Inviato: Mar Set 09, 2008 13:17 Oggetto: Graziano Mancinelli, Salvatore Oppes e Stefano Angioni
Gentile Colonnello, come ha fatto per i fratelli D'Inzeo potrebbe raccontare qualcosa riguardo i cavalieri Graziano Mancinelli, Salvatore Oppes e di Suo fratello Stefano?
Sarebbe una bella lettura per me avere un Suo commento su questi tre cavalieri.
Posso chiederle come mai Lei non si pone mai fra i grandi dell'equitazione pur essendo un grande dell' equitazione?
Ad ogni Sua parola la mia stima nei suoi confronti aumenta. La ringrazio.
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Inviato: Mar Set 09, 2008 21:39 Oggetto: Mancinelli, Oppes, ...
Caro Aberali,
lo farò presto. Per quel che mi riguarda, ringrazio per la bella medaglia che mi ha regalato, ma vorrei correggere: non sono un grande, ci mancherebbe. Sono stato un buon cavaliere che ha potuto far poco di quello che avrebbe potuto fare per cause dipendenti più dalla politica dell'equitazione che dalla difficoltà della competizione.
Lei non aveva già posto la domanda di come mai cavalieri della mia generazione e di quella precedente con le qualità per dirigere la federazione e lo sport nazionale non siano stati presi in considerazione? Risponderò anche a quella domanda.
Gentilissimo Colonnello, in attesa del Suo ritorno, posto questa foto trovata da Aberali, che ritrae Graziano Mancinelli alle Olimpiadi del 1972 e chiedendoLe se fosse possibile raccontarci qualche aneddoto sulla stessa o su quelle Olimpiadi
il cavallo sembra libero... queste foto che ritraggono voi Grandi Cavalieri dovrebbero essere un monito per quelli del presente e per chi compete con un cavallo completamente "controllato" da martingala ed altro
RingraziandoLa per il Suo impegno, La saluto cordialmente
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Inviato: Mer Set 24, 2008 00:13 Oggetto: Libero
Grazie per la bella fotografia.
Siamo a Monaco di Baviera, olimpiade del 1972. Graziano Mancinelli sta vincendo la medaglia d'oro individuale in sella ad Ambassador, irlandese.
Il cavallo è libero. Completamente libero, e Graziano ha alzato la frusta. Notare il gesto del cavallo, come solleva gli avambracci. Notare la bocca: capezzina con museruola sopra filetto non stretta, sul muso e non sulle narici.
Inviato: Dom Set 28, 2008 21:06 Oggetto: Re: Libero
Col. Paolo Angioni ha scritto:
Grazie per la bella fotografia.
Siamo a Monaco di Baviera, olimpiade del 1972. Graziano Mancinelli sta vincendo la medaglia d'oro individuale in sella ad Ambassador, irlandese.
Il cavallo è libero. Completamente libero, e Graziano ha alzato la frusta. Notare il gesto del cavallo, come solleva gli avambracci. Notare la bocca: capezzina con museruola sopra filetto non stretta, sul muso e non sulle narici.
Possiamo immaginarlo, grazie come sempre Colonnello.
Colonnello, ho assistito ad una discussione sulle "maniere forti" (come io definisco morsi, chiudibocca e redini di ritorno) usati per "domare" durante alcune competizioni cavalli dalla forte personalità (mi è tornato alla mente un suo vecchio post in cui scriveva che "Le leggi dell'anatomia e della fisiologia sono indiscutibili" parlando di imboccature o chiudibocca, ricordando di lasciar respirare il cavallo) si parlava di competizioni a noi molto più vicine per poi prendere esempio alcuni campioni quali Cumano, Albin III ed altri di cui, sinceramente, non ricordo il nome.
Ricordo al contrario , parlando di Mancinelli, un altro cavallo non proprio docile che solo lui poteva montare: Ussaro.
Ho seri dubbi, osservando la foto di Ambassador, che lo stesso Mancinelli potesse utilizzare strumenti elencati sopra....
Aspetteremo con ansia la risposta al messaggio di Aberali, nel quale spero possa raccontare qualcosa che riguardi Ussaro.
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Inviato: Lun Set 29, 2008 12:06 Oggetto: Ussaro
Sono a Sciacca e ho trovato un PC.
Ussaro era un bel sauro, difficile, di carattere. Graziano lo montava con un paio di speroni a rotelle piutosto forti. Non erano ancora proibite le rotelle forti (pungenti). Per mascherare gli speroni, Graziano li aveva dipinti di nero e si confondevano con gli stivali. Graziano, oltre alle grandi qualità che possedeva, che sarebbe lungo elencare, era quel che si chiama "un gran manico". Sapeva improvvisare qualsiasi tipo di cavallo, dal piccolo Mirtillo, a un cavallo di gran mole. E sapeva far andare un cavallo che con altri cavalieri, anche buoni, non andava: si fermava o, al contrario, scappava. Potrei raccontare alcuni episodi vissuti personalmente al proposito, ma non ho il tempo.
Per dire che ho conosciuto bene Graziano fin da ragazzo, quando montava per la Società Ippica Romana (1952) solo cavalli della scuola e già si era messo in vista.
Poi c'è altro, a proposito dell'abilità di Graziano. Seguirà .
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Inviato: Mer Ott 01, 2008 11:02 Oggetto: Concorso di Cernobbio
Sono tornato a casa e ho controllato. L'anno era il 1961. I barrage furono 5 (0-0-4-4-4) e vincemmo £ 46.500 ciascuno. In più io vinsi £ 10.000 come sopra premio per il cavallo italiano. Bei tempi. La lira valeva! Con i premi pagavamo il viaggio nostro e dei cavalli, le iscrizioni, l'albergo e stavamo, quattro giorni di concorso, nell'albergo ... Villa d'Este! Un albergo oggi, mi pare, cinque stelle. La tassa d'iscrizione alla potenza era di £ 1.000. Quattro giorni di concorso, quattro gare, totale di iscrizioni £ 4000.
