Inviato: Mer Giu 17, 2009 13:19 Oggetto: eliminare vizio impennata
Gentile Collonnello
Volevo chiederle un consiglio, il mio cavallo uno stalloncino di 4 anni ha il brutto vizio di impennare quando mi avvicino ad un altro cavallo. Premetto che ho domato personalmente il cavallo, e che lavorato da solo risponde molto bene agli aiuti è concentrato e rilassato nel lavoro. Ho più volte tentato di evitare l’impennata lavorando di impulso oppure con collo flesso ma non appena mi fermo riesce a spiazzarmi. Ho tentato anche come ultima spiaggia la punizione subito dopo ma con scarsi successi, lo agito maggiormente e non riesce a capire il motivo della punizione. Esiste qualche metodo anche estremo per eliminare questo brutto vizio? (anche in MP) La ringrazio anticipatamente
Buongiorno Collonnello
La ringrazio per la pronta risposta, alla flessione laterale onestamente non avevo pensato. Stasera ci lavoro . La ringrazio ancora
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Inviato: Gio Giu 18, 2009 09:50 Oggetto:
Gentile Colonnello
il lavoro alla corda al trotto e il lavoro in sella sono consecutivi della stessa sessione di lavoro? Cioè la faccio lavorare al trotto alla corda con la sella e subito dopo la monto?
Caro Col.,
non mi è chiara la flessione e il modo in cui riuscirebbe ad ottenerla...
Per flessione intendiamo la flessione dell'incollatura in una direzione con i conseguenti aiuti?Ad es. flessione a destra, aiuti: redine destra tirata verso l'inguine, redine sinistra di contenimento, gamba sinistra arretrata e gamba destra subito dopo la cinghia?E viceversa nella direzione opposta?
Mi scuso ma ho un po' di confusione in testa...
Ci tenevo a farle sapere che il suo consiglio ha funzionato, onestamente con la sua risposta mi ha fatto capire che tutto cio’ di cui avevo bisogno lo avevo già insegnato e a portata di mano ma chissà perchè pensavo a qualcosa di sconvolgente.
Le scrivo solo ora perchè ovviamente non è stata una cosa che ho risolto in 3 giorni ne tantomeno in una settimana, ogni giorno anzichè lavorare da solo in campo ho lasciato entrare un mio amico con una cavalla per scatenare l’impennata. Appena irrigidiva l’incollatura lo flettevo e lo spronavo ad avanzare, non è più riuscito ad impennare e un po alla volta si è sempre piu’ rilassato. Oggi riesco a lavorare tranquillamente con un altro cavallo a distanza ravvicinata, certo non abbasso mai la guardia ma sono molto piu’ rilassato e confidente, basta che inizi a flettere e immediatamente torna concentrato al lavoro. Certo è ancora un po prestino per cantar vittoria ma per me è comunque un grande risultato.
Gentile Colonnello
Le scrivo ad un anno di distanza perchè il problema dell'impennata dopo tutti questi mesi in cui era scomparso è riapparso ma molto piu' problematico di prima.
Il cavallo in questione intero di 5 anni viene usato esclusivamente da me senza nessun obiettivo agonistico solo per piacere, lavoro in piano per muscolare bene il cavallo e passeggiate, il cavallo risponde molto bene agli aiuti, esegue bene cessione alla gamba indietreggiamenti........rispone bene agli aiuti.
Il problema è sempre lo stesso , altri cavalli o cavalle indifferentemente, ma con una variante, riesce ad impennare anche durante la cessione alla gamba o la flessione del collo laterale. Le sembrerà impossibile ma è cosi'.
