ma montare nel vero senso della parola sia in campo che fuori mi sembra un’assurdità .
Poi, non discuto sul fatto che il senso materno non ce l'ho, ma nemmeno un po', e comunque parlo di qualcosa di cui non ho la minima esperienza, se non quella indiretta.
dani, la questione degli sforzi e della fatica sono veramente relativi. te lo dice la pancia fino a dove puoi arrivare.
Con la seconda gravidanza son stata malissimo, non solo per le nausee (inenarrabili), ma proprio per una spossatezza mai provata prima. Alle 5 andavo a prendere il bimbo (che aveva 2 anni e mezzo), e non vedevo l'ora di andare a casa per sdraiarmi, con lui poverino che mi diceva "giochi con me?" e a me veniva da piangere perchè proprio non ce la facevo. Al primo giro non mi era successo così, la stanchezza mi aveva pervasa solo nelle prime settimane (quelle della croazia appunto), chi lo sa, si vede che son proprio delicate e così chiedeva la mia pancia.
perfino su me stessa non ho avuto due gravidanze uguali, figurati su due persone diverse.
A irene però volevo dire un'altra cosa ancora, tanto per mettere altra carne sul fuoco: tieni conto che per il cavallo dovrai organizzarti un po' anche per il "dopo", specialmente se allatti, perchè i neonati per bravi che siano (mangiano dormono e sporcano) non lasciano grandi periodi della giornata liberi, e può anche succedere che questi momenti liberi siano ad orari improponibili.
Io in effetti ci ho messo 3 mesi al primo giro e 5 al secondo a ritornare presente in maneggio, e anche così al costo di una organizzazione ferrea.
A prposito del come fare... Io avevo fatto montare il cavallo a mio marito (equitante). Con la mprima gravidanza poi avevo cercato anche una mezzafida (pessima scelta, col senno del poi), mentre con la seconda piuttosto che dover pure dire grazie a un mezzaffidatario indegno ho preferito farlo muovere da scuola quando mio marito non poteva.
No non ci siamo capite, intendevo proprio il contrario: essere felice di avere un bambino non basta per renderti facile fare delle rinunce. Una cosa è quando il tuo corpo decide per te e ti rende inevitabili alcune scelte, legate strettamente ad una condizione fisica. Altro conto è il senso materno, l'amore incondizionato per il bambino dentro e fuori dalla pancia: non basta desiderare una gravidanza, nè concretizzarla, per far nascere il senso materno.
per essere più esplicita: una donna può benissimo cercare una gravidanza, e quindi desiderare un figlio, senza per questo avere gli occhi a forma di cuoricino ogni volta che vede un neonato.
Si Sallyna ma io nei miei post precedenti ho detto che, se una donna ha senso materno, non le peserà più di tanto fare delle rinunce...io spero che una donna quando cerca un bambino un minimo ce l'abbia, altrimenti sai che fatica.
E' ovvio che se una non ha senso materno le peserà fare delle rinunce per il bambino, questo è quello che intendevo...tutto dipende da questo alla fine.
beh..per quel che mi riguarda credo di avere un senso di sacrificio assolutamente ben sviluppato già di mio..
si vede con i miei animali..sono quasi due mesi che mi sveglio ogni ora di notte per seguire la mia asinella in caso di problemi durante il parto e credo che dalla mia bocca non sia mai uscito una parola di compatimento o di "stufaggine"
la mia vita è stata costellata da notti insonni(anche per mesi consecutivi)per i miei cani malati..da sacrifici(che poi sacrifici non erano)per accudire al meglio i miei animali...pasti saltati per comprare loro le medicine..notti a dormire in cantina appoggiata alla lavatrice per non diturbare i miei per colpa di qualche cane fuori di testa per l'età ..tutto il mio mondo ruota intorno a loro..per loro qualsiasi rinuncia è dovuta e buona e giusta...
quindi non credo si possa dire che di mio sia una persona egoista quando si tratta di occuparmi di chi è sotto la mia responsabilità ...
anzi..a volte credo di essere fin troppo "mamma chioccia"
prima di tutto i miei animali..poi la sottoscritta...
però le rinunce devono avere delle giustificazioni più che valide ai miei occhi altrimenti le trovo inutili e non le seguo...
