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MORSO SARDO E MORSO SPAGNOLO, QUAL'è IL PIù SEVERO?
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Autore Messaggio
Murtinu
Cavallo


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MessaggioInviato: Ven Apr 03, 2009 18:28    Oggetto: MORSO SARDO E MORSO SPAGNOLO, QUAL'è IL PIù SEVERO? Rispondi citando

Salve, vorrei sapere quale tra i 2 morsi è il più severo, quale "piace" più o meno al cavallo...
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Inessa
Cavallo


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MessaggioInviato: Dom Apr 05, 2009 07:35    Oggetto: Rispondi citando

A cosa ti serve? Comunque ti effettuo la risposta. Il morso sardo è quello un po più severo. aqlmeno quando l'abbiamo provato su Korsak non li è piaciuto...
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Murtinu
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MessaggioInviato: Lun Apr 06, 2009 09:08    Oggetto: Rispondi citando

Io penso che più che severo sia meno perfetto di quello spagnolo..forse perchè il secondo ha il cannone intero a differenza di quello sardo che ha il cannone snodato..faccio un'esempio pratico: ad un cavallo domato col morso sardo ho provato il morso spagnolo e ad un'altro cavallo ho fatto l'inverso; l'imboccatura spagnola pare perfettamente bilanciata, senti il cavallo più inquadrato e più "in mano"..mentre passando dal morso spagnolo a quello sardo senti il cavallo più "libero"..
Korsak è domato a morso oppure a filetto??
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Lun Apr 06, 2009 09:47    Oggetto: Morso sardo e morso spagnolo Rispondi citando

Non c'è grande differenza. Tutti e due i morsi sono leve che moltiplicano la forza della mano. La loro potenza dipende dalla differenza tra la lunghezza della parte inferiore della leva e la lunghezza della parte superiore. Quanto più lunga è la parte inferiore rispetto alla superiore, tanto più forte è la potenza della leva.

La vera differenza la fa la mano di chi li usa.

La mano leggera, quella che infastidisce meno il cavallo, sa agire nel momento opportuno con il minimo della forza necessaria, per il tempo minimo necessario e sa cedere (non agire) al primo accenno di risposta della bocca. Quindi: momento opportuno, quantità di pressione, sua durata e cessione immediata sono le qualità non dell'imboccatura, ma della mano.

Una mano così rende tutte le imboccature uguali, nel senso che non disturbano la bocca del cavallo o la disturbano per un tempo brevissimo e nel modo più leggero.

Tra le due imboccature la più precisa è il morsetto spagnolo, se quello che intende lei è lo stesso che intendo io.
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Murtinu
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MessaggioInviato: Lun Apr 06, 2009 10:29    Oggetto: Rispondi citando

La ringrazio per la risposta! Sicuramente la mano di chi comanda il morso fa la differenza per tutte i 2 i tipi di imboccature, se utilizzato con troppa severità o durezza, qualsiasi tipo di morso può danneggiare la bocca del cavallo.
Io pratico la monta da lavoro, ed ho sempre adoperato il morso sardo..essendo poi un grande appassionato di monta vaquera, sto utilizzando su un puledro di 3 anni un morso spagnolo, ed ho notato che è molto preciso rispetto agli altri.
Come si inseriscono le foto nei messaggi? Cosi le mostro il morso
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Murtinu
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MessaggioInviato: Lun Apr 06, 2009 17:06    Oggetto: Rispondi citando

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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Mer Apr 08, 2009 11:36    Oggetto: Morso sardo Rispondi citando

E' una leva potentissima, perché la differenza tra le guardie e le stanghette è grandissima. Tutto dipende dalla mano del cavaliere. Su un cavallo di tre anni, con il collo ancora non fatto, può diventare dannosa.
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Murtinu
Cavallo


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MessaggioInviato: Gio Apr 09, 2009 08:05    Oggetto: Rispondi citando

La mano praticamente è leggerissima, lavoro sopratutto con la pressione delle gambe e fino ad ora il puledro mi sta dando soddisfazioni...un'istruttore federale mi ha consigliato di alternare il morso con un filetto, secondo Lei è una cosa giusta?? Grazie
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Lun Apr 13, 2009 10:30    Oggetto: Alternare Rispondi citando

Senza vedere puledro e cavaliere non saprei dare una risposta precisa. Dipende, in parte, anche dal tipo di cavallo, da quel cavallo particolare.

A tre anni, quando iniziano (un po' presto, mi pare, per essere montato), i cavalli da sella presentano tutti, quale che sia la razza, le stesse necessità: ginnastica per formare il corpo contemporaneamente all'obbedienza ai comandi elementari per rendere controllabile da parte del cavaliere il movimento, quindi possibile la ginnastica.