Non da nessun segnale con la testa, nessun movimento delle orecchie niente, porta sotto di se i posteriori impercettibilmente e balza in avanti con il collo flesso ,un misto tra balzo e impennata a 45 gradi,(mi scusi il termine ma sembra un montone,) appena tocca terra con gli anteriori riparte con una seconda impennata questa volta una candela perfetta (a quel punto solitamente ho già una mano attorno al collo e nell'altra le redini non piu' tese) e da li si susseguono una serie di sgroppata/impennata come se fosse impazzito. Quando parte con questo ciclo furibondo di azioni a catena ovviamente non riesco a controllarlo se non rallentarlo con le redini nella fase di sgroppata. Non sono mai caduto da quel cavallo e nessun altro lo ha mai usato tranne me (doma inclusa) quindi non ci sono precedenti in questo senso. A detta di molti che mi hanno visto sembra impossibile che riesca a stare in sella sembra uno di quei cavalli da rodeo solo che in piu' impenna come un pazzo. Tengo a ribadire che nel lavoro quotidiano il cavallo è tranquillo rispone bene agli aiuti e' sempre disponibile nell'apprendimento di nuovi esercizi senza alcuna resistenza.
Una altra cosa che ho notato, tutto questo accade con me nel campo in sabbia chiuso e altri cavalli fuori che camminano sul perimetro esterno ( per ragioni di sicurezza nei confronti di altri cavalieri) in passato ho notato che se l'altro cavallo è all'interno con me i toni si abbassano è come se lo facesse perchè tra loro c'è una staccionata ma non avesse il coraggio di farlo faccia a faccia con un suo simile. ( ma ormai non mi fido piu')
Le chiedo il suo aiuto perchè veramente non so piu' da che parte prenderla, non posso piu' escire dal maneggio perchè se me lo fa fuori in campagna è pericoloso per me e per altri.
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Gio Mag 27, 2010 23:00 Oggetto: Difesa
Caro Federico,
è un bel problema aiutarla. Fossi lì penso che riuscirei a farle risolvere la difesa. Ma senza vedere ...
Ho l'impressione che il cavallo non lavori abbastanza e che abbia capito, per quello che possono capire gli animali (non con la mente, con il loro istinto che reagisce nel modo per loro più conveniente), che la difesa interrompe il lavoro. Quando fa le impennate lei come si comporta? Smette di lavorare, alleggerisce l’impegno o prende un po’ di riposo? Riporta il cavallo in scuderia? Oppure si limita a passeggiare senza chiedergli altro? Se la comparsa della difesa coincide con la fine del lavoro o della fatica, vuol dire che il cavallo ha fatto un semplicissimo conto che i cavalli sanno fare molto bene, come tutti gli animali, per mezzo del nesso causa-effetto.
Un modo di agire con i cavalli come il suo è quello di prepararsi, di mettersi bene in sella, per essere solidi, e di provocare la difesa. Gliene scrivo dopo.
Prima di tutto, fosse mio il cavallo, lo lavorerei a lungo alla corda per lasciargli consumare le energie del dopo lungo riposo cui sono obbligati i cavalli, per lasciarlo, in una parola, sfogare, se ce ne fosse bisogno. Anzi, con il frustone lo solleciterei ad andare decisamente in avanti e a mostrare quello che ha dentro, che non rivela, ma che compare improvvisamente quando fa la difesa (l'impennata che ha descritto, preceduta dal salto in avanti, eccetera). Anche quella è provocazione per far saltare fuori o svelare immediatamente la difesa.
Fatto questo lavoro, che si potrebbe definire di "preparazione psicologica", monterei e inizierei subito a chiedere al passo con decisione (non mi pare un cavallo che ora capisca e apprezzi le maniere gentili, che verranno dopo, difesa risolta. Allora le apprezzerà ) gli spostamenti laterali, che non sono la "cessione alla gamba" regolamentare (minima flessione alla nuca, passi laterali eseguiti lentamente con il cavallo dritto, che avvicina o antepone un laterale all'altro, conservando la regolarità dell'andatura), ma decisi spostamenti con tutto il cavallo flesso. Per esempio: redine sinistra che tiene la testa a sinistra, gamba sinistra immediatamente dopo la cinghia del sottopancia che spinge il cavallo verso destra, gamba destra retrocessa che spinge la groppa a sinistra. Il rachide del cavallo deve descrivere un semicerchio dalla nuca alla coda. Non è violenza. Decisione, ma non forza, nessuna cattiveria. E' la sua autodifesa per non incorrere in un grave incidente se il cavallo si rovesciasse. Si può anche morire. Ho visto con i miei occhi. Questo è il modo per ottenere la postura generale che impedisce l'impennata. La impedisce con certezza.