Ho una gravidanza a rischio?ok...sto tranquilla perchè devo tutelare al meglio il mio piccolo
sono stanca?sono nauseata?ok..la voglia di montare figurati se mi viene!sto a casa a dormire!
sto bene?sono in forma?ho dei cavalli miei personali dei quali mi fido ciecamente?perchè rinunciare a qualcosa che mi fa stare bene?BOH!secondo me sarebbe davvero sciocco e un sacrificio inutile quindi non lo seguirei...
insomma..la vita va avanti..il lavoro è il lavoro..se posso e me la sento si lavora..si va in treno..si prende l'auto..
l'incidente ci sta dentro..è il prezzo che si paga per vivere...
vivere con l'incubo che succedano incidenti crea solo stress inutili..
Certo..bisogna stare attenti..ma mica si può vivere sotto una campana di vetro..
per quel che riguarda gli stranieri...beh...io trovo che vivano la gravidanza e i primi anni di vita dei figli con molta più serenità (che si rispecchia nella loro famiglia)più di quanto facciano gli italiani...
Probabilmente avranno anche più aborti...ma sinceramente li vedo anche accettare più facilmente la cosa. ..proprio una mentalità diversa..sicuramente meno opprimente di quella italiana..
Io a vedere questi bambini italiani barricati in casa perchè fa freddo..fa troppo caldo..ci sono gli insetti..non c'è l'aria condizionata in quel locale ecc..mi fanno una tristezza...
Si possono pensare tante cose a priori, ma finchè non si prova non si può capire veramente, perchè un figlio è totalmente diverso da tutte le altre esperienze! Ribadisco, io ho cavalcato fino al sesto mese, perchè ho un cavallo che mi ha permesso di farlo e di stare tranquilla e soprattutto è stata la mia gravidanza che me lo ha permesso, stavo bene sotto tutti i punti di vista! Perchè dover rinunciare ad una cosa che da serenità ? Ho sempre e solo fatto le cose che mi sentivo senza mai sforzarmi! E la serenità paga, ho avuto veramente una gravidanza serena, che è sfociata in una bimba molto serena e tranquilla!Non mi sono mai sentita egoista per questa scelta e mia figlia l'ho cercata e la desidervo tantissimo. La gioia di avere un figlio e di essere madri non cancella automaticamente i propri desideri, il primo anno dopo la nascita della bambina ho montato pochissimo, perchè continuando a lavorare il poco tempo che avevo preferivo passarlo con lei, ma dopo un pò ho cominciato a sognare cavalli tutte le notti.......ho capito che mi mancava qualcosa! Mi sono organizzata e ho ricominciato a montare una volta alla settimana. Mi sono tranquillizzata, non ho più sognato i cavalli (non così spesso almeno) ero più contenta, quindi anche una mamma più brava!
Antar lo sappiamo che i tuoi cavalli sono perfetti, di legno quando devono essere di legno ma sgroppettanti, caldi e ingestibili quando sanno che possono esserlo.
Probabilmente se ne accorgerebbero ancora prima di te che tu sei incinta e Said andrebbe a comprarti il test di gravidanza saltando fuori dal recinto
Detto questo. Non tutti i cavalli sono così. Anzi. Nessun cavallo è così. Se io dovessi essere incinta non mi fiderei mai a montare la mia cavalla perchè a lei non gliene frega niente se io sto bene o sto male, lei pensa a tutti i pericolosi sassi bianchi mangia garretti che costellano la strada. E se per caso uno di questi sassi si sposta, o da dietro un angolo esce un fagiano o un contadino decide di accendere la motosega proprio quando passiamo noi, lei si spaventa e scarta. Magari io non cado o magari si. Ma anche se non cado, il movimento che faccio per restare in sella è pressochè tutto a carico del bacino. E questo non fa bene.