In teoria lavorare un tre anni con un morso (leve laterali e barbozzale) è sbagliato. Non c'è motivo di avere in mano uno strumento forte. Non solo non porta alcun beneficio, ma rischia di spezzare il collo che, in un tre anni, non è ancora muscolato e non ha quindi ancora la compattezza, la solidità (intendiamoci: la solidità, non la rigidezza) che deve avere quella parte del cavallo che, montato, agisce effettivamente come la barra di un timone. Il timone è dietro, è il posteriore che spinge e dirige, innanzi, da una parte o dall'altra. Se il collo è solido, comanda il posteriore come una barra il timone. Se è molle non comanda. La "macchina" è priva di volante o ha un volante con molto gioco, quindi lo strumento di direzione molto impreciso e pericoloso. Nel cavallo l'istinto di conservazione, che non ha la macchina, salva tutto e scongiura il pericolo.

Il primo risultato da ricercare in un puledro è sviluppare un corpo ben muscolato, sciolto, ma solido. E' conservare la lunghezza del bilanciere (collo e testa) e la sua grande mobilità. Deve cedere la bocca, non il collo. O meglio: la bocca deve accettare l'imboccatura rispondendo alle sue più leggere indicazioni, in pratica alle più leggere pressioni sulla commessura delle labbra e, se fosse necessario, sulle barre e sulla lingua (quando la pressione diventa maggiore o più prolungata).

Basta un niente, una trazione involontaria più forte sulla bocca, dovuta a un accidente qualsiasi, perché il cavallo si sottragga al dolore, o anche solo al fastidio, piegando il collo. Il cavallo impara immediatamente che quello è un buon modo di prevenire i fastidi o i dolori in bocca. E' la premessa dell'incappucciamento. L'incappucciamento non è altro, fisicamente e a parte tutte le altre importanti considerazioni, che il raccorciamento della parte anteriore del cavallo, la perdita delle giuste proporzioni tra le varie parti del corpo, in particolare tra lunghezza del dorso (punta della spalla-punta della natica, misura immodificabile) e la lunghezza del collo.

Questo nella buona equitazione.
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Murtinu
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MessaggioInviato: Mar Apr 14, 2009 08:06    Oggetto: Rispondi citando

Grazie per la risposta, è stato molto chiaro.
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eva_ave
Cavallo


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MessaggioInviato: Lun Apr 27, 2009 19:33    Oggetto: Rispondi citando

Salve,
porto su questa discussione per avere un chiarimento:
sono appena tornata da un trekking dove ho imparato alcune cose,
e discutendo ho sentito affermare che il cannone rigido è in realtà meno severo di quello spezzato...
ora, io ho sempre saputo il contrario, ovvero che il cannone spezzato è più morbido nella bocca del cavallo, ma la fonte di questa affermazione era abbastanza attendibile...
c'è qualcosa di vero?
per un cavallo smazzettato, è forse il cannone intero più preciso nell'indicare le richieste?

grazie
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Murtinu
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MessaggioInviato: Mar Apr 28, 2009 08:57    Oggetto: Rispondi citando

mah! anche io ho sempre saputo il contrario, ma più che severità diciamo che si parla di perfezione..il mio puledro quando uso il morso spagnolo(a cannone intero e col salvalingua) è molto più preciso di quando utilizzo il morso sardo(a cannone snodato)..
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vento
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MessaggioInviato: Ven Gen 15, 2010 09:25    Oggetto: Rispondi citando

Murtinu ha scritto:

salve , da poco ho cambiato l'imboccatura al mio cavallo facendomi consigliare in quanto sono ignorante in materia, uso un imboccatura simile portoghese,in realtà sembra che le cose vanno meglio nel senso che si appoggia meno e più sensibile ai comandi con le redini però appena le lascio un pò se ne va per per un'altra direzione, è in addestramento da 5 mesi ha un incollatura notevole prima veniva usato per gli attacchi, all'inizio dell'addetramento in piano abbiamo provato varie imboccature , tra cui il filetto con le barre direzionali sembrava che andasse bene le redini erano quasi sempre lente ,poi non so che è successo ha iniziato ad appoggiarsi e portarmi dove voleva lui, quindi la domanda è : questo tipo di imboccatura va bene però ho notato che si incappuccia, avvolte quando galoppa fa fatica e come se andasse in apnea e spesso al passo mette giù la testa come se li pesasse l'imboccatura, voglio molto bene al mio cavallo desiderò tanto non fargli male alla sua bocca, mi dice il mio istruttore è per la mia sicurezza magari in seguito quando sarò più sicura a gestirlo e più addestrato lui le cose potrebbero cambiare lei cosa mi consiglia ? è giusto quello che stiamo facendo?è giusto lavorarlo con le redini lunghe da terra con la stessa imboccatura? perchè ho il dubbio che lui un giorno per sottrarsi si appoggerà ancora di più... grazie
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Dom Gen 17, 2010 22:46    Oggetto: Imboccatura Rispondi citando

Cara Vento,

riassumendo in poche parole: è questione di addestramento, non di imboccatura.