Buongiorno Colonnello
Innanzitutto la ringrazio per la risposta non sa di quale conforto sia per me laddove cavalieri che considero esperti (anche se non professionisti ,gente che monta da 50 anni non mi ha dato altre risposte se non vendilo e lascia perdere).
L'ideale sarebbe che riuscissi a farmi fare un video , vedo se qualche conoscente mi puo' fare il piacere non è semplice spiegare il problema a parole.
La sua impressione è azzeccatissima il cavallo in questi ultimi giorni ha lavorato poco e mangiato bene..........Solitamente lavora un paio di ore al giorno 6 giorni a settimana ma negli ultimi 15 giorni non ho avuto modo di fare piu' di mezzoretta passo-trotto, non sudava nemmeno.
Ieri sera dopo averci pensato tutto il giorno sono arrivato alla sua stessa conclusione, lo ho messo alla corda ma non con filetto e capezzone da doma bensi comune capezza con una catenella che entra nel passante sinistro passa sotto il mento esce dal destro e si richiude sull'estremità iniziale, nell'ansa non a contatto con la barbozza ho allacciato la corda (in realtà la mia "corda" è fatta con una cinghia x tapparelle cosi' non pesa sul barbozzale) . Spero non aver fatto una oscenità ma con questo metodo che mi sono costruito lo controllo con una mano se il cavallo tira la catenella lavora a scorsoio , da quanto constatato in esperienza passate è molto severo .
Tornando a ieri sera complice forse un po di rabbia lo ho fatto trottare per quasi 2 ore spingendolo molto in avanti e cercando di provocarne difese, al trotto volava ma non ha impennato nemmeno una volta neanche quando sono passati altri cavalli , al massimo 2 o 3 volte ha cercato di portare il posteriore esterno al cerchio e fermarsi per indietreggiare ma con un colpo di frusta ho sistemato tutto. Il cavallo sapeva bene che se avesse impennato avrebbe sentito dolore e non lo ha fatto. Dopo le 2 ore sono salito in sella e sono uscito in campagna da solo , alla prima svolta a sx ha scartato a dx e ha impennato ancora, il cavallo ha capito senza dubbio che quando sono in sella puo' impennare.
Per rispondere alla sua domanda quando l'azione dell'impennata è rapidissima e istintivamente con la mano sx tengo le redini mentre con la destra abbraccio il collo del cavallo. La tensione delle redini diminuisce ovviamente sino a quando non rimette gli anteriori a terra , mi corregga se sbaglio ma credo che sia quella breve interruzione di contatto ad incentivarlo , quello che trovo strano è che normalmente ho una mano molto leggera da non giustificare la ribellione.
Con altri cavalli vicino invece le impennato diventano 5 o 6 a ripetizione, gli anteriori non fanno in tempo a toccare terra che già sono di nuovo in alto e li in quelle condizioni non c'è piu' controllo da parte mia è veramente difficile il solo stare in sella. Appena smette lo riprendo e continuo a fare quello che stavo facendo, se stavo al passo a fianco di un altro cavallo fuori dal recinto continuo a fare la stessa cosa, spesso il cavallo dopo questa serie di impennate si flette e fa passi laterali da solo le sembrerà assurdo ma è cosi ,sa che quella è la punizione e mi anticipa. (ma intanto lo ha fatto)
Mi sono sempre considerato una persona che ha polso non ho mai lesinato con la frusta quando necessario ovviamente ma questo cavallo mi fa sembrare un rammollito.
Quanto alla percezione della contrazione muscolare nell'impennata singola per ribellione per quanto repentina la sento mentre nelle impennate in successione la prima solitamente è ben mascherata probabilmente dal fatto che il cavallo è già molto teso sono veramente frazioni di secondo.
Questa sera tempo permettendo ritento con la flessione accentuata come da lei descritto anche se temo che dovro stare continuamente flesso per tutto il tempo in cui un altro cavallo è in vista , mezzora un'ora.
Spero di non recarle troppo disturbo con le mie lungaggini.
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.