Poi se una si fa 30 vasche di piscina al giorno fa benissimo a continuare a farle perchè quelle fanno bene. Se una è abituata a camminare per 10 km al giorno fa benissimo a continuare a farlo.
Ci sono attività più o meno pericolose e mi sembra sciocco sostenere che l'equitazione non sia pericolosa.
Poi se una donna incinta decide di praticarla comunque è una decisione del tutto personale. Ma dire che tanto è pericoloso anche fare 2 passi in centro mi sembra superficiale.
Io di gravidanze non so niente, e al momento non ho il minimo istinto materno o anche solo vagamente voglia di avere un bambino. E' proprio un'idea lontana dalla mia menalità .
Però ho assistito alla gravidanza di mia madre quando ero già grandina, avevo dodici anni e lei quaranta.
Era una gravidanza "a rischio" vista la sua non più giovanissima età eppure ha continuato a lavorare fino a metà del nono mese, facendo visite ambulatoriali e in carcere(è medico mia mamma).
Andava in motorino, faceva la spesa, portava pesi..insomma non ha mai rinunciato a nulla..ovvia, commisurato a ciò che poteva fare. All'ottavo mese aveva qualche ovvia difficoltà a deambulare, quindi niente motorino...però non ha vissuto come se fosse costantemente sull'orlo di un burrone.
Ho letto poi qualcuno che diceva che se gravide non bisognerebbe neanche prendere il treno perchè si rischia di cadere...io credo che sia una esagerazione. E' risaputo che il primo trimestre è un momento critico, e quindi approvo l'idea di stare attenti e non fare attività oggettivamente pericoloso però la gente deve lavorare, uscire..insomma non può passare la vita a letto.
Inoltre, per esperienza personale(quindi non vale in senso generale!!) i feti non sono sempre ultra delicati e pronti ad abortirsi al primo colpo.
Al sesto mese mia madre è caduta da ferma a causa di una macchia d'olio per strada...si è rotta il gomito...
Lei era piegata in due dal dolore e terrorizzata, ovviamente. Il piccolo Andrea era bello tranquillo, dormiva, aveva un battito cardiaco regolarissimo...
Essendo cresciuta con un medico poi, è difficile che io vada in ansia per questioni di salute...le disgrazie succedono. Ho visto donne portare a termine gravidanze pur avendo fatto di tutto(compreso bere e fumare...) e partorire bambini bellissimi e allo stesso modo donne ultra attente, iper ansiose perdere il bambino al quarto mese...semplicemente senza aver fatto nulla...
Ma certo, è normale, mica nessuno lo nega. Io stessa due anni fa mi son rotta un braccio scivolando, capita. La gravidanza non è una malattia, lo sanno pure i muri, così come sanno pure che il bambino che nascerà è un pacco-sorpresa sulla cui salute NESSUNO può assicurare perfezione al 100%. Molte malformazioni non si vedono nelle ecografie e le indagini invasive come l'amniocentesi analizzano solo un centinaio delle molte centinaia di malattie genetiche che esistono.
E allora che facciamo? smettiamo di fare ecografie perchè tanto non ti danno certezze?
Moralmente si hanno delle responsabilità verso il bambino che si ha in pancia, e bisogna mediare, fare come si può, in maniera ragionevole, per garantire la serenità a noi e la salute e lui.
Abbiamo la fortuna di vivere in un'epoca in cui grazie alla prevenzione sempre più raramente nascono bambini ciechi e sordi per delle infezioni materne. Ci fanno rinunciare al prosciutto crudo e al salame per 9 mesi, ci fan lavare l'insalata con l'amuchina e lo facciamo senza fiatare, pur sapendo che in altri paesi del mondo non usano quelle precauzioni, per ragioni culturali. In inghilterra per esempio non fanno prevenzione per la toxoplasmosi (il che implica un esame del sangue ogni mese) perchè han visto che alla collettività costa meno un bambino cieco e sordo che fare prevenzione a tutte le gravide. Ci sottoponiamo a questi sacrifici e poi corriamo il rischio di vanificare tutto con un comportamento evitabile? Non capisco.
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.
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