Il cavallo non è addestrato. Si tratta di un frisone, cavallo abbastanza complesso per via della corporatura e della postura che prende naturalmente, avendo inoltre già tirato. Lo ha già scritto lei: si incappuccia. L'incappucciamento è una difesa.

La migliore imboccatura per addestrare è il filetto snodato con le stanghette.

Se lei usa un'imboccatura con leve (stangette-guardie), quindi con barbozzale, quale sia la foggia e il nome, otterrà che il cavallo pieghi il collo, lo accorci ulteriormente e metta il suo peso sulle redini. Diventerà incontrollabile.

Prima di impiegare il cavallo all'esterno, deve lavorare tanto (non ore o giorni, ma mesi) in un campo recintato, insegnare al cavallo i rallentamenti fino all'alt, senza tirare con le redini, ma associando voce, pressione sulle staffe, quasi invisibile arretramento delle spalle, infine intermittente resistenza delle redini. Ovviamente tutto insieme, ma con la successione descritta.

Ottenuto un primo segnale dall'uso della voce, retrocede appena le spalle (è come se l'assetto dicesse al cavallo: frena. In pratica ferma il suo movimento rispetto a quello del cavallo), ottenuto un segnale da parte del cavallo da questo arretramento, allora, vibrando con i pugni, tende leggermente le redini, sempre più leggermente nelle ripetizioni. Non ha importanza, affinché il cavallo impari bene, che si fermi in tre metri o in cinque. L'importante è che si fermi come le ho scritto. Perché allora, con il tempo, potrà richiedere rallentamenti e alt sempre più brevi e immediati. Ma se tirerà solo le redini, cioè se applicherà alla bocca soltanto la potenza di una pressione o di una leva, sarà un tiro alla fune e vincerà naturalmente il cavallo.

Se il suo è un istruttore queste faccende le conosce a menadito.

L'imboccatura di cui ha messo l'immagine è molto potente, perché la potenza di un morso (leva) dipende dalla differenza tra la lunghezza delle guardie (la parte al di sotto del cannone) e delle stanghette (aste superiori). Tanto è maggiore è la differenza tanto più è potente il morso. Non glielo consiglio, perché il cavallo, privo di addestramento, per via dell'assuefazione, sopporterà sempre di più e lei sarà condannata a cercare imboccature sempre nuove.

Per fissare l'associazione voce-rallentamento-alt può iniziare da terra, il che semplifica le cose in sella.

Si tratta di ripetizione. Finché il cavallo non ha capito e non ha memorizzato con l'uso della ricompensa, solo a ordine eseguito completamente, non eseguirà quello che lei gli chiederà. Non deve pretendere di fermare il cavallo in quel dato punto. Ma lo deve abituare al rallentamento, in modo che diminuisca l'intensità del movimento fino ad annullarla, ciò che corrisponde all'alt. Poco per volta, man mano che l'addestramento procede, può diventare più esigente e chiedere anche alt istantanei.

Per lavorarlo con le redini lunghe da terra (le guide) bisogna essere competenti. Il procedimento è praticamente lo stesso di quando si è in sella.

L'importante è tirar fuori il collo del frisone, farglielo distendere, fatto non semplice, in modo che lei lo possa montare con facilità.
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vento
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MessaggioInviato: Lun Gen 18, 2010 10:08    Oggetto: Rispondi citando

grazie per il suo parere terrò conto , riguardo il lavoro da terra con le redini non ho la competenza viene fatto da chi sa farlo!! sicuramente ha bisogno di tanto lavoro ma devo dire che l'alt lo fa bene al passo trotto galoppo con la voce e l'assetto le redini vengono toccate poco, al galoppo spesso(non da me ) viene lasciato libero con le redini sul collo, il problema che avvolte si appoggia sia nel trotto o nel galoppo quello che faccio lo rallento e lo riprendo piano ma con il contatto.
l'imboccatura l'abbiamo cambiata perchè avvolte si appoggiava come se non la sentiva abituato a trainare un calesse ..!!quindi lei mi consiglia di rimettere il filetto snodato con le stanghette,cosa che verrà fatta quanto prima anche perchè spero un giorno di abituarlo con la testira senza imboccatura ...riguardo al collo nonostante la sua imponenza e molto flessibile gira sia a destra che sinistra l'unico problema ancora da risolvere sono i posteriori che dovrebbe metterli sotto...
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