Su "Il Cavallo Italiano", mensile della FISE, l'unica rivista che si pubblicava in Italia, c'era tutto. E non esisteva il PC.
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Inviato: Sab Ott 04, 2008 21:48 Oggetto: Re: Concorso di Cernobbio
Col. Paolo Angioni ha scritto:
Bei tempi. La lira valeva!
..e non solo la lira, ma anche l'Equitazione Italiana!
Oggi pomeriggio in maneggio ho fatto un piccolo test che mi tenevo pronta da quando conosco questo forum.
Approfittando del fatto che era una bella giornata e che c'era parecchia gente col proprio cavallo, tra un discorso e l'altro ho posto qui e la delle affermazioni del tipo:
'ma la monta Italiana è davvero appagante..'
'..peccato non ci siano più grandi cavalieri Italiani, come Mancinelli o i fratelli Angioni'...
Ma lo sa che NESSUNO di quei "grandi uomini di cavalli" sapeva che era 'sta monta Italiana, non sapeva che l'Italia ha un bagaglio equestre di tutto rispetto eccetera?
Mi son sentita dire "eeeh, ma come i Tedeschi non ce n'è".
Sa quale proposta aveva fatto Piero alla FISE quando era stata ventilata l'ipotesi di un suo incarico per il salto ostacoli? Fermare tutte le uscite delle squadre italiane per almeno un anno. Ritirarsi in un luogo tranquillo (Pratoni del Vivaro, Passo Corese, Tor di Quinto, Pineta di San Rossore) e lavorare. Preparare i cavalieri e i cavalli. Poi tornare a uscire all'estero. Sarebbe stata la scelta più intelligente e proficua.
La proposta non venne accettata. Avrebbe creato troppi malumori e forse ribellioni. E Piero d'Inzeo fu messo da parte.
Registrato: 02/08/08 18:11 Messaggi: 3463 Località: Paddock con Capannina ^_^
Inviato: Gio Ott 09, 2008 22:23 Oggetto: Re: Concorso di Cernobbio
Col. Paolo Angioni ha scritto:
Cara Divinità ,
avrebbe dovuto dire "i fratelli d'Inzeo".
Troppo facile, Colonnello! Soprattutto in un ambiente in cui la gente si riempie la bocca di "sentito dire"..e parlo di coloro i quali AFFOLLANO i maneggi la domenica pomeriggio per portare le bimbe a far vedere i cavalli che mamma e papà hanno comprato, per poter dire agli amichetti "io ho il cavallo".
Non ho chiesto dei fratelli d'Inzeo perchè ne avevo già sentito parlare un paio di settimane fa e.....
..... beh..è pronto a rabbrividire?
Ecco, è saltato fuori che erano dei grandi cavalieri (e si fidi, ho sentito dire che i fratelli erano 3!) degli anni 90 (sissignore, degli anni 90) che han dovuto smettere a causa delle loro idee troppo "vecchie" e per via della supremazia dei cavalieri tedeschi.
Insomma...ha presente le chiacchere da bar del lunedì pomeriggio riguardanti le partite di calcio? Peggio.
Per fortuna non sono tutti così...
C'è un gruppetto di persone deliziose e davvero appassionate che han sentito parlare dei corsi "AsvaNara" e sono risaliti fino a...Federigo Caprilli.
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Ven Ott 10, 2008 07:56 Oggetto: AsvaNara
Grazie Divinità .
Sono andato in Google a informarmi su AsvaNara. Mi ha fatto fare una scoperta. Tutte cose nuovissime, mai lette, a parte la questione del predatore e della preda, intorno alla quale ruota tutto il sistema per cui l'uomo diventa cavallo e il cavallo uomo. Poi? Si vive una vita felice e sicura insieme al proprio cavallo con i bimbi, eccetera.
Inviato: Dom Nov 23, 2008 21:49 Oggetto: Cavalier Graziano mancinelli
Gentile Col. Angioni, ho scoperto per caso solo oggi questo forum e ne sono particolarmente lieto. Sono un ex cavaliere (ho montato per anni da Bovetti) sempre mantenendomi nelle categorie basse per incapacità mia ovviamente. Ho ricordi vivissimi di Graziano Mancinelli; l'ho visto montare tantissimi cavalli come Ursus, Gitan ecc. Mi è rimasta impressa la grinta eccezionale che metteva in ogni gara. E' stato, almeno per me, il più grande "uomo di cavalli" che abbia mai visto. Ricevetti da lui una medaglia in una premiazione a Salice e ricordo ancora con commozione le poche parole che mi rivolse. Avevo letto che durante i funerali di Mancinelli passarono davanti ad un prato dove alcuni cavalli stazionavano. Ebbene, questi nitrirono e corsero a vedere il triste corteo. Non so se questa notizia faccia parte dell'agiografia o sia realtà : non mi stupirei che lo fosse. Ne sa qualcosa? Grazie e cordiali saluti.
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Inviato: Lun Nov 24, 2008 10:49 Oggetto: Graziano Mancunelli
Caro Jack Muffin,
purtroppo non ho notizia del fatto che riferisce. Per quel che so dei cavalli, non credo abbiano la facoltà di collegare un corteo funebre con la salma contenuta nella bara e la salma con il cavaliere. A me non è mai successo di avvicinare un cavallo che mi conosceva bene e di notare qualche reazione che rivelasse il collegamento tra il bipede che gli stava davanti e il cavaliere che l'avrebbe montato. L'unico collegamento che collega per il cavallo l'uomo a terra con l'uomo in sella credo sia la voce